da La Stampa del 16.06.98
Ma a Monaco di Baviera John si e' esibito da solo: Billy era senza voce
per l'asma
Elton, il mio piano e' come un rock
Lo strumento al centro del tour
in coppia con Joel
MONACO DI BAVIERA. Mai stato facile essere rock
suonando il pianoforte. Il rock ha sempre avuto bisogno di un po' di scena, per
vivere: e sara' anche per questo che i pianisti star si contano sulle dita di
una mano. Da numero uno qual e', spiega bene il problema ELTON JOHN: "Ho
sempre voluto usare il pianoforte come una chitarra. Ma questo e' uno strumento
che non puoi prendere a calci senza romperti un piede: e allora gli salti sopra
e fai tutto quello che puoi per renderlo interessante. Altrimenti, resti sepolto
dietro quel coso nero alto tre metri". Pollini avrebbe magari qualcosina
da obiettare. Adesso pero' ELTON, con tutta quella trippa che si ritrova
addosso, sul pianoforte non ci salta neanche piu': e la nuova
spettacolarizzazione e' questo tour cominciato da poco in Europa con Billy
Joel, altro re dello strumento sull'opposta sponda dell'Oceano. Proprio ieri
pero', Joel ha dovuto annullare la sua partecipazione alle restanti sei date
del tour per un attacco di asma che l'ha lasciato senza voce. Due stili e due culture
diverse, ma un identico amore per il pianoforte, stavano girando allegramente
insieme, con le rispettive band e gl'ingombranti strumenti messi coda contro
coda sul palco, quando all'improvviso dopo i trionfali concerti di Londra,
Billy si e' sentito male. Ma qui all'Olympiastadion di Monaco erano gia' stati
venduti 45 mila biglietti, a prezzi dalle 75 alle 140 mila lire: e domenica
sera il buon ELTON ha dovuto far tutto da solo. Immerso in un completo verde
acqua con piccoli strass, si e' scusato, con il pubblico e dietro le quinte:
"Mi spiace che si sia dovuto assistere a uno spettacolo diverso da quello per cui la gente
era venuta. Ma i problemi di salute di Billy ci hanno colti tutti di
sorpresa". Ha fatto la sua parte, e anche quella di Billy Joel. Lo show
comune prevedeva che ognuno cantasse due canzoni dell'altro: "Billy ha
voluto fare " Candle in the Wind", e io ho detto solo "va
bene"", ci ha spiegato dopo lo show. Com'e' noto, ELTON JOHN ha
deciso che non cantera' mai piu' in concerto il brano che l'anno scorso ha
riscritto in morte di Lady Diana, anche se la morte resta compagna dei suoi
pensieri d'artista: ha esordito con "Funeral for a Friend", seguita
da "Sad Song". Ha poi omaggiato il collega assente interpretando "Piano
Man" , che la platea ha cantato in coro. Ma ha giustamente ricordato, con
"Great Balls of Fire", anche Jerry Lee Lewis, quell'altro matto che
fu il precursore di tutta questa generazione pianistica, e che ora se ne sta a
casa ormai vecchio e silenzioso: "Abbiamo voluto fare un tour come questo
per dimostrare che il piano e' stato uno strumento seminale per il
rock'n'roll", ci ha spiegato poi. Anche lui pero' e' in qualche modo un
uomo d'altri tempi. I nuovi musicisti vanno in giro con tastiere minuscole,
quelle che Keith Richards s'ostina a definire "giocattoli".
L'esperienza con Joel non e' nuova: " L'avevamo gia' fatto 4 anni fa in
Usa, due volte in tempi differenti. Abbiamo avuto un cosi' grande successo che
abbiamo deciso di ripeterlo prima di esser troppo avanti con gli anni". In
concerto, anche un omaggio ai Beatles, con "Lucy in the sky with
diamonds" che aveva gia' inciso con Lennon nel '74, e alcuni dei suoi
successi: " Crocodile rock", "Daniel", "Rocket
Man", "Your Song"; niente "Live Like Horses", brano
che canto' con Pavarotti a Modena. Ha confessato di recente: "Per essere
onesto, la preferisco nella versione solista" . ELTON JOHN verra' in
Italia a novembre per due concerti: il 14 a Pesaro, il 15 a Milano. E giovedi' su
Italia 1 (alle 20,45) va in onda "ELTON JOHN's Party", uno show
dedicato alla popstar: il cantante si esibisce tra l'altro con Sting e i Pet
Shop Boys, e duetta con le Spice Girl in una delle loro ultime apparizioni
insieme.
Mariella Venegoni
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