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ELTON JOHN solo piano
Venezia - piazza San Marco 9 luglio 2008

 
 

Elton John - Venezia 2008 Elton John - Venezia 2008 Elton John - Venezia 2008 Elton John - Venezia 2008

immagini da lanuovavenezia.it    cliccare per ingrandire


da lanuovavenezia.it

Elton John incanta piazza San Marco

Da Your Song a Candle in the Wind, trionfo per il cantante inglese che ama Venezia
di Michele Bugliari
Elton John incanta piazza San Marco. Il gigante del pop ha conquistato i 4.500 spettatori, che hanno decretato il tutto esaurito nel salotto buono di Venezia. Un concerto davvero di grande suggestione, che ha portato Elton ad eseguire, in piena solitudine, piano e voce, i brani più significativi di 40 anni di carriera e di vendite milionarie di dischi.

L'esibizione di ieri insieme al concerto inaugurale del restauro della Fenice, riportano l'artista al grande rapporto che ha con la città lagunare. Una passione quella di Elton, che gli ha fatto acquistare, proprio a Venezia, tempo fa un'abitazione di tutto rispetto. Il cantante ha dimostrato di avere ancora una grande voce, capace di donare emozioni, nonostante un'operazione alle corde vocali affrontata anni fa. Rimane, inoltre, un pianista di grande effetto, che partito giovanissimo dallo studio della musica classica è riuscito a costruirsi una originale via al pop e al rock. In primo piano, quindi, nella notte di piazza San Marco, la sua voce e il suo elegante panismo, che hanno reso ancora più belle le canzoni scritte dalla coppia Elton John e Bernie Taupin.

Tra i brani più belli e resi in concerto nel modo più suggestivo non poteva mancare il più grande successo di Sir Elton, cioè «Your Song», la canzone che ha aperto il concerto, che l'artista pubblicò nel suo secondo album, nel 1970. A seguire altri classici come «Daniel», «Rocket Man», «Candle in The Wind» e «Crocodile Rock». Tra il pubblico anche Mara Venier e la «diavolita» Melita Toniolo.
(10 luglio 2008)


da www.nonsolocinema.com

"Solo" di Elton John

A Venezia un pianoforte magico

di Gianluca Capaldo
Pubblicato giovedì 10 luglio 2008 - NSC anno IV n. 20

Sono da poco passate le 21.00 e all’entrata di Piazza San Marco la folla sgomita per ascoltare e riuscire ad intravedere un mito della musica, che per l’unica data italiana del Rocket Man Tour 2008 ha deciso di omaggiare l’eleganza di una delle piazze più belle del mondo: Elton John dedica le sue canzoni a Venezia.

Numerosi i brani storici per quasi due ore di spettacolo. Si comincia con l’emozionante Your Song: il pubblico esplode in un caloroso applauso. La platea adibita per l’occasione è gremita di fan accorsi da tutto il mondo. Le note del pianoforte sembrano raggiungere magicamente ogni angolo della piazza, ogni colonna, ogni capitello, ogni statua. La luce della musica illumina d’incanto questa incomparabile scenografia che sfoggia al chiarore di una timida luna il bianco dei suoi marmi.

La presenza sul palco di Sir John crea, nonostante il via vai del pubblico alla ricerca del proprio posto (inevitabili le proteste dei paganti), un’atmosfera intima: sembra di essere in un maestoso salotto dove un mito della musica ha deciso di regalarti la sua esibizione privata. Sul palco solo un pianoforte illuminato da semplici luci. Lo spettacolo, infatti, si sprigiona dai tasti del pianoforte. Le canzoni si susseguono e si rincorrono come fossero colonna sonora di una vita magica consegnata spiritualmente nelle mani della Musica. Proprio sulla giacca dell’artista compare la scritta “Music Magic”. Sixty years old, Daniel, Nikita, accolte con applausi scroscianti anticipano Sorry seems to be the hardest word: il pubblico non resiste e in piedi accompagna ad alta voce tutta l’esecuzione.

Elton si alza spesso e incita il pubblico. Lo indica e lo ringrazia: anche lui è emozionato alla vista delle seimila persone che riempiono la piazza. I sentimenti onnipresenti lasciano la prima fila ai virtuosismi e alle improvvisazioni magistrali del pianista John che si diverte sul brano Rocketman. Durante Candle in The Wind le lampade a forma di candele che decorano tutte le finestre di Piazza San Marco si illuminano suscitando con un piccolo colpo teatrale lo stupore dei presenti. Le standing ovation continuano: Honky Cat, Sacrifice, The Blues. Ma è in arrivo una tempesta, musicale per fortuna: Crocodile Rock cancella il bon ton delle signore presenti e anche i più giovani (non tantissimi) decidono di salire sulle sedie per accompagnare con le mani una canzone senza tempo. Chiudono lo spettacolo I am still standing e Don’t let the sun.

