da www.tgcom.it
del 7 settembre 2005
Elton
John, creatura da "sitcom"
Prodotto
dalla ABC arriva "Him and Us"
Dopo il successo
della sua esibizione live a Roma, a cui hanno assistito 500.000
persone,
Elton John continua ad esibirsi in giro per il mondo con un tour
già
"tutto esaurito". L'artista inglese sta anche lavorando per la messa in
onda sul canale televisivo ABC di una sua "creatura", la sitcom "Him
and
us", che racconta la vita di una rockstar di mezza età,
ispirata
ai grandi autori del rock da lui conosciuti.
Ancora in lavorazione,
la sitcom "Him and us" si preannuncia uno strepitoso successo. L'idea
è
nata dalla collaborazione di Elton John con l'autore Bruce Roberts, il
produttore Michael Edelstein e l'autrice di "Sex and the City" Cindy
Chupack.
La storia racconta la vita e gli eccessi di una rockstar di mezza
età,
chiamata Max Flash, e del suo entourage. La star, oltre che
alle
dirette esperienze dello stesso Elton John, è
ispirata alle
vite di personaggi come Mick Jagger, David Bowie e Rod Stewart. Ma con
i suoi 58 anni ed il totale cambiamento avuto negli ultimi quindici
anni,
Elton si sente lontano anni luce da quello stile di vita sregolato ed
autodistruttivo
che conduceva da ragazzo.
In un'intervista
dichiara "Sai, sono sobrio da 15 anni. E questo ha completamente
cambiato
la mia vita.Tutta l'energia che prima mi rubavano l'alcol e le droghe
adesso
la uso per fare grandi cose, come svegliarsi al mattino ed andare a
lavorare
alla Tower Records, provando a cercare ed a promuovere nuove idee,
nuovi
artisti." Un esempio evidente lo abbiamo con l'album "Back to Bedlam"
di
James Blunt (la sua hit "You're beautiful" è in vetta alle
classifiche),
l'ultima scoperta del baronetto, che lo ha indicato come suo legittimo
erede.
Ma anche nelle esibizioni
live, il baronetto non sembra aver perso la grinta e l'energia che
dimostrò
al concerto al Central Park di New York nell'agosto del 1980, una delle
tante tappe storiche che hanno costellato gli alti e bassi di una star
eccentrica e vulnerabile, che dopo la fase difficile degli anni 70 che
portò alle sue dimissioni da star (ripetute nel '99) si
risollevò
sfornando una pioggia di hit, da "Your Song" a "Rocket Man", passando
per
"Crocodile Rock" e "Candle in the Wind". "La gente viene a vedermi
nemmeno
fossi la Tour Eiffel", si meravigliava Elton John negli anni Settanta,
quando grazie a uno straripante guardaroba pieno di abiti di Versace e
di Yohji Yamamoto, si esibiva ogni volta ammaliando il suo pubblico con
un personaggio sempre nuovo, in continua evoluzione.
Ma la gente continua
ad ammirarlo come un monumento anche ora che ha scelto altri modi per
sedurre
il pubblico, dopo aver messo all'asta sui banchi di Sotheby's la sua
ricca
collezione di boa di struzzo e delle oltre 300 parure di gioielli
indossate
sui palchi di tutto il mondo, per riportare l'attenzione sulla sua
musica.
La serata romana ha dato inizio al suo nuovo tour mondiale, che si
chiuderà
il 14 dicembre a Zurigo e che, dopo Filadelfia e Washington, lo
porterà,
il 21, 22 e 23 settembre, anche al Madison Square Garden di New York,
dove
vanta già - record assoluto - ben sessanta concerti "sold
out".
Ed i successi continuano. La camaleontica pop star inglese sta vivendo,
infatti, un momento d'oro: "Billy Elliot", il musical da lui composto e
ispirato all'omonimo film di Stephen Daldry del 2000, è
stato accolto
con grande interesse dal pubblico e dalla critica ed "Electricity", una
delle 14 canzoni scritte per lo spettacolo, ha scalato le classifiche
britanniche.
"Ghetto Gospel", singolo postumo del rapper 2Pac (che nel ritornello
campiona
"Indian sunset", successo di Elton del '71), è da settimane
in testa
alle charts inglesi. Niente male per una rockstar ormai quasi
sessantenne,
che più di una volta aveva deciso di abbandonare lo
showbiz.