dal Corriere Della Sera dell'11 luglio 1992
a Monza per 25 mila fans nel sospirato duetto
Elton ed Eric assieme offrono l' " arma letale "
tutto esaurito alla stadio di Monza
MONZA . Tutto esaurito ieri allo stadio
Brianteo per il secondo e ultimo concerto italiano di Elton John ed
Eric Clapton (annullata per "motivi tecnici" la tappa di mercoledi' a
Cava dei Tirreni). All' appello hanno risposto in venticinquemila e
hanno avuto il giusto premio: il tanto atteso e finora mai concesso
duetto di Elton ed Eric non piu' separati in palcoscenico ma
finalmente, sia pure per il tempo di una canzone, insieme. La
"ciliegina" e' stata "Run away train", gia' incisa in coppia dalle due
rockstar e colonna sonora di "Arma letale 3". Fans in estasi. Tanti
erano i giovanissimi, ma stavolta nella massa spiccavano i trenta,
quarantenni. Il concerto e' cominciato poco prima delle 20. Ad apertura
di sipario, la prima sorpresa. Il ruolino di marcia e' stato capovolto.
Primo a comparire Elton John, che ha cominciato subito a elettrizzare
la platea snocciolando "Don' t let the sun go down on me", "I' m still
standing", "Daniel" e le nuove "Simple life" e "The one". Elton e'
generoso e trascinante, meno stravagante di un tempo, ora divertente e
all' insegna dell' ironia, ora malinconico e ispirato. E dopo un' ora
di emozioni, ecco il colpo di scena: entra Eric Clapton e i due si
uniscono per offrire alla platea, che ormai non ci sperava piu' , la
loro "arma letale". Poi e' la volta di Clapton, del quale a fine agosto
uscira' un album live acustico intitolato "Unplugged", a prendere
possesso del palcoscenico. Il pubblico e' gia' "cotto" al punto giusto
per assaporare i raffinati e intensi riff della sua chitarra: il
viaggio nella sua carriera comprende "White room", "Pretending", "I
shot the sheriff" e la commovente "Tears in heaven", dedicata al suo
piccolo Conor scomparso tragicamente lo scorso anno. Mischiati al
pubblico, ad applaudire Elton ed Eric c' erano vari vip, tra i quali i
due stilisti che ne curano il look: Versace per John, Armani per
Clapton. In platea anche Axl Rose, guida del Gun' s n' Roses, con la
fidanzata.
Gloria Pozzi
dal Corriere Della Sera del 12 luglio 1992
concluso trionfalmente il minitour italiano dei 2 musicisti
Elton Eric, due miti in uno
storico duetto per " runaway train " e in 25 mila toccano il cielo
con un dito. John gioca con la sua leggenda, Clapton fa parlare la
chitarra: la classe non invecchia. il concerto di Elton John ed Eric
Clapton l' altra sera allo stadio Brianteo di Monza
MONZA .
"Ladies and gentlemen, mister Clapton...": Elton John introduce
"Manolenta" e gli oltre 25 mila fan che affollano lo stadio Brianteo
toccano il cielo con un dito. Annunciato e superstrombazzato, il
"duetto" tra i due leggendari eroi della musica "made in England"
finalmente avviene sulle note di "Runaway train" (brano che fa parte
della colonna sonora di "Arma letale 3", sugli schermi italiani a
ottobre). E l' inimitabile tocco chitarristico di Eric arriva a
sostenere la voce di Elton che batte energico i tasti del piano. L'
emozione si fa palpabile nell' aria: non e' da tutti i giorni vedere
riuniti insieme il piu' famoso popsinger e il piu' famoso chitarrista
bianco di blues. E poi chi ci sperava piu' , ormai? Erano gia' stati
ribattezzati per questo succedersi sul palco senza neppure incrociarsi
"la strana coppia" e anche "i separati in casa" del pop. Che cosa li ha
spinti al "duetto" che avevano negato a Parigi come a Bologna? Che sia
per fare felici i due stilisti che curano il loro look, Versace e
Armani seduti in tribuna? Chissa' , fatto sta che l' intensita'
oggettiva dell' "evento" viene esaltata dalla sorpresa. La sospirata e
finalmente realizzata unione musicale tra Elton ed Eric non e' certo l'
unico momento coinvolgente e trascinante del concertone organizzato da
D' Alessandro e Galli che, cominciato un quarto d' ora prima delle 20 e
finito una mezz' ora dopo le 24, ha chiuso la parentesi italiana dei
due. Dapprima il palco e' tutto per Elton che deve rinunciare (per
problemi tecnici d' allestimento) alle scenografie firmate Versace ma
riesce a riempire la nuda scena con una verve irresistibile e una
comunicativa allegra. Accompagnato da cinque musicisti e tre vocalist,
gioca con il suo mito e fa cantare la folla, la fa ondeggiare, le fa
consumare un accendino dopo l' altro nel rito delle fiammelle accese
che segnalano i soprassalti degli animi sollecitati dalla musica:
ininterrottamente da "Don' t let the sun go down on me" a "Sacrifice" e
particolarmente con "The show must go on", omaggio ai Queen. Anche Eric
Clapton, lo si capisce subito, e' in serata magica. Una serata che
restera' stampata nella memoria di chi sa vibrare e godere di "riff".
Tornato dietro le quinte ad aspettare il suo momento dopo il duetto a
sorpresa con John, il quarantasettenne Clapton, sostenuto da una band
che gira a meraviglia, si insinua sotto la pelle con "White room", fa
scatenare le gambe con il reggae "I shot the sheriff", fa lacrimare con
"Tears in heaven", fa parlare la sua chitarra agli innamorati per
"Wonderful tonight" e offre la prova . come prima il quarantacinquenne
Elton . che la classe non si raggrinzisce con l' eta' .
Gloria Pozzi
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