E' sempre lui il migliore del mondo. Lui, sempre e solo lui. Geniale,
irripetibile. Una rockstar tra le più decorate del nostro tempo, il
principe del pianoforte. Chi altri può essere, se non Elton John. O
meglio, Sir Elton John (lo strameritato titolo nobiliare accentua la
sua grandezza). Era da tanto che volevo rivederlo, dopo quella magica
quanto fugace apparizione nella splendida cornice di Piazza San Marco,
il 9 luglio 2008. A un anno giusto di distanza, eccolo ritornare in
Italia, a suonare, per me, per noi, in una cornice splendida come
l'Arena di Verona.
C'é da dire che tutto era partito nel
peggiore dei modi: anzitutto, la presenza di Anastacia che, bravissima
e bellissima senz'ombra di dubbio alcuno, rischiava però di accorciare
una scaletta tra le migliori mai messe in scena dal nostro. Questo
dubbio, come me, avrà tormentato migliaia di fans che speravano di
ascoltare, almeno una volta, l'ecletticità di una All the Girls Love
Alice, la poliedricità di una Burn Down the Mission, la perfezione di
una Skyline Pigeon e il calore emanato dal sound lennoniano di I Want
Love. Come se non bastasse, arriva la notizia dell'improvvisa morte di
Michael Jackson, e i funerali, manco a dirlo, cascano proprio il 7
luglio, giorno del concerto. Tra le star annunciate, figura proprio il
nome di Elton. Ricordo ancora le serate in preda al panico, fino a
mezzanotte a leggere incessantemente tutte le news per captare ogni
notizia e filtrare ogni novità. Non dormivo tranquillo, facevo incubi.
Non poteva essere, avevo atteso da mesi questo momento. In più, il
servizio meteorologico portava pioggia e grandine proprio per il giorno
fatidico, sempre ammesso che un concerto ci sarebbe davvero stato. In
questo clima di profonde incertezze, il 5 partivo con i miei familiari
alla volta di Bologna, insicuro e tormentato (grazie mille alla Simo
che quella sera ci ridonò la speranza!). Il giorno dopo lo passammo sul
lago di Garda, presso bellissime cittadine lacustri.
ARRIVA
FINALMENTE IL 7: per tutto il tempo non penso ad altro che all'evento
serale, che ha infiammato Internet da almeno sei mesi. L'emozione é
altissima, e verso le 5:00 ci siamo incamminati: direzione, Arena di
Verona. Incontro molti fans del forum che non avevo mai visto e rivedo
con estremo piacere vecchie conoscenze: non faccio i nomi perché
scorderei di certo qualcuno, ma avete reso la giornata indimenticabile
e non me la dimenticherò mai (degne di nota anche due simpaticissime
signore olandesi che si siederanno davanti a noi!)!!!!
Verso le
sette e un quarto entriamo nello stupendo anfiteatro romano. Parlo
subito della splendida Anastacia: entrata alle otto (presumibilmente
per non accorciare la scaletta di Elton), ha ricevuto un'accoglienza
freddissima, gelida, per una star del suo calibro. E tutto perché dei
molti presenti solo in pochi erano davvero lì per la musica: gli altri
avevano scambiato il luogo per una passerella di moda. E allora via, a
mostrare tacchi, borse, giacche, a salutarsi, a sbracciarsi, mentre la
povera (e BELLISSIMA!!!!!!!!!) Anastacia cercava di movimentare
l'ambiente e di introdurre al meglio Elton. Almeno alla fine ha avuto
il saluto che si meritava, e abbiamo evitato una grande figuraccia.
Alle
09:00 sono entrati i mitici membri della ELTON JOHN BAND, e parte il
vento. ECCO. ASPETTAVO DA ANNI QUESTO MOMENTO. Non mi sento più il
cuore, né le gambe. POI, ECCO LUI, accolto da una standing ovation. E
VIA, A UN CAPOLAVORO SENZA TEMPO. Funeral for a Friend/Love Lies
Bleeding é trascinante, irraggiungibile. geniale. In una parola sola:
ELTONJOHNIANA. Seguita a ruota da una Saturday Night's Alright for
Fighting da pelle d'oca, e da una Burn Down the Mission che é un
autentico gioiello (AL MOMENTO DELLA TERZA CANZONE HO CAPITO CHE LA
SCALETTA NON SAREBBE STATA TAGLIATA E QUAI SVENGO PER L'EMOZIONE).
