ELTON JOHN + Ray Cooper
Forum di Assago - 29.09.09
dopo 15 anni il ritorno in Italia di uno dei migliori tour di Elton,
solo al piano con l'accompagnamento di Ray Cooper.
Imperdibile!
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22 settembre Royal Albert Hall Londra
24 settembre 2009 Zenith Metropole Nantes
26 settembre 2009 Galaxie D'Amneville Galaxie
27 settembre 2009 Palazzo dello Sport Grenoble
29 settembre 2009 Forum di Assago Milano
30 settembre 2009 Zenith Tolosa
2 ottobre 2009 Palazzo dei Congressi Parigi
Elton solo
- The One
- Sixty Years On
- The Greatest Discovery
- Border Song
- The Ballad of the Boy in the Red Shoes
- The Emporer's New Clothes
- The Weight of the World
- Rocket Man
- American Triangle
- Skyline Pigeon
- Nikita
- Tiny Dancer
- Original Sin
- Your Song
Elton con Ray Cooper
- Funeral for a Friend/Tonight
- Better Off Dead
- Come Down In Time
- Levon
- Indian Sunset
- I Think I'm Gonna Kill Myself
- Daniel
- Sorry Seems To Be The Hardest Word
- Take Me To The Pilot
- Carla Etude
- Blessed
- Don't Let The Sun Go Down On Me
- Honky Cat
- Crazy Water
- Saturday Night's Alright (For Fighting)
dal Corriere Della Sera del 30 settembre 2009
In ottomila al concerto con Ray Cooper
Elton John a Milano emoziona ancora i fan (e lo show diventa cd)
La dedica a un giovane ucciso perché gay
di Mario Luzzato Fegiz
MILANO - È salito sul palco in anticipo, poco prima delle
21. Il suo aereo personale lo aspettava a Linate per portarlo in Costa
Azzurra. Elegante, meno eccentrico del solito, abito scuro e stola
rosseggiante. Indomabile, il campione del pop-rock inglese Elton John
si è esibito al Forum di Assago davanti a quasi ottomila spettatori.
Esauriti i biglietti più cari da 170 euro, invenduti i popolari. La
sequenza è quella ben conosciuta dai fan: «The One» con lunga coda
strumentale, seguita da due reperti degli anni Settanta come «Sixty
Years On» (struggente, da lui ha presentata affabilmente
sottolineandone la vetustà), «The Greatest Discovery» e la più
recente ballata-politica «Ballad of the Boy in the Red Shoes» (da
«Songs from the West Coast» del 2001). E non mancano nella prima parte
classici immortali e ben conosciuti dal pubblico come «Rocket-man»,
«Nikita», «Tiny Dancer» e «Your Song».
Colpisce ogni volta come i versi di Bernie Taupin in mano a lui
perdano ogni verbosità e diventino canzoni scorrevoli ed eleganti
saldandosi perfettamente alle melodie. E brani sempreverdi siano
eseguiti con tale convinzione da acquistare la fragranza della novità.
Nel crescendo del concerto si coglie poi il senso della sfida che
Elton sostiene contro l'età (62 anni) e i limiti espressivi che essa
comporta. Le dita sembrano ceppi grinzosi che si muovono però ancora
agilissimi sui tasti del pianoforte, la voce si fa roca e rabbiosa
mentre certi falsetti del passato non sono più praticabili. Eppure
Elton John riesce a dispensare una tempesta di emozioni, e lui stesso
prende forza dall’uragano che scatena e nel quale naviga esperto
aggrappato alla barra del timone. Il pianoforte e la voce riempiono
l'aria e la scena. Al punto che è difficile dire se l'apporto di
alcuni suoni campionati nella prima parte e dell'invasivo e iperattivo
percussionista Ray Cooper nella seconda aggiungano davvero qualcosa
all'insieme.
