GIORGIO & DARIO:
    New York stories   
 

Elton John - Captain Fantastic live

Dogs In The Kitchen competition

THE COMPETITION

Ecco arrivare il primo momento in cui riesco a sedermi e riflettere  un pò sullo straordinario week-end trascorso a New York. L'atmosfera  del disco Captain Fantastic era quasi palpabile e sempre presente tra  i fans ancora un pò storditi dal prezioso regalo che Elton ci ha  donato dal palco del Madison Square Garden.

I fans non sono rimasti solo ad ascoltare... Questa volta abbiamo  fatto qualcosa in più.

Circa un mese fa venivo a sapere di una brillante iniziativa  organizzata dall'Hercules Fanclub che metteva al bando una piccola  competition per "completare" Captain Fantastic scrivendo la musica  sul testo "Dogs In The Kitchen" rimasto muto da più di trent'anni!!!
Preso dall'entusiasmo, non ci ho pensato nemmeno un secondo... ho  stampato il testo e... ho pianto!!!!
 

All our innocence
gave way to lust
As the peacock spread its fan,
And they taught us how to crack the whip
While the business men got tanned.
In the months that passed by the agents cried
And the flunkeys all got paid,
While the fortune seekers pale limps wrists
Showered us with bright bouquets.
Like soldiers on the road to battle
Poor boys fight to stay alive,
Take a roller coaster or the wheel of fortune
Just be sure that you can land it 
on the other side.

Uncage us where restless,
snarled the dogs in the kitchen.
Howling in the heatwave, 
riding all the bitchin' ladies.
Who got the first bite in on the greasy bone, 
take my advice kid, 
tear off the while meat, 
leave them the fat back at home.

Empty eyed souls with expense accounts
Take a luncheon eating humble pie.
While the vultures belch in their swivel chairs
And the vampires all wear ties.
From the lips of a sweet young starlet
Amber eyes and sex appeal,
Or a swan song 
sung by some finger snapping kid
In a cumerbund and cuban heels.
Though the team survived 
the glass house cracked
And the martyrs all got stoned
But a friend outside 
slipped a file in
While the jailer slept akt home. 
 

CASPITA!?!?!?!?! Sinceramente mi sembrava un testo tutto fuorché  musicale o musicabile!! Un pò impaurito mi sono seduto al piano e  minuto dopo minuto è nata la mia versione di Dogs in The Kitchen!

Tanti i fatti e gli aneddoti, ma meglio non dilungarsi troppo!

Quando ho avuto occasione di ascoltare gli altri pezzi in gara,  sinceramente le mie speranze di vittoria si sono molto  ridimensionate! C'erano dei pezzi molto validi secondo me, primo tra  tutti, quelli del mio amico Stefano Signoroni (piazzatosi al 5° posto), COMPLIMENTI!   Gli altri, assolutamente degni di nota, ma con mood che andava qualche  anno oltre il sapore e l'atmosfera di Captain Fantastic.

Scoprirmi vincitore in un'iniziativa così importante, mi ha portato  emozioni e pensieri indescrivibili!!! Solo pensare a quante volte ho  aperto il booklet di "Captain" anche ignorando quel testo fantasma  che oggi invece significa così tanto.

Sono sicuro del fatto che... Abbiamo fatto molto di più di quello che  pensavamo. Cavoli abbiamo dato una melodia ad un testo presente  nell'album più importante della Carriera di Elton John!!!! Forse è la  forma di contatto più alta ed intima che un fan possa avere col  proprio idolo.

Mi sento come se per una volta, sono entrato nell'Elton & Bernie  world passando da un'altra porta... forse quella del backstage!

Infine, se posso permettermi... l'orgoglio di una vittoria tutta  Italiana, ci rende ancora più speciali di quanto già non fossimo e  continueremo ad essere.

Un grazie di cuore a tutte le persone che mi hanno supportato.

un forte abbraccio
 

Giorgio Onorato Aquilani
 
 
 