Goodbye Yellow Brick Road é uno dei momenti più belli della serata,
troppo coinvolgente dal vivo: I Guess é bellissima, così come Daniel,
mentre Honky Cat é fresca e travolgente. I Want Love mostra finalmente
le capacità di un disco come il mitico Songs From the West Coast. Poi é
il momento di Rocket Man, ed é proprio il caso di dirlo: STELLARE, é il
brano che manda definitivamente in estasi il pubblico. Sad Songs ci
allieta e ci prepara psicologicamente alla stupenda improvvisazione
pianistica che precede un pezzo come Take Me to th Pilot. Atmosfere
romantiche con Sorry Seems to Be the Hardest Word, Tiny Dancer
(dedicata a tutte le donne dell'Arena), Sacrifice e Don't Let the Sun
Go Down On Me. La band é mitica: Davey Johnstone é pieno di stile, un
pò dimesso all'inizio, ma si riprende alla terza canzone. Nigel é
un'icona, UN GRANDE BATTERISTA (soprattutto nel finale di Don't Let the
Sun), e Bob Birch un fenomenale e simpaticissimo bassista. Anche Guy
Babylon e John Mahon se la cavano alla grande! Insomma, uno dei momenti
più belli della mia vita é stato anche il solo vedermeli davanti. Non
controllavo più le mie azioni, specie dopo un brano del calibro di ALL
THE GIRLS LOVE ALICE. Candle in the Wind é stupenda nella versione del
Live in Australia, e un'altra altra highlight é la meravigliosa SKYLINE
PIGEON, dedicata a Gianni Versace. Con Are You Ready for Love, inizio a
scatenarmi come un matto: il tutto prosegue con Bennie and the Jets.
Riesco a eludere i bodyguards e MI POSIZIONO SOTTO IL PALCO: inizia The
Bitch Is Back, e andiamo tutti in estasi. Dopo Crocodile Rock, in un
disperato tentativo volto a conseguire l'autografo, mio padre getta il
vinile di Goodbye Yellow Brick Road sul palco, ma nessuno se ne accorge
ed Elton si ritira dalla scena. Visto il momento di calma, un membro
della security mi aiuta a salire sul palco per recuperarlo, ed ecco che
ALL'IMPROVVISO ENTRA ELTON E MI VEDE!!!!!!!!! SONO A UN METRO E MEZZO
DI DISTANZA DA LUI, che spaventato si ferma e non avanza più!!!! Sento
lo sguardo dei membri della band addosso a me, ma io guardo fisso il
mio idolo, che é rimasto immobilizzato finché il bodyguard non mi ha
costretto a scendere giù. Ma ormai ero stato definitivamente segnato da
quest'esperienza: I'm Still Standing e Your Song chiudono una serata
perfetta sotto ogni punto di vista. Unico punto negativo: gli instant
CD al termine della serata. Per averli, ho dovuto lottare, evitare
graffi e sorbirmi gli insulti di una signorina che si era incaponita
con me, mi aveva detto che chi aveva ordinato il disco su internet
doveva aspettare, dopodiché, nel non porgermeli, mi diceva con evidente
soddisfazione "CHI SEMINA RACCOGLIE!". L'illusa non immagina che sono
comunque riuscito ad accapparrarmi il triplo prodotto, e per un pelo! I
due CD, che ho ascoltato fino allo sfinimento, si sentono benissimo, la
qualità é ottima, mentre il terzo contiene dele foto che mi piacciono
tantissimo! Insomma, una giornata dal sapore unico ed epico,
irripetibile. WE LOVE YOU, SIR. RITORNA
PRESTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E adesso, prepariamoci a un
altro evento: metti una serata con Elton John e Ray Cooper...
Pierluca |
Risatine di comprensione, di compassione, commenti simpatici, commenti
ironici, commenti sarcastici fino a vere e proprie allusioni (non è che
a forza di vedere Elton John diventi gay anche te?), queste sono in
genere le reazioni di coloro i quali ignorano il genio, la grandezza di
questo artista (chiamarlo cantate, genus nel quale le vendite e
l'auditel hanno inserito anche Marco Carta e Tiziano Ferro è quanto
meno riduttivo) ogni volta che dico loro che vado a vedere un altro
concerto di Elton John. Sì, un altro concerto con band, sicuramente (e
lo dico ora, a freddo, col CD che scorre mentre scrivo) il migliore dei
cinque concerti totali che ho visto. E ne rivedrei ancora mille. Perchè
con un Elton in gran forma e di ottimo umore, una serena notte d'estate
diventa un viaggio magico. Ma cominciamo con tutte le iatture che si
sono abbattute su questo concerto, ovverosia dalla morte e i funerali
di Michael Jackson, allo sciopero dei treni, all'uragano che incessante
si era abbattuto su Verona da diversi giorni, all'incognita Anastacia e
chi più ne ha più ne metta: beh, nonostante tutto, due ore e mezza di
musica eccellente non ce le ha tolte nessuno. Dopo una bella attesa
fuori dai cancelli, durante la quale ho avuto l'onore di salutare i
forumisti accorsi e di conoscere quelli che non avevo conosciuto e di
scattare belle foto, ho preso posto con il mio amico Andrea, i suoi
genitori, Enrica e Valentina (tutti nuovi fans!!) vicino a Fandango e
altri fans di vecchia data, amici di Beppe. La visuale era la migliore
che ci potessimo permettere con i biglietti che avevamo, quindi tutto
sommato ero soddisfatto dei posti che ci eravamo accaparrati. Alle
19,55 una voce annuncia che Anastacia avrebbe iniziato di lì a 5
minuti, mezz'ora prima dell'orario previsto: entra Anastacia con band e
ballerini e inizia quello che più che un semplice opening act, è stato
un mini concerto di 45 minuti. Bella voce (bella lei!), bravi i
ballerini, peccato che abbia suonato davanti a un'Arena semivuota con
persone che affluivano e cercavano i propri posti e per i quali
l'apertura di Anastacia sarà stato solo un noioso rumore di sottofondo.