Ray Cooper, coetaneo di Elton John, è un musicista
spettacolare che ha lavorato con gente come Beatles, Rolling Stones e
Who. E tantissimo con Elton John. La collaborazione in studio fra i
due si è fermata nel ’95. Ma a sorpresa Ray Cooper è stato richiamato
in servizio per questo minitour europeo. Con la sua irruzione in
scena a metà concerto con un vistoso armamentario di percussioni
l'atmosfera cambia, diventa meno classica. Elton John appare molto
compiaciuto della presenza dell'antico amico e collaboratore, anche se
brani come «Funeral for a Friend» o «Sorry Seems to Be the Hardest
Word» e ancor più «Honky Cat» assumono dimensioni sonore cui il
pubblico di Elton John non è abituato. Fra i momenti più suggestivi
la presentazione del brano «American Triangle»: «Undici anni fa nel
Wyoming un ragazzo fu ucciso nel modo peggiore perché era gay. Il suo
nome era Matthew Shepard. Quando accadde rimasi sconvolto, indignato
e volli scrivere una canzone su un delitto inutile, senza senso,
motivato solo dall’orientamento sessuale di un essere umano». Dal
concerto verrà ricavato un «instant cd» fra poco in vendita.
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Finalmente mi sono deciso a scrivere una recensione di questo concerto.
Non serve ripetere la cronaca dei giorni del concerto, talmente intensi
che ci vorrebbero troppe pagine, e in mezzo a tante informazioni non
credo passerebbe il messaggio che vorrei far passare con queste poche
parole. Sto ascoltando continuamente l'album del concerto, e mi
sorprendo come ad ogni ascolto, riesca a notare un particolare, una
variazione, una nota, una improvvisazione, che non avevo notato
nell'ascolto precedente e che mi fa sussultare, mi fa emozionare,
ancora di più, ancora una volta. Già, l'emozione. Ascoltare cotanta
forma d'arte provoca una emozione continua, provoca una vibrazione, un
offuscamento delle capacità razionali, un fremito, come fosse amore,
anzi, forse è proprio amore. E' amore per l'arte, amore per la musica,
che martedì 29 Settembre ho avuto il piacere di ascoltare nella sua
forma pura, nella sua categoria kantiana attraverso la quale ogni altra
esperienza musicale deve essere pensata. Non sto esagerando. Credo
veramente che quell'omino pelato con gli occhialetti neri che picchiava
le percussioni e l'altro paffutello in abito scuro seduto al pianoforte
abbiano fatto qualcosa dal quale ogni esibizione live di ogni altro
artista (ah, diciamo cantante, per allargare al massimo la fattispecie)
dovrebbe partire. Il Capitano Fantastico e il Percussionista Pazzo,
signore e sigonri, il cantante gay che spende migliaia di euro al mese
di fiori, riunito con il suo storico percussionista, non hanno suonato,
hanno fatto qualcosa di più: hanno preso per mano i presenti, li hanno
portati lungo una strada immaginaria di mattoni gialli, in mezzo a
innamorati senza tempo, indiani massacrati, ragazzi che giocano al
suicidio, amori impossibili e giovani vittime dell'odio peggiore,
quello legato al sesso della persona che amano, e hanno detto: queste
sono le nostre storie, e stasera ve le racconteremo in un modo mai
visto. E ci sono riusciti. Caspita se ci sono riusciti. In maniera
extra-ordinaria, tanto che ho visto fans di vecchia data, che di
concerti del paffutello gay che spende migliaia di euro al mese di
fiori ne hanno visti un numero indefinito, emozionarsi come fosse la
prima volta. Perchè martedì 29 settembre quei due tizi hanno raggiunto
il top. Hanno fatto arte. Ci hanno mostrato arte. E per questo dovremmo
essere loro grati. Perchè l'arte viene dall'anima, dal cuore e fa
crescere anima e cuore. E quindi ci rende migliori.
Jacopo
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…………20 anni passati come fan accanito e
deluso dalle ultime produzioni ma sempre nel cuore lo stesso sogno…….quel live
purtroppo perso nel ‘94 e
improvvisamente riapparso la sera del 29 settembre 2009.
Frasi sciocche di un trentenne
abbondante che sono diventate note luci colori e fantastiche emozioni per un
concerto atteso da tempo.
Come ho chiaramente espresso a tutti i
partecipanti del forum come “ IL CONCERTO DEL SECOLO”.
