ELTON JOHN + band
Town Hall - Vienna
25 maggio 1995
 
 

dal Corriere Della Sera del 30 maggio 1995


EVENTI. Serata magica davanti al Parlamento di Vienna per il re della musica melodica che oggi e' a Bologna e domani a Pordenone

Al gran circo pop di Elton John

Dimenticato l' alcol, sorprende al piano, chitarra e percussioni. Anche per le sue giacche rosa


Serata magica davanti al Parlamento di Vienna per il re della musica melodica che oggi e' a Bologna e domani a Pordenone La star ha abbandonato il tono drammatico dei precedenti show alla sola tastiera: stavolta vince la leggerezza. Davanti a 25 mila persone s' e' esibito in spettacolari contorsioni Giorgia supporter nei due appuntamenti italiani - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - "VIENNA Made in England", l' ultimo disco di Elton John, e' davvero un capolavoro di poesia e melodia, dove la rockstar inglese riesce a esprimersi con un' intensa sobrieta' che va davvero al di la' di quel pop inglese di cui Reginald Kenneth Dwight e' da sempre campione. Ma solo ora Elton John, che da quattro anni ha detto addio all' alcol e conduce una vita assolutamente sana e regolare (anche se non priva di crisi e sussulti) e' riuscito a trovare una dimensione di concerto che lo pone al di sopra di qualsiasi moda o manierismo, in un fantastico gioco di sonorita' e contrappunti dove il suono allegro e metallico del pianoforte si incrocia con le follie di chitarra e percussioni dando luogo ad un fantasmagorico pop melodico che incanta oltre ogni dire. Questo e' il clima che si respira nel nuovo concerto di Elton John che alcune sere fa si e' esibito a Vienna, davanti a 25 mila persone alla Rathaus Platz, la piazza del Parlamento. Uno scenario suggestivo in una tiepida serata primaverile dove il momento piu' emozionante si e' avuto nella canzone "Candle in the wind": tutte le luci delle finestre, il campanile e le guglie del Rathaus si sono accese contemporaneamente. Questo spettacolo approda oggi al Palasport di Bologna e domani alla Fiera di Pordenone, supporter la nostra Giorgia, vincitrice di Sanremo. Il sito di Pordenone e' stato scelto dopo che sei capigruppo nel consiglio comunale della citta' avevano chiesto e ottenuto dalla Sovrintendenza ai Beni artistici e ambientali che il concerto non si svolgesse nel centralissimo parco Galvani. Gli austriaci viceversa non avevano avuto problemi a concedere la ben piu' prestigiosa area del "Volkspark" antistante il Parlamento. Altra mentalita' , altra organizzazione, a cominciare dal chiedere una cauzione di dieci scellini (1500 lire) per ogni bicchiere di plastica o tazzina prelevata nei punti di ristoro, restituibili contro consegna del contenitore usato. Torniamo allo straordinario concerto. Elton John e' bardato con una giacchetta rosa cangiante e pantaloni attillati a scacchi bianchi e rossi. Parte con "Someone saved my life" seguita da "I guess that' s why tell call it the blues", "I don' t wanna go on with you like that" e "Sacrifice". La sinergia con la band composta da Davey Johnstone direttore, chitarrista e cantante, Guy Babylon, tastiere e cori, Charlie Morgan alle percussioni, Bob Birch, basso e cori, e ancora una volta l' ottimo Ray Cooper, che gia' l' aveva accompagnato nel precedente tour di pianosolo, alle percussioni speciali, e' perfetta; il clima e' fra blues e country con grande gusto dell' enfasi melodica in assoluto contrasto col taglio melodrammatico del concerto per solo piano dello scorso anno. Si ascoltano fra le altre "Dixie Lilly", "The one", "Take me to the pilot" la commovente "Funeral for a friend" e quel classico immortale che e' "Rocket Man". Il fondale e' un nero stellato, ma sulla band pendono dei deliziosi lampioncini a goccia che passano dal lilla al rosso, al blu. E' un concerto all' insegna della leggerezza, di una nuova era dell' Elton John che dichiara: "Sono affascinato dalla moda, come espressione massima della libera creativita' , indipendentemente dal fatto che un vestito mi piaccia o no. Sono in generale affascinato dalle persone che rischiano in prima persona, nelle quali sento vibrare energie originali, come nel mio amico Gianni Versace". E questo ottimismo emerge con prepotenza verso la fine, quando Elton John si scatena in "Pinball Wizard", canzone scritta per l' indimenticabile film musicale "Tommy" degli Who, per celebrare i fasti di una memorabile sfida a flipper. E nelle varie contorsioni ad effetto quando si nasconde sotto la tastiera senza smettere di suonare. In Italia il disco di Elton John vende bene. Ma sarebbe potuto essere un trionfo se Elton John non avesse dato un bidone a 18 milioni di telespettatori che lo attendevano in febbraio al festival di Sanremo. Le utime notizie dicono che il ripensamento avvenne, per ragioni ancora misteriose, gia' nei cieli di Nizza dove l' aereo non avrebbe mai preso terra. La spiegazione dell' enigma sta forse in una sua recente dichiarazione: "Ci sono delle parti di me che si stanno scongelando solo ora. E questo continuera' per anni ancora".

Luzzatto Fegiz Mario




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