Vorrei raccontarvi uno dei migliori concerti della mia vita, quello di Rufus
Wainwright al conservatorio di Milano. Rufus e band erano in forma
strepitosa, hanno suonato per quasi 3 ore (con un piccolo intervallo a
metà), ha scherzato e parlato con il pubblico ad ogni canzone ; i suoi
dialoghi riescono a spezzare la "barriera" del palco e sono ben diversi
da quelli precostruiti che molti cantanti propongono come un distributore
automatico, Elton John è di questi (salvo rare eccezioni)
Rufus ha proposto quasi tutto il nuovo album con qualche canzone derivanti
dai lavori precedenti (little sister, 14th street..) , gli arrangiamenti
proposti erano decisamente trascinanti, in particolar modo ho trovato
accattivante la versione live di "do i disappoint you" .
Si è detto affascinato da Milano e lo ha dimostrato raccontando vari
anedotti che lo legano alla città: come quella volta che andò alla Scala con
sua madre e causa dei vestiti troppo poco eleganti si sentì come 1
senza-tetto in mezzo a tanti snob.
Nella seconda parte del concerto , Rufus ha regalato ai suoi spettatori
l'esecuzione di un brano tipico della cultura irlandese riempendo così
l'intera sala Verdi con la sua potentissima (ed unica) voce.
Degna nota è l'allegra gag finale nella quale Rufus indossando collant e
tacchi spillo gioca con la band nell'interpretare 1 brano di Judy Garland
accompagnato tutto da 1 balletto molto scenografico. Non sono mancati brani
eseguiti solamente al pianoforte (decorato con stelle argentate) che hanno
risaltato l'amore di Rufus per la musica e la lirica.