Il live che aspettavo e che finalmente
quelle sensazioni che si erano sopite sono tornate.
Chi si aspettava una coppia di 62 anni
con questo carisma! Io no di certo anche se le attese promettevano bene ed ero
molto ottimista.
E SONO STATO
ACCONTENTATO!
Una scaletta mista di canzoni che
piacciono e meno ma che nell’insieme hanno fatto colpo almeno al mio
cuore.
Ho detto che mi sarei commosso, e poco è
mancato.
Le palpitazioni si sono concentrate in
molti pezzi e sono scoppiate in applausi e urla
liberatorie.
Quanta energia e grinta che non tiravo
fuori da un pezzo ho generato in tre ore buone di musica, e se anche ai miracoli
non ci credo un piccolo grande uomo è stato in grado di farmi esaltare in
maniera pazzesca.
E’ stato come il mio primo live che
attendevo da un pezzo, ora posso anche chiudere tutto, restare in silenzio e
riascoltarlo all'infinito per rendermi conto che c’ero, una serata che se si
dovesse ripetere sarebbe solo un sogno che si realizza per la seconda
volta.
Peccato l’autografo mancato,gli
occhialoni illuminati l’hanno stupito ma non sono bastati.
Grazie Elton grazie a tutti per esserci
stati.
Flavio
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Che
dire. Soprattutto, COSA dire. Non sono passate nemmeno tre settimane e
già sento la mancanza di Elton & Ray. Che evento, non sono
state ancora inventate le parole adatte per descrivere avvenimenti come
questi, più unici che rari. Sono stati divini.... DIVINI!
A partire dall'intro con un'incredibileThe One
arrangiata in maniera inedita (il 26 settembre era il mio,
splendido,
diciottesimo compleanno, e il nick che ho sul forum è theone91... XD), proseguendo con i capolavori di "Elton John" (Sixty Years On, The Greatest Discovery, Border Song) e le più belle opere d'arte dei Duemila (Ballad of the Boy in the Red Shoes, The Emperor's New Clothes, Weight of the World, American Triangle, Original Sin) passando per un magnifico revival (Skyline Pigeon) e classici di infinita bellezza come Rocket Man, Nikita, Tiny Dancer e Your Song... E POI... l'entrata in scena di RAY... la parte più bella dell'intero concerto, uno dei momenti più belli della mia vita... Funeral for a Friend/Tonight da brivido con un pianoforte sovrumano e percussioni da far venire le farfalle allo stomaco... apoteosi e rimbecillimento totale con Better Off Dead, Come Down in Time, Levon, Indian Sunset, I Think I'm Going to Kill Myself, Take Me to the Pilot, Carla Etude/Blessed... E' IMPOSSIBILE. ANCORA NON CI CREDO DI AVERLE ASCOLTATE!!!!!!!!!!!! CHE GENI!!!!! E dopo un'altra rivisitazione classica (Daniel, Sorry Seems to Be the Hardest Word, Don't Let the Sun Go Down on Me, Honky Cat)... UN FINALE DA URLO CON LA RARISSIMA CRAZY WATER (DA SVENIMENTO) E UNA SPECIALISSIMA SATURDAY NIGHT'S ALRIGHT FOR FIGHTING SOLO PIANO, PERCUSSIONI E GONG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ritorno al punto di partenza: CHE DIRE, dopo un evento del genere? Non ci sono parole... non ci sono. Non riesco a commentare alcunché, e posso a malapena elencare i brani che hanno eseguito questi due miti... tanto la bellezza delle composizioni parla da
sola... unico punto negativo: l'immobilità e la freddezza allucinante delle gradinate, che intorpidimento snervante... MA PASSA TUTTO IN SECONDO PIANO DAVANTI A DUE GIGANTI: ELTON & RAY.
THANK YOU, SIR ELTON JOHN & RAY COOPER!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
WE LOVE YOU AND WILL LOVE YOU FOR EVER AND EVER!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E CHE IL 2010 SIA ALTRETTANTO CARICO DI BELLE SOPRESE COME I TRE CONCERTI DI QUEST'ANNO!!!!!!!!!!
Pierluca
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