dal Corriere Della Sera del 6 giugno 1993
il musicista inglese con il suo gruppo al Forum di Assago
Elton John a tutto rock
stasera show sulle note del nuovo album " The One "
A un
anno circa dal precedente concerto, tenutosi la scorsa estate allo
stadio Brianteo di Monza, Elton John torna a Milano con lo spettacolo
che ripete lo schema del passato show, sul quale, tuttavia, Elton John
non si e' mai fissato: il suo giro intorno al mondo e' proseguito
apportando sempre modifiche nel corso degli spettacoli e delle tappe.
Quest' anno, intanto, non dividera' il palco, come e' accaduto
precedentemente, con Eric Clapton. Sara' lui solo, stavolta,
protagonista della scena con quelle memorabili canzoni che hanno
costruito una carriera tra le piu' importanti nella storia della musica
pop. Elton John si esibisce al Forum di Assago questa sera, alle 21. Il
biglietto d' ingresso costa 50 mila lire. Come nello spettacolo del
1992, la scenografia del suo show sara' quella di Gianni Versace che ha
curato anche il design del suo ultimo album "The One". Ogni volta che
si parla di Reginald Kenneth Dwight, questo il vero nome del poliedrico
musicista, ci si ritrova a contemplare un consistente lembo di storia
della musica rock. Elton John ha costruito l' aureola della sua
leggenda grazie a una personalita' artistica complessa che non ha
eguali nel panorama mondiale. Melodia e rock, trasgressione e
sentimental song caratterizzano un repertorio la cui dimensione
abbraccia un arco di tempo che va dagli anni Sessanta a oggi. A questo
si aggiungono le caratteristiche di un personaggio estroverso, che ama
il look eccentrico e che e' capace di tenere il palco in una maniera
invidiabile. Anche se lo spettacolo che vedremo ad Assago ricalca lo
schema del precedente, non mancheranno le sorprese poiche' , per l'
artista inglese, un appuntamento e' sempre diverso dall' altro.
Riascolteremo celebri motivi, da "Blue Eyes" a "Crocodile rock", da
"Candle in the Wind", fino ai titoli contenuti in "The One".
Accompagneranno Elton John una solida band, composta da Davey Johnstone
(chitarra), Bob Birch (basso), Mark Taylor e Guy Babylon (tastiere) e
Charlie Morgan (batteria) e le vocalist Nathalie Jackson, Mortonette
Jenkins e Marlena Jeter.
Elia Perboni
dal Corriere Della Sera dell'8 giugno 1993
qualche funambolismo ma soprattutto virtuosismi e ritmi travolgenti nel concerto milanese all' insegna del " melodico "
anche in piedi sul pianoforte, Elton fa sognare
il concerto dell' altra sera al forum di Assago
Ricordate il campione di flipper
che viene sconfitto da Tommy nell' omonimo film opera rock degli Who?
Era Elton John che cantava l' evento nel brano "Pinball Wizard", lo
stesso che ha aperto l' altra sera al Forum di Assago, tutto esaurito
da due settimane, il nuovo concerto del campione inglese delle tastiere
e del pop melodico. Reginald Kenneth Dwight, in arte Elton John, 46
anni computi a marzo resta, insieme ai Pink Floyd, a Paul McCartney e a
pochi altri, un insuperato esempio di quella grande musica inglese che
negli anni ' 60 si saldo' con le ansie, le utopie, i palpiti di una
generazione che era convinta di poter cambiare il mondo. Lui pero' non
era ottimista sulla longevita' di quegli ideali e di quei suoni, se nel
1971 dichiarava: "La generazione che suonava la chitarra quando i
Beatles iniziarono, oggi va a vedere le partite di calcio". Col tempo
avrebbe cambiato questa ed altre idee ("Penso che si dovrebbe essere
molto piu' liberi in materia di sesso, l' unico limite dovrebbero
essere le capre"). Elton John, oltre ad essere un eccezionale pianista
e compositore, sa assemblare i suoni in maniera unica, emozionante e
spettacolare, con un gusto che riesce a coniugare classe ed
eccentricita' , virtuosismo e follia, grande respiro armonico e
polifonico, con travolgenti situazioni ritmiche. Sgargiante giacchetta
dai colori quasi psichedelci prima, giacca rosso fuoco poi, Elton John
e' riuscito a stupire con l' uso spericolto del piano elettrico (che ha
ormai sostituito il pianoforte a coda sul quale lui amava salire
durante i concerti) spesso in contrappunto con la batteria o in
sinergia sonora con le chitarre elettriche, le tastiere e i
sintetizzatori. Per anni Elton John ha praticato in scena una strana
forma di "understatement" con comportamenti da giullare, come se
volesse distrarre la platea dalla sua bravura. L' altra sera ad Assago
si e' limitato a saltare in piedi sullo sgabello, ad una specie di
ammucchiata con parte della band mentre lui pestava le tastiere con i
piedi e a sollevarsi di qualche metro con tutto il pianoforte spinto da
un sistema idraulico. Per il resto si e' trattato di un concerto
"normale", reso ancor piu' affascinate da un sistema di luci semplice
ma sofisticato, basato su otto priettori manovrati da altrettanti
addetti sospesi nel vuoto e da un sistema di fari appeso a quattro
braccia a elle rovesciata in grado di assumere le piu' varie
angolazioni e di creare atmosfere assai suggestive. Ma si tratta di un
di piu' : quale che sia il contesto scenico, e' impossibile resistere
al fascino del pianista Elton John in "Sad Songs", all' enfasi
strumentale di un brano come "Funeral for a friend" e lui stesso rimane
in qualche modo travolto da situazioni muscali come "Philadephia
freedom" con virtuosi interventi delle coriste. La capigliatura fluente
(parrucca o trapianto?) lo rende sulla scena piu' felice che mai. La
vastita' del repertorio consente a Elton Jonh di variare il menu' senza
ricorrere a canzoni poco note. Si nota cosi' qualche novita' anche se
alcuni cavalli di battaglaia ritornano, per esempio una lunga versione
di "Rocket man" con scherzi, improvvisazioni e divertimenti vari.
Successo trionfale. La musica e le canzoni del Elton John sono di
quelle che fanno sognare; hanno uno smalto speciale che le preserva non
solo dalla ruggine ma anche dal "rischio revival" con un impasto vocale
ricco di chiaroscuri, tipico del rock melodico inglese che artisti come
i Beatles consacrarono alla leggenda. Oltre alle canzoni gia' citate si
sono ascoltate fra le altre "The Bick is back", "Simple life", la piu'
recente "The One", la sempre avvolgente "Sorry seems to be the hardest
word", "Bennie e The Jets", "Show must go on". ELTON JOHN In concerto
Milano, Forum di Assago 6 giugno 1993
Mario Luzzatto Fegiz
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