 

la canzone vincitrice:
la versione 
di
Giorgio
di
DOGS
IN
THE
KITCHEN
 
 

il testo in italiano

TO LEAVE UPON THE WIND, NOT TO RETURN

Ho iniziato ad ascoltare "Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy" nella primavera del 1994.
Allora non sapevo di cosa parlasse l'album, ma sia l'incedere delle canzoni, sia il sound, mi avevano realmente catturato.
Le emozioni che suscitava in me coloravano di una luce nuova e diversa quelle ormai lontane giornate.
In particolare ero rimasto colpito da Bitter Fingers. La trovavo fresca, giovane, arrogante.
E poi mi affascinava molto Tell Me When The Whistle Blows. Non immaginavo che parlasse dell'incontro con la città da parte del brown dirt cowboy (e quindi di Londra). Così, quando l'ascoltavo, lasciavo vagare liberamente la mente, e istintivamente quel meraviglioso arrangiamento orchestrale mi trasportava a New York, nelle sue trafficate grandi autostrade, con sullo sfondo i grattacieli in un grigio pomeriggio.
Avevo 17 anni e allora non potevo pensare che un giorno quelle immagini sarebbero incredibilmente divenute realtà. Eccomi infatti, undici anni dopo, in un taxi giallo, in un afoso, grigio, "sporco" pomeriggio, sull'autostrada che dall'aeroporto ci avrebbe condotto in città. Con un leggero sorriso, mi trovavo a godere fra me e me lo stesso scenario immaginato anni prima, con nelle mie orecchie l'eco lontano dei fiati di Whistle Blows. Ecco la mia prima emozione non appena sbarcato a NewYork, finalmente nella Grande Mela, per ascoltare dal vivo la storia del Captain Fantastic e del Brown Dirt Cowboy.
Un'altra emozione l'ho avuta entrando in quel tempio della musica che é il Madison Square Garden. Non appena entrato, ho scorto, lontano, quel lungo pianoforte a coda nero. Ancora lì! Ed ho pensato che erano passati trentun anni da quel lontano Giorno del Ringraziamento in cui due uomini, proprio su quel palcoscenico, avrebbero scritto un pezzo di storia, facendo vibrare l'intera arena. Ho provato a rivederli, Elton al piano e poco più a destra John Lennon, in piedi con la sua chitarra, in quella che sarebbe stata la sua ultima apparizione live. Sì, mi trovavo nello stesso luogo in cui Elton e John Lennon avevano lasciato una traccia indelebile!

Così é arrivato il momento del concerto. La sera del 23 non prevedavamo di andarlo a vedere. Abbiamo trovato 2 biglietti all'ultimo momento, quando il concerto era appena iniziato, da una decina di minuti.
Così, la prima sera, non abbiamo assistito all'atmosfera iniziale del concerto, con il rumore della pioggia sempre più fitto, a introdurre la band e poi Elton sulla scena.
Magra consolazione però...il rumore della pioggia, quello vero, l'abbiamo vissuto in pieno. Mentre ci dirigevamo verso il Madison, un violento acquazzone si era abbattuto su New York. E in quegli attimi "the weight of the world" era tutto su di noi, eheh!
Abbiamo preso posto, fradici, durante Answer in the Sky, e da lì é iniziato il nostro primo concerto, quello che, insieme all'altro della serata successiva, sarebbe senza ombra di dubbio divenuto il mio preferito.
Elton è stato stupefacente, straordinario, in tutte e due le serate. Ha portato avanti tre ore e mezza di concerto brillantemente, con l'energia di un giovane "teenage idol". La sua voce é rimasta forte, chiara e nitida fino all'ultima canzone. Le sue dita si muovevano sulla tastiera con una naturalezza e agilità impressionanti. Non avevo mai visto tanta energia. Per non parlare del pubblico! Ero ormai abituato a concerti in cui se non sei nelle primissime file insieme agli altri fans, riesci a vivere lo spettacolo solo a metà. Mi ricordo a Parigi nel 2002 quando chi si alzava per ballare e cantare appariva quasi ridicolo, in mezzo ad un'audience di morti. Anche in Italia, spesso Elton si è trovato più volte a scatenarsi in Funeral/Love lies Bleeding con il pubblico sugli spalti praticamente immobile. Non dev'essere facile suonare in queste condizioni. Al Madison era tutto diverso. Potevi trovarti anche nel settore più sperduto, ma eri ugualmente parte fondamentale e integrante dello spettacolo. Eravamo un unico corpo. Erano tantissime le persone che ballavano e cantavano durante lo show. Ho avuto i brividi quando durante Tiny Dancer l'intero Garden cantava coralmente "when I say softly, slowly". Son rimasto a bocca aperta. C'era un'atmosfera straordinaria, il Madison esplodeva al termine di ogni canzone ed Elton si esaltava sempre di più, suonando, sorridendo e divertendosi come un bambino per tutto il tempo.
Tutti vivevamo i messaggi e le emozioni trasmesse da quelle canzoni. Nessuno dormiva o parlava d'altro. Era proprio il concerto di una rockstar!