Elton John commosso saluta tutti, mentre migliaia di persone inzuppate di buona musica e sentimenti riprendono il cammino verso casa.


da corriere.it del 10.07.08

Eventi .Un cachet simbolico all' artista britannico

Elton John a Venezia per aiutare i restauri: orgoglioso di essere qui

Si è esibito in San Marco per una sterlina Tenuto aperto l' aeroporto oltre l' orario abituale per permettergli di ritornare subito in patria

VENEZIA - «Sono orgoglioso di essere su questo palco per aiutare Venezia» dice Elton John, mentre le ombre della sera avvolgono Piazza San Marco. Sir Reginald è andato in scena gratis, lui che nella città lagunare ha messo su casa alla Giudecca, per il progetto Sms Venice, acronimo di Saint Mark' s Square oltre che di Short Message System, inventato dal manager Fran Tomasi, l' amico del cuore di Bono degli U2, quello che nell' 89 a Venezia aveva organizzato il drammatico concerto dei Pink Floyd. A distanza di 15 anni è tornato alla ribalta grazie all' incarico di mettere in pratica la volontà del sindaco Cacciari: piazza San Marco deve essere una risorsa, con concerti di alto profilo che rendano all' amministrazione denaro per completare il restauro del sito (si trovano sponsor per le facciate, mai per i marciapiedi). Così Tomasi ha garantito al Comune per il concerto di Elton John una entrata anticipata di 130 mila euro. I biglietti (4500, tutti esauriti) costavano da un massimo di 200 a un minimo di 45 Euro. Elton John ha offerto oltre novanta minuti di puro divertimento, con una sequenza di grandi successi, facili noti, orecchiabili. Per poter suonare di più ha chiesto e ottenuto un' apertura notturna dell' aeroporto Marco Polo (oggi parte una serie di concerti in Gran Bretagna). Ha iniziato con «Your song», intensa enfatica, commovente. Più avanti virtuosismi pianistici con applausi a scena aperta. Elton John, insieme ai Beatles, è il campione della musica pop inglese sia sul piano della scrittura che su quello dell' esecuzione. Riesce a conquistare anche «nudo» col suo pianoforte, senza lo scudo di un' orchestra, senza lustrini, senza fronzoli. Forte soltanto di quella sicurezza e di quel del rapporto simbiotico con la tastiera che fin dagli esordi avevano fatto di Reginald Kenneth Dwight un formidabile intrattenitore. Un Elton John in splendida forma quello di ieri a Venezia. Nel pomeriggio si era mosso a piedi per le calli praticamente senza scorta raggiungendo a piedi l' Hotel Baglioni (che ha utilizzato come camerino prima di salire sul palco di Piazza San Marco). L' abbiamo incontrato per qualche minuto ricordando una memorabile cena nella villa sul lago di Gianni Versace («devo a lui la scoperta di Venezia») quando Elton John suonò la pianola-giocattolo dei figli di Donatella Versace cantando in coro coi Take That. Elton John aveva accettato di far precedere il concerto da una breve presentazione di Mara Venier (madrina del progetto), mentre si è rammaricato per l' assenza del sindaco di Venezia Cacciari giunto da Roma a concerto iniziato (sostituito dall' assessore Mara Ruiz). Particolare curioso: lo staff di Elton John ha preteso un contratto in piena regola. Che parla chiaro: il cachet dell' artista è stato fissato in 1 sterlina inglese (1,66 Euro). Spese di trasporto e staff al seguito a suo carico . Ci ha rimesso almeno 30 mila Euro. Prossimi appuntamenti musicali in piazza San Marco il 14 con Giovanni Allevi con l' Orchestra dei Virtuosi Italian e il 15 com Toquinho e vari ospiti. L' altro ieri era stata la volta dei Momix. Il ciclo Sms Venice durerà tre anni. Mario Luzzatto Fegiz

