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Elton John
solo piano
Firenze  27 novembre 2000
Palasport

dal Corriere Della Sera del 28 novembre 2000

Elton John in Italia, dietrofront sull' addio alle scene

A Firenze «sobrio» show dell' eccentrica popstar che aveva annunciato il ritiro definitivo nel 2001. Stasera a Milano

Elton John in Italia, dietrofront sull' addio alle scene 

- Mi ritiro, non mi ritiro più. Nell' incertezza meglio esserci. Così avranno pensato i settemila che ieri sera si trovavano al Palasport di Firenze (c' era anche Batistuta) per il concerto di Elton John che oggi replica al Forum di Assago- Milano. Il mese scorso la popstar aveva annunciato l' addio alle scene per il 2001 durante un concerto, diventato disco nel tempo record di 22 giorni, al Madison Square Garden di New York. Poi, durante la festa di compleanno per il suo fidanzato, David Furnish, Elton s' è rimangiato le parole: «Non voglio lasciare le classifiche a voi», aveva detto a George Michael e a Victoria delle Spice Girls. La scaletta della serata di ieri, tuttavia, sembra quasi da addio. Trent' anni di carriera, 53 all' anagrafe, fra musica e scandali riassunti in due ore e mezzo. Per questo show Elton John si spoglia di tutti gli orpelli da spettacolo stile Broadway e si presenta solo sul palco. Lui e il suo inseparabile piano, niente band, e basi registrate ridotte al minimo. La scenografia è ridotta all' essenziale: pianoforte a coda nero e quinte in metallo che ricordano nelle decorazioni un anfiteatro greco. «Quando hai avuto una carriera così lunga hai bisogno di tornare a rimetterti in discussione. Con una band sei circondato da persone che possono supportarti e coprire i tuoi errori. Fare show da solo è molto appagante: ti dà la possibilità di dialogare con il pubblico», aveva detto prima di partire con il tour. L' apertura è affidata proprio a «Your song», suo primo successo targato 1970, che i suoi biografi dicono non abbia mai dimenticato in un' esibizione live. Più a vanti «Honky cat» con virtuosismi al piano sui quali il pubblico tiene il tempo battendo le mani e nelle prime file qualche testa grigia balla e salta, e «Rocket man», con proiezioni di immagini della conquista dello spazio dai tempi della guerra fredda allo Shuttle. Arrivano anche «Nikita», «Sorry seems to be the hardest word», «Tonight», «Blue eyes» e «Don' t let the sun go down on me». Platea composta e tranquilla: nessuna scena di fanatismo e nemmeno i cori sulle hit più note. Solo all' ultimo bis, «Candle in the wind», la sua voce, convincente, si fa accompagnare da quella degli spettatori. E se domani la popstar metterà in vendita ventimila fra suoi capi d' abbigliamento, parrucche e accessori per aiutare la ricerca sull' Aids, non ha certo rinunciato alle mise fuori dall' ordinario: sul palco fiorentino si presenta con un completo nero arricchito da paillettes. Assieme a Paul McCartney, è testimonial di una battaglia contro la musica gratis via Internet. Il messaggio è «Rispetta il valore della musica». Chi è contro la rete è fuori moda? Se non bastassero i numeri di dischi venduti nel mondo (150 milioni fra singoli e album), arriva anche «The Face»: la patinatissima rivista britannica, «bibbia» delle tendenze mondiali, questo mese mette Elton John in cima alla lista «up», quella delle cose, oggetti e persone più trendy del momento. 

Andrea Laffranchi


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© Flavio Colombo 2000