dal Messaggero del 19.12.03
GRAZIE
DI TUTTO SIR ELTON
ROMA - Piano piano dolce
Elton. Così, citando il regista Robert Aldrich, si
sintetizza il
magnifico show tenuto ieri sera dal rotondo, rubicondo Elton John -
vestito
di cappa e drappi neri e rossi sembrava don Abbondio - in un
Palalottomatica,
l'acustica è perfetta, zeppo, 9 mila presenti entusiasti e
rapiti,
ripagati da Elton sin dal primo brano, Funeral For A Friend, con una
prestazione
superlativa. Nuda, vasta scena, tre grandi, nitidi schermi, ottime luci
e suoni e ... Elton John. Signor pianista. Eccellente. Come
l'a-a-bbronzatissimo
Davey Johnstone, capelli alla Caterina " Casco d'oro" Caselli, alla
chitarra,
il possente Nigel Olsson, batterista guantato, il marmoreo Bob Birch al
basso e i poliedrici Guy Babylon, tastiere, e John Mahon, percussioni.
Dal birichino Bennie And The Jets alle sofferenze di Daniel,
sull'universo
gay, passando per Someone Saved My Life Tonight, The Ballad of the boy
in the red shoes, sul flagello dell'AIDS che combatte raccogliendo
fondi
dal '93, fino alla scatenata, basso e chitarra tonanti, Philadelphia
Freedom
si capisce che ci si commuoverà. E divertirà.
Scorrono veloci,
punteggiate da superbi assoli di piano e chitarra, l'eliotiana,
drammatica
The Wasteland, le rabbiose Rocket Man, applausi per Elton honky-tonk, e
I Guess That's Why They Call It The Blues. Dall'ultimo, modesto album,
Songs From The West Coast, trae I Want Love dedicata agli amici
presenti
Valentino e Bruce Weber - e This Train Don't Stop There Anymore -
ricorda
The Land Of Hope and Dreams di Springsteen - poi, dopo una furiosa
introduzione
dove spunta Jingle Bell, si vola. Take Me To The Pilot. Brividi
d'annata.
Anche per Sorry Seems To Be the Hardest Word, Sacrificie, Candle In The
Wind, sofferta e stupenda, Are You Ready for Love?, assai R&B,
All
The Young Girls Love Alice, molto heavy come The Bitch Is Back,
schitarratissima.
Presenta il gruppo, poi fuochi d'artificio, I'm Still Standing,
Saturday
Night alright (For Fighting) - in molte parti del mondo anche le altre
notti, e giorni, purtroppo non si sta con le mani in mano - e la
straripante
Crocodile Rock con gorgheggio anni '60, alla Speedy Gonzales. Kappao.
Da
Tommy degli Who arriva Pinball Wizard, nell'omonimo film era Elton a
impersonarlo.
Fine. Torna. Firma autografi. Ringrazia. Augura buone feste.
Quindi...La
storia. Your Song. La tua. La nostra canzone. Amore intriso di dolore,
gioia, ricordo, vita, morte. Capolavoro. Basta così, Sir
Elton.
Auguri. E grazie.
di Paolo Zaccagnini