Luzzatto Fegiz Mario

da agi.it

MUSICA: SIR ELTON STREGA VENEZIA NELL'UNICO CONCERTO ITALIANO


(AGI) - Venezia, 10 lug. - Dalla felicita' amorosa di 'Your song' ('come e' meravigliosa la vita, ora ce ci tu sei nel mondo') alla canzone dei sessant'anni ('Sixty years old'). Da 'Daniel' che racconta la malinconia per l'amico scomparso ('Signore, Daniel mi manca, mi manca cosi' tanto') a 'Nikita', canto contro la cortina di ferro. Senza dimenticare l'amarezza di chi non e' amato: 'cosa devo fare per farmi amare da te?' sono le prime parole di 'Sorry seems to be the hardest word'.
  E' una vasta gamma di emozioni e sentimenti quella proposta da Elton John ieri sera in piazza San Marco. Con una ventina di brani, eseguiti senza soluzione di continuita' in un concerto durato quasi due ore, da solo al pianoforte, sir Elton ha incantato il pubblico accorso da ogni angolo d'Italia: si trattava infatti dell'unica tappa nel nostro Paese del Rocket Man Tour 2008, un dono alla citta' dove ha scelto di vivere abitualmente. Il pubblico gli ha risposto con entusiasmo, regalandogli la prima standing ovation proprio dopo le improvvisazioni sul brano 'Rocketman'. Venezia con la sua magia, quando si sono accese le candele elettriche per illuminare le Procuratie e l'Ala Napoleonica mentre eseguiva 'Candle in the wind' nella versione originale dedicata a Marilyn Monroe. Altre standing ovation per 'Crocodile rock' e per il gran finale, 'Don't let the sun'. Il baronetto, che ha accettato di esibirsi al prezzo simbolico di una sterlina per la rassegna SMS Venice voluta dal Comune per raccogliere fondi per i monumenti di piazza San Marco, ha salutato augurando a tutti 'amore, salute e felicita''. Peccato ci sia stato un errore da parte dell'organizzazione: l'unico ingresso ha costretto le migliaia di spettatori muniti di regolare biglietto a una coda lunghissima, tanto che centinaia di persone erano ancora in attesa di accedere alla platea mentre il concerto iniziava. Inevitabili le proteste.(AGI)


da lastampa.it

Sir Elton incanta Venezia
Venti brani e quasi due ore da solo al pianoforte per conquistare il pubblico nell’unica tappa italiana del tour
VENEZIA
Eterna come Venezia la musica di Elton John si consegna alla storia attraverso lo straordinario concerto di questa sera a piazza San Marco.

Tremila persone a sedere ma altre, se pur non così numerose, hanno occupato tutte le aree vicino al salotto più famoso del mondo per ascoltare i brani più o meno noti del repertorio del cantante inglese.

Le prime file erano praticamente occupate dai fans provenienti da tutta Italia con fiori, dischi in vinile per autografi che sono stati poi puntualmente concessi durante le ultime battute del concerto, prima dei due bis finali. Un entusiasmo esploso letteralmente quando il cantautore britannico è salito sul palco, scevro di qualsiasi elemento scenografico ma arricchito solo da un costante gioco di luci. Elettrizzati ed esultanti gli ammiratori di Elton John sono stati accolti dalle parole emozionate del cantante che si è dichiarato «orgoglioso di essere a Venezia e di partecipare a questa iniziativa per salvare i monumenti di piazza San Marco». Dopodichè ha cominciato a cantare intonando «Your song», la più famosa fra le sue canzoni. Elegante come può esserlo solo lui, sfidando la storica superstizione del viola, Elton John indossava un’ampia camicia fucsia su un completo nero, impreziosito da paillette e nastri.

Con i suoi 61 anni, che non dimostra, divertendosi ancora dopo tanto tempo, Elton John ha conquistato il pubblico con quella sua voce un pò rauca, un pò acuta e quando serve docile a smussare i toni più caldi. Con quella forza espressiva che come pochi possiede, ha scatenato i fans con «Rocketman», coinvolgendo giovani e attempati.

Scenografica poi l’accensione delle candele presenti sulle facciate delle procuratie, che definiscono peritralmente piazza San Marco, durante l’esecuzione della mitica «Candle in the wind». Così tra «Honky Cat», «Nikita», «Sacrifice» e «The Blues» si sono consumati i passi più emozionanti della creatività compositiva di Elton John.


Poi, con «Crocodile rock», come mossi tutti da uno stesso impulso, i fans più accaniti si sono assiepati sul palco e da lì non si sono più mossi. Abbandonate le regole del bon-ton, giovani, ma anche signori eleganti e signore in abiti da sera, sono saliti sopra le sedie sfidando il tiro al bersaglio di chi, meno spericolato, era rimasto educatamente seduto al suo posto.

