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ELTON
JOHN LIVE IN RUSSIA
solo
piano + Ray Cooper
21/05/79
Great
October Hall Leningrado
22/05/79
Great
October Hall Leningrado
23/05/79
Great
October Hall Leningrado
24/05/79
Great
October Hall Leningrado
25/05/79
Rossya
Hall Mosca
26/05/79
Rossya
Hall Mosca
27/05/79
Rossya
Hall Mosca
28/05/79
Rossya
Hall Mosca
Elton John sbarca
in Russia ed è il delirio a Stalingrado (San
Pietroburgo).
I giovani sovietici, in astinenza da sempre per quel che riguarda la
musica
pop e rock (il massimo della “trasgressione”
permessa dalle autorità
politiche, negli anni passati, erano stati Robertino e Claudio Villa o
altri cantanti italiani) sbalordiscono la polizia che non aveva mai
visto
tanto fanatismo esternato in queste proporzioni ma sbalordisce anche lo
stesso Elton John che, quanto a scene di isteria collettiva, ne sa
qualcosa.
Egli, nel 1979, vive un momento di stanca a livello internazionale e il
suo peso, nel mondo della musica pop, è un po’
diminuito a vantaggio
di altri personaggi emergenti. Lo sbarco in Russia, sempre
improbabile
per un cantante straniero, era stato pianificato per un rilancio su
scala
internazionale: la pubblicità derivante
dall’operazione avrebbe
sicuramente fatto rialzare le sue quotazioni sul mercato che
“conta”.
Ma il delirio collettivo, neanche si stesse a Salem nel 1600, quello
no,non
era previsto. La troppa astinenza, come si è
detto, può
provocare effetti collaterali, come questo. I russi non
conoscevano
Elton John se non di nome, non avevano i suoi dischi (naturalmente
vietati),
non conoscevano le sue canzoni e non capivano una parola di inglese ma
un successo così, come affermerà lo stesso Elton
John, non
l’aveva mai avuto. Un successo dovuto
più ad un desiderio
di normalità che all’effettiva presenza di un
personaggio che comunque
sia, nonostante il momento di calo, era da considerarsi uno dei massimi
esponenti della musica mondiale. L’entusiasmo
durante lo spettacolo
è stato soffocato non senza difficoltà dalla
polizia, ma
quando Elton John ha omaggiato pubblico e Beatles cantando la
celeberrima
BACK IN THE USSR, la gente ha gettato via ogni remora ed ogni
timidezza,
scrollandosi di dosso anni di silenzio forzato: e ci sono stati assalti
al palco (assalti pacifici), richieste di autografi - non importa a
chi,
l’importante era beccare qualcuno che stesse sul palco
– richieste di bis.
E, alla fine, la sua macchina assediata ed inseguita dalla folla per
qualche
centinaio di metri. Perfino qualche poliziotto si
è lasciato
coinvolgere dall’entusiasmo e si è messo a
chiamare il cantante
per nome..."
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© Associated Press
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