ELTON JOHN & band Villa Contarini - Piazzola sul Brenta - 16 luglio 2016
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la band:
Matt Bissonette - basso
Davey Johnstone - chitarre e cori
Nigel Olsson - batteria e cori
John Mahon - percussioni e cori
Kim Bullard - tastiere
la scaletta:
The Bitch Is Back
Bennie and the Jets
I Guess That's Why They Call It The Blues
Looking Up
A Good Heart
Philadelphia Freedom
Rocket Man
Tiny Dancer
Daniel
Levon
Goodbye Yelow Brick Road
Burn Down The Mission
Sorry Seems To Be The Hardest Word
Your Song
Sad Songs
Don't Let The Sun Go Down On Me
All The Girls Love Alice
I'm Still Standing
Your Sister Can't Twist (But She Can Rock'n'Roll)
Saturday Night's Alright For Fighting
Candle In The Wind
Crocodile Rock
Il concerto di ieri è stato molto emozionante. La setlist non ha offerto
alcuna sorpresa, ma l'energia di Elton, l'ottima performance vocale (ed
era alla fine del tour), la location suggestiva mi hanno convinto che
valeva davvero la pena esserci.
Lui era in forma (anche nei brani più
veloci) e di ottimo umore. La palma va di certo a Levon (assolutamente
straordinarie le ultime esecuzioni live, toglierla dalla scaletta
sarebbe un delitto tremendo), ma ottime anche Burn Down the Mission, All
the Girls Love Alice, A Good Heart e la maggior parte dei classici
(persino I Guess mi ha convinto ieri sera!), con una Candle in the Wind
quasi inedita tra il solo piano iniziale e l'arrivo della Band
all'inizio della terza strofa. Buona l'introduzione a Rocket Man con
pezzi di Sixty Years On e The Greatest Discovery e la citazione di Hey
Jude in Saturday; qualche perplessità su Looking Up (ben suonata, ma lui
era praticamente inudibile); la peggiore invece è stata, almeno per il
sottoscritto, Don't Let the Sun (non la reggo più!). Buona tutto sommato
la performance della Band, il migliore è senza dubbio Bissonette,
mentre tollero sempre meno l'invasività delle tastiere di Bullard!
Niente
autografi (tranne dopo la standing ovation di Rocket Man, per un
fortunato), ma non importa: è stato veramente un bel concerto, complice
la compagnia dei fantastici amici eltoniani di sempre. Grazie Elton, e
grazie ragazzi! Alla prossima!
1) The Bitch is Back
2) Bennie and the Jets
3) I Guess That's Why They Call It the Blues
4) Looking Up
5) A Good Heart
6) Philadelphia Freedom
7) Piano solo (con pezzi di Sixty Years On e The Greatest Discovery)/Rocket Man
8) Tiny Dancer
9) Daniel
10) Levon
11) Goodbye Yellow Brick Road
12) Burn Down the Mission
13) Sorry Seems to Be the Hardest Word
14) Your Song
15) Sad Songs (Say So Much)
16) Don't Let the Sun Go Down on Me
17) All the Girls Love Alice
18) I'm Still Standing
19) Your Sister Can't Twist (But She Can Rock'n'Roll)
20) Saturday Night's Alright for Fighting (con citazione da Hey Jude)
21) Candle in the Wind
22) Crocodile Rock
Pierluca
dal Il Mattino di Padova
Oltre 10mila a Piazzola per Elton John
Pienone per l'artista inglese e il suo "Wonderful Crazy Night Show"
PIAZZOLA SUL BRENTA. E' iniziato
puntualissimo alle 21 l'attesissimo concerto di Elton John a Piazzola
sul Brenta, nell'ambito del Postepay Sound Festival 2016. Pienone in
platea, superati i diecimila presenti. L'artista inglese ha presentato
il suo "Wonderful Grazy Night Tour".