Comunque sia alle 20,45 Anastacia ringrazia e taglia la corda. Sale la
Crew di Elton che toglie le cainfrusaglie della pseudo band
dell'americana, per far posto agli attrezzi della Elton John Band, con
il magnifico set rosa di Nigel in primo piano, dopo di che ecco che
portano in avanti il pianoforte, tolgono la copertura con tanto di “Sir
Elton John” scritto sopra, in caso dovesse perdersi il gran coda lungo
tre metri. La folla batte le mani solo per il pianoforte, io inizio ad
emozionarmi, con la cura con cui l'equipaggio prepara il set. 21,00,
entra la Band. Guy attacca l'intro di Funeral For A Friend. Bob prende
il basso. Davey e Nigel si battono il cinque come da tradizione, John
sale in postazione percussioni. Entra lui. Di nero e blu vestito, con
l'abito “Crocodile Rock”. Tripudio. Standing Ovation. Per me
semplicemente emozione. Il leone è entrato in Arena. Si siede e attacca
Funeral: in quel momento parto per un viaggio durato due ore e mezza.
Vedevo e ascoltavo solo lui e il suo piano. Inizio rock, di quelli
tosti con l'accoppiata Funeral For A Friend/Love Lies Bleeding +
Saturday Night's Alright For Fighting. Dopo di che Elton saluta,
“Buonasera Verona” e ricorda della pioggia che si era abbattuta
l'ultima volta che aveva avuto “l'onore di suonare i questo
meraviglioso Anfiteatro”. Poi via per tutte le canzoni della setlist,
suonate tutte, senza brutti tagli come l'anno scorso a Venezia: questo
è l'Elton che adoriamo, l'Elton che ci delizia con 2 ore e mezza di
musica ed è in sintonia continua con il suo pubblico. Perchè l'altro
giorno così è stato. Una sintonia così è paragonabile solo (quasi) a
quella di Londra. Ma per l'Italia è una rarità. I Want Love, Skyline
Pigeon e All The Girls Love Alice sono stati i momenti migliori della
serata: I Want Love, tratta dal “miracolo del nuovo millennio” Songs
From The West Coast, Skyline Pigeon in esclusiva con la Band dopo
quarant'anni e dedicata in maniera troppo commovente a Gianni Versace e
il rock grintoso di All The Girls Love Alice, per troppo tempo
riservata, ultimamente, solo agli americani, da sole mi hanno ripagato
di tutti i sacrifici. Emozione. Genio. Le due parole adatte a questo
concerto. Il finale è stato da panico: il rock di Elton ci ha fomentato
troppo, gli strumenti, le voci, i nostri cori tutti uniti per questo
miracolo musicale. E ancora la perla di Elton a impreziosire la serata,
Nel Blu Dipinto Di Blu come intro a Crocodile Rock.. Da urlo.. I'm
Still Standing si conferma una delle canzoni meglio eseguite da Elton e
la Band, Your Song fantastica come sempre: grande discorso finale di
Elton con ringraziamento alla folla italiana, “presente come sempre" a
tutti i suoi show e dichiarazione d'amore all'Italia, tanto che dopo il
concerto andava a Venezia per rimanere in una delle città più belle del
mondo. “I love Italy” And we love you, Sir Elton as always.
Concerto
maglifico, pronti per settembre: concerto e viaggio ancora più bello
grazie soprattutto a compagni di viaggio fantastici, da Andrea (il mio
collega di Università, nuovo fan) a tutti voi, in particolare a Rob e
Simo con cui abbiamo passato una grande giornata ieri e agli altri con
cui abbiamo avuto modo di conoscerci meglio: ho capito che le emozioni
se le condividi sono ancora più magiche. Non sto qui a fare i nomi
perchè altrimenti tralascerei qualcuno. Sapete voi chi siete, tutte
belle persone, con cui instaurare un bel rapporto al di la del forum.
