dal Corriere Della Sera del 28 novembre 2000
Elton John in Italia, dietrofront sull' addio alle scene
A Firenze «sobrio» show dell' eccentrica popstar
che aveva annunciato il ritiro definitivo nel 2001. Stasera a Milano
Elton John in Italia, dietrofront sull' addio alle scene
- Mi ritiro, non mi ritiro più. Nell' incertezza meglio
esserci. Così avranno pensato i settemila che ieri sera si trovavano al
Palasport di Firenze (c' era anche Batistuta) per il concerto di Elton
John che oggi replica al Forum di Assago- Milano. Il mese scorso la
popstar aveva annunciato l' addio alle scene per il 2001 durante un
concerto, diventato disco nel tempo record di 22 giorni, al Madison
Square Garden di New York. Poi, durante la festa di compleanno per il
suo fidanzato, David Furnish, Elton s' è rimangiato le parole: «Non
voglio lasciare le classifiche a voi», aveva detto a George Michael e a
Victoria delle Spice Girls. La scaletta della serata di ieri, tuttavia,
sembra quasi da addio. Trent' anni di carriera, 53 all' anagrafe, fra
musica e scandali riassunti in due ore e mezzo. Per questo show Elton
John si spoglia di tutti gli orpelli da spettacolo stile Broadway e si
presenta solo sul palco. Lui e il suo inseparabile piano, niente band,
e basi registrate ridotte al minimo. La scenografia è ridotta all'
essenziale: pianoforte a coda nero e quinte in metallo che ricordano
nelle decorazioni un anfiteatro greco. «Quando hai avuto una carriera
così lunga hai bisogno di tornare a rimetterti in discussione. Con una
band sei circondato da persone che possono supportarti e coprire i tuoi
errori. Fare show da solo è molto appagante: ti dà la possibilità di
dialogare con il pubblico», aveva detto prima di partire con il tour.
L' apertura è affidata proprio a «Your song», suo primo successo
targato 1970, che i suoi biografi dicono non abbia mai dimenticato in
un' esibizione live. Più a vanti «Honky cat» con virtuosismi al piano
sui quali il pubblico tiene il tempo battendo le mani e nelle prime
file qualche testa grigia balla e salta, e «Rocket man», con proiezioni
di immagini della conquista dello spazio dai tempi della guerra fredda
allo Shuttle. Arrivano anche «Nikita», «Sorry seems to be the hardest
word», «Tonight», «Blue eyes» e «Don' t let the sun go down on me».
Platea composta e tranquilla: nessuna scena di fanatismo e nemmeno i
cori sulle hit più note. Solo all' ultimo bis, «Candle in the wind», la
sua voce, convincente, si fa accompagnare da quella degli spettatori. E
se domani la popstar metterà in vendita ventimila fra suoi capi d'
abbigliamento, parrucche e accessori per aiutare la ricerca sull' Aids,
non ha certo rinunciato alle mise fuori dall' ordinario: sul palco
fiorentino si presenta con un completo nero arricchito da paillettes.
Assieme a Paul McCartney, è testimonial di una battaglia contro la
musica gratis via Internet. Il messaggio è «Rispetta il valore della
musica». Chi è contro la rete è fuori moda? Se non bastassero i numeri
di dischi venduti nel mondo (150 milioni fra singoli e album), arriva
anche «The Face»: la patinatissima rivista britannica, «bibbia» delle
tendenze mondiali, questo mese mette Elton John in cima alla lista
«up», quella delle cose, oggetti e persone più trendy del momento.
Andrea Laffranchi
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