Strage di multe dei vigili. Tre pattuglie della polizia municipale in
azione: uno sterminio di multe sotto i tergicristalli delle auto
lasciate nei più impervi anfratti, infilate in stradine grondanti di
divieti: insomma mano pesantissima contro i posteggi creativi. Di
solito accade la domenica di mercatino, quando a Piazzola arrivano in
tanti e inondano i luoghi adiacenti alla piazza di auto alla rinfusa. I
residenti si scocciano e chiamano rinforzi in divisa. Al contrario,
invece, almeno nei recenti due grandi concerti (Queen e Neil Young),
ovvero quando Piazzola diventa platea internazionale, i vigili non
avevano infierito sugli spettatori, nonostante i parcheggi autorizzati
fossero magari esauriti e le macchine lasciate in ogni dove.
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da http://www.outune.net
Elton John, il report del concerto a Piazzola sul Brenta (PD) del 16 luglio 2016
Scritto da Christian Jonoch in data 17 luglio 2016
Per
descrivere l’esibizione di Sir Elton John ieri, 16 luglio 2016, al
Postepay di Piazzola sul Brenta (Padova), basterebbe ricorrere al detto
“massimo risultato col minimo sforzo”.
Questo
tenendo conto di alcuni fattori evidentemente molto influenti
sull’andamento della serata, fra cui l’inizio dello spettacolo alle
21:00, quando gli altri artisti nelle serate precedenti han sempre
suonato più tardi e anche con qualche ritardo; il meteo, che ha
regalato una serata fantastica con un caldo stemperato da leggere
folate di vento e un cielo limpido; il fatto che fosse sabato sera e
che molti dei presenti avessero preso il concerto e le sue due orette
di durata come un aperitivo per la serata da chiudere altrove; una
scaletta pressoché identica a quella proposta a Pompei, fatta di tanta
sostanza ma sorprese zero; l’esibizione impeccabile della band, che non
ha regalato eccessi ma neppure sbavature o imprecisioni; i mazzi di
fiori, tanti e a profusione, lanciati verso il grande Elton che – fossi
stato in lui – qualche toccatina alle impalcature l’avrei data, tanto
per scaramanzia…
Dicevamo,
un gran risultato ottenuto di fronte ad un pubblico entusiasta dalla
prima all’ultima poltroncina, in platea come in tribuna e anche sui
parterre laterali. Le oltre diecimila persone venute all’anfiteatro
Camerini hanno cantato, ballato e osannato il loro idolo, che ha
contraccambiato con lanci di baci, occhiatine e assoli al pianoforte
come solo lui sa fare.
Sul volto i
soliti occhiali scuri (neanche troppo appariscenti stavolta), avvolto
da un vestito nero e lustrini rossi, Elton John ha dato prova della sua
professionalità e dei suoi talenti. Fra i successi proposti, le
toccanti “Sorry Seems to Be the Hardest Word” e “Your Song”, le
immancabili “Candle in the Wind” e “Crocodile Rock”, ma su tutte la hit
da stadio “Don’t Let the Sun Go Down on Me”, forse l’unico brano a
riunire i gusti e le voci di un pubblico variegato per età e influenze.
Tutti sono
usciti entusiasti dai cancelli, quando le luci di scena son state
spente per accendere i fari della piazza; mi ha però colpito la
frenesia e la fretta con cui quasi tutti hanno abbandonato la scena:
nessuna richiesta di bis o acclamazione popolare, nonostante appunto
l’esibizione ne avesse offerto tutte le premesse e motivazioni. O forse
l’enfasi data dalle tv all’evento di Pompei aveva già tolto smalto e
aspettative alla serata. O forse son solo io che mi faccio delle pippe
mentali, che tanto poi non è che mi sia fermato chissà quanto, giusto
il tempo di una tappa ai ristori, visto che del Sir e della sua band si
è persa traccia non appena hanno guadagnato il retro del sipario.
Ma lo
spettacolo non è ancora finito a Piazzola, e le prossime serate ci
riservano ancora Skunk Anansie e Simply Red, prima di tirare le somme
di un’edizione che fin qui ha offerto grandi nomi e un bel numero di
presenze.
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