Come tradizione, poi due bis «I am still standing» e «Don’t let the sun». Confermata poi la consegna della simbolica sterlina a Elton John quale compenso per questo concerto, l’unico previsto in Italia durante il suo tour mondiale. La consegna è avvenuta questa sera pochi attimi prima dell’inizio del concerto, da parte di Mara Rumiz, assessore del Comune, in rappresentanza del sindaco Massimo Cacciari che non ha potuto presenziare all’evento, e da Fran Tomasi, organizzatore di questa manifestazione che rientra in un progetto «Sms Venice» voluto dal Comune, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia per raccogliere fondi da destinare alla tutela e alla conservazione di piazza San Marco. Un progetto illustrato da Mara Venier, che quale madrina della manifestazione, ha spiegato le modalità dell’iniziativa.


da ilgazzettino.it

Ieri sera secondo appuntamento di "SMS Venice 2008" con la popstar britannica in una piazza stracolma, che si illumina con "Candle in the Wind"

Elton John rinnova la magia di San Marco
«Orgoglioso di contribuire alla salvaguardia di Venezia". Attesi la prossima settimana Giovanni Allevi con l’orchestra e Toquinho

Venezia


Elton John ha rinnovato la magia di piazza San Marco, esibendosi ieri sera con il suo pianoforte in una pausa del tour antologico Rocket Man 2008, quasi a compensare la delusione dei suoi concittadini acquisiti per il mancato show del Red Piano Tour dello scorso anno. Arrivato nel pomeriggio a Venezia, il musicista britannico ha disertato il party in suo onore con Mara Venier col marito Nicola Carraro, Edvige Fenech, il tronista Vitagliano Costantino, Melita, la bella veneta del Grande fratello, fra gli altri, preferendo la doccia della sua casa alla Giudecca e un salto all'Hotel Luna, dietro piazza, quindi ha salutato i 4500 in platea e quanti avevano trovato posto di fortuna attorno all'area transennata, dopo aver incassato la sterlina simbolica di cachet concordata, devolvendo l'incasso, spese escluse, alla manutenzione della piazza veneziana, obiettivo dei quattro eventi di Sms Venice 2008 inaugurati l'altra sera con i Momix.
Il baronetto inglese, presentato da Marco Maccarini, e una innervosita Mara Venier, sceglie per Venezia una vera e propria antologia di successi, con poche divagazioni e concessioni. Assenti per altri impegni, sindaco e governatore, i vecchi amici ci sono invece tutti. Sono le sue canzoni più note, da Daniel a Rocketman, da Nikita a Candle in the wind, con la piazza che accende tutte le sue luci a forma di candela, e poi Sorry seems to be the hardest word, Bennie & the Jets, That's why they call it the blues, Crocodile rock, Sacrifice. Come a dire al pubblico che lo ha atteso per un anno intero: So che siete qui per questo.
Elton arriva sul palco con la sua redingote nera a lustrini: Sono così felice di essere qui in questa piazza, perchè amo Venezia e sono orgoglioso di contribuire alla sua salvaguardia. La gente, in ritardo vaga tra un posto l'altro senza troppo ritegno e la confusione rovina l'effetto della prima parte dello show fino al definitivo calar del sole, fra cacciatori di foto e ricordi visivi.
Your song è come sempre la sua canzone d'inizio, a cui fa seguire Sixty years old, visione del tempo che è passato per un'intera generazione rock'n'roll facendo meno danni di quanto si poteva supporre. Border song è il brano che ha offerto al leader sudafricano Nelson Mandela durante una cena di gala a Londra per i 90 anni dell'uomo che ha sconfitto l'apartheid. E ancora dal piano escono le note di una debordante Honky cat, o Tiny Dancer, Nikita e la trascinante Philadelphia freedom, mentre l'atmosfera si fa via via più intensa, spaziando dai brani più emotivamente coinvolgenti al buon vecchio rock'n'roll sempre presente.
Il finale I'm still standing e Don't let the sun go down on me, quest'ultima dedicata a se stesso e al successo che ha tentato più volte di abbandonarlo in passato ma che è sempre tornato prima o poi a restituirgli il consenso delle folle.
L'aereo è già pronto per portarlo a Londra e prosegiore il tour mentre all'orizzonte c'è già il dvd autunnale del Red piano tour, con lo spettacolo ospitato negli ultimi anni a Las Vegas, che lo vedrà tornare in scena per un lungo tour mondiale. Non in Italia, per il momento.Il progetto Sms Venice 2008 dovrebbe durare tre anni spiega Mara Venier e consentire di contribuire alla salvaguardia della città attraverso un sito internet e un sistema di contribuzione via Sms che Fran Tomasi sta concordando con un operatore telefonico, probabilmente poste.it.Lunedì sul grande palco di piazza San Marco salirà Giovanni Allevi con la grand'orchestra dei Virtuosi Italiani per un concerto che lo vedrà pianista e direttore d'orchestra delle sue composizioni. Martedì 15 la manifestazione chiuderà con l'omaggio brasiliano alla bossanova di Toquinho con la sua band e qualche ospite a sorpresa.
Poi si tratterà di attendere qualche giorno per spostare l'attenzione sull'annuale appuntamento a favore di Emergency (22 luglio) quest'anno con sul palco la voce cristallina dei diritti civili americani, Joan Baez e Vinicio Capossela.

Giò Alajmo