Questa canzone è l'undicesima e ultima traccia dell'album A Single Man, del 1978. E' sicuramente il brano più conosciuto dello stesso, distribuito come
singolo in Gran Bretagna il 28 novembre 1978. La canzone é un tributo al giovane Guy Burchett, fattorino della Rocket Records
(etichetta discografica di proprietà dello stesso Elton)
deceduto tragicamente in un incidente motociclistico. Ecco cosa dice
Elton sulla copertina del 7": "...Mentre stavo scrivendo questa canzone, una domenica, mi
immaginavo fluttuante nello spazio, mentre guardavo il mio corpo. Mi
stavo imaginando mentre morivo. Morbosamente ossessionato da questi
pensieri, scrissi una canzone a proposito della morte. Il giorno dopo
mi venne detto che Guy, il nostro fattorino di 17 anni, era stato
tragicamente ucciso mentre era sulla sua moto, il giorno prima. Guy
morì il giorno che scrissi questa canzone."
Il brano, completamente strumentale (eccetto per un unico verso ripetuto nella parte finale della canzone, Life isn't everything, in italiano La vita non é tutto)
divenne un singolo di successo, soprattutto in Europa e venne eseguito
live parecchie volte negli anni immediatamente successivi.