Elton ha introdotto il concerto spiegando che si sarebbe trattato di uno show molto lungo in tre parti: la prima dedicata a Peachtree Road, la seconda a Captain, e la terza chiamata da lui stesso "juke-box". Ha spiegato che aveva deciso di fare uno show del genere da queste parti, perché era consapevole che solo qui poteva permettersi di farlo. E alla fine, prima di dedicare "Your Song" a New York ("yours are the sweetest eyes I've ever seen", sì, proprio come nella versione del ''74), Elton si é ostinato a dire che se c'é un posto dove suonare, il posto é questo ("this is the place").

L'esecuzione dell'album CFATBDC è stata formidabile. Questa volta ci si può solamente inchinare dinanzi alla bravura di Davey Johnstone. E' stato realmente grande. The Choir of Atlanta ha esaltanto le canzoni in maniera originale e unica. Bitter Fingers é meno veloce e molto più melodica nei versi rispetto all'original version. Whistle Blows ti travolge; tutte e due le sere, dopo Someone Saved My Life Tonight, il Garden sembrava dovesse crollare. C'era un'atmosfera apocalittica. Super rock la versione di Meal Ticket (ancora strepitosi i cori).
Ma l'highlight per me arriva con Curtains. In quel momento mi sembrava di trovarmi nel paradiso terrestre. Mi sentivo leggero come una piuma. L'avanzare della canzone era così soave, idilliaco, da pelle d'oca. E il finale da orgasmo! Coro e band travolte dalle loro stesse emozioni. C'é stato un momento in cui non sapevo più chi ascoltare o dove guardare. Ognuno aveva un suo ruolo e stava dando il 100 %. Mai vissuto una canzone in tale maniera! Rimarrà in me come un ricordo unico e stupendo!
Formidabile Nigel Olsson, come del resto in tutto il concerto! Grande, grande batterista. Insostituibile.
Un'altra canzone accolta in maniera travolgente é stata FFF/LLB. Molto toccante ed emozionante é stata l'introduzione di Elton a Sorry. Ha parlato a lungo di Ray e di quel giorno in cui Ray entrò in studio per la sua ultima session. Uno dei momenti più tristi e più toccanti della sua vita. La voce gli si spezzava durante il racconto molto sentito dei suoi ricordi.
Da pelle d'oca anche l'introduzione di Empty Garden. Durante i primi versi, la sera del 23, la voce di Elton sembrava quasi tremare dall'emozione. La voce mogia faceva trasparire i suoi sentimenti. Anche qui finale da brivido, con Elton e i coristi ad invocare John Lennon: can't you come out to play?
La sera del 23, prima di Crocodile Rock, dopo aver firmato autografi per dieci minuti, Elton viene chiamato dal "valletto", che gli spiega qualcosa indicando qualcuno nell'audience. Elton torna al pianoforte e dedicandola ad un certo Dave (rivolgendosi a Davey: " "Not you!") inizia con una blueseggiante versione di Happy Birthday, che all'improvviso, direttamente, si trasforma in Crocodile Rock.

I due concerti finiscono con Your Song. E questa volta ho sentito veramente che Elton, col cuore, la stava dedicando a noi.

Grazie Captain Fantastic! Son passati 30 anni, tu ne hai quasi 60, ma rimani ancora tale: the Captain Fantastic!

Dario

la scaletta dei concerti del 23 e 24 settembre al Madison Square Garden di New York

Weight Of The World
Porch Swing In Tupelo
Answer In The Sky
Turn The Lights Out When You Leave
My Elusive Drug
They Call Her The Cat
Freaks In Love
All That I'm Allowed
Captain Fantastic And The Brown Dirt Cowboy
Bitter Fingers
Tell Me When The Whistle Blows
Someone Saved My Life Tonight
(Gotta Get A) Meal Ticket
Better Off Dead
We All Fall In Love Sometimes
Curtains
Funeral For A Friend
Love Lies Bleeding
Bennie And The Jets
Daniel
Take Me to The Pilot
Rocket Man
I Guess That's Why The Call It The Blues
Sorry Seems To Be The Hardest Word
Tiny Dancer
Philadelphia Freedom
Sad Songs (Say So Much)
Empty Garden
Levon
Don't Let The Sun Go Down On Me
The Bitch Is Back
Saturday Night's Alright (For Fighting)
Crocodile Rock
Your Song



 


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