Anzi, questo bel clima spero sia motivo per rilanciare un bel periodo
sul forum. Ultima nota dedicata a Nigel Olsson: al di la delle critiche
mosse, confermo che per me rimane il migliore della Band, sfido i
presenti a trovare qualche difetto nella sua performance dell'altra
sera: bravo, simpatico, puntuale, indispensabile. Grande Nigel.
Jacopo |
Se si cercava ancora una risposta alla domanda: "Elton è ancora una
rockstar in grado di fare live sempre di altissimo livello e non
mielosi?"; beh, dopo il live all'arena di Verona mi sento di rispondere
"si"!
un "si" davvero convinto, motivato da una grande forma del
baronetto al piano e alla voce, da un ritrovato Mahon alle percussioni
e un Birch al basso da incorniciare.
Prima di parlare del live in
sè, vorrei fare una nota sugli altri componenti della "Elton John
band": Johnstone è sempre più impalpabile, si salva solo dopo Burn Down
The Mission (per fortuna!), sfonderando le sue carte migliori alla
chitarra acustica e al banjo. Per quanto riguarda Nigel c'è solo poco
da dire: essenziale ma vecchio. Babylon impasta un pò il suono ma alla
fine,si sa, fa parte del suono moderno di Elton.
A parte tutto ciò,
il live è spettacolare, un'atmosfera da film indimenticabile accompagna
i fans per 2 ore e mezzo di concerto dove troneggiano prestazioni
bellissime di Skyline Pidgeon (dedicata a Versace, non Jackson!), All
The Young Girls Love Alice, Crocodile Rock, Take Me To The Pilot e
Honky cat.
La partenza un pò in sordina delle prime tre canzoni
Funeral-Saturday e Burn Down The Mission (forse per un problema con il
volume della chitarra di Johnston) viene subito cancellata e i migliaia
di fans vengono riscaldati dalla perla Goodbye Yellow Brick Road.
Scorrono I Guess, Daniel, Honky Cat eseguite magistralmente per poi
arrivare a I Want Love: bel pezzo soprattutto live.
Il rock lento di
Sad Songs posticipa una sempre intima Rocket Man, poi Pilot, Sorry e
Tiny Dancer, fino a Sacrifice: forse vera nota stonata nella scaletta
del Sir.
Si va avanti con Don't Let The Sun (molto ben fatta,
potente), Alice e la immancabile Candle che incanta Verona, come
Skyline Pidgeon di seguito.
Elton dice: "now it's time to dance" e
si cresce di ritmo con Are You Ready For Love, Bennie, Bitch, Crocodile
e I'm Still Standing per terminare la "cavalcata" nella Your Song che è
sempre nel cuore di tutti: fans e non.
Peccato che non c'è stata
molta festa sotto il palco viste la sicurezza che forse aveva scambiato
il live di Elton con una Tosca o qualcosa di simile (con tutto il
rispetto per l'opera).
Un particolare ringraziamento è ovviamente a
tutti i fans e utenti del forum che hanno condiviso questa giornata con
me: speciali e in grado di far diventare ogni momento del tempo passato
insieme, un ricordo indimenticabile.
In sostanza, è stato un evento eccezionale, come sempre, d'altra parte è Elton: che dire di più?
Don Levon |
ecco cosa accadde una calda, ma per fortuna non piovosa, serata di
inizio luglio all'interno dello scenario magico e suggestivo dell'arena
di verona davanti all'ormai famigerato banchetto degli instant live cd.
innanzitutto hanno pensato bene di posizionare questo banchetto, anzi
due banchetti sui lati dell'uscita principale creando quindi un vero e
proprio tappo nel quale acquirenti e non acquirenti si sono trovati
subito imbottigliati. dopo aver lentamente guadagnato la posizione nei
pressi di tali banchetti si sono cominciate ad udire frasi del tipo
"daremo solo i cd a chi li ha acquistati stasera direttamente sugli
spalti". alchè sorge spontanea la domanda "scusi, ma uno che lo ha
acquistato online, magari pagandolo un mese fà cosa deve fare?".
semplice, siccome le vendite di quelli online erano gestite dagli
"inglesi" a differenza di quelle in loco gestite invece dagli
"italiani" bisognava radunarsi spontaneamente tra di noi per cercare
all'interno dell'arena il responsabile "inglese", (perchè appunto elton
john è inglese...così ci è stato detto !?!?!?!) e chiedere a lui. e la
cosa poteva anche avere un lato gioioso, un motivo di aggregazione in
più, avremmo dovuto fare una specie di caccia al tesoro al chiaro di
luna all'interno dell'arena per trovare il responsabile inglese, del
quale non ci è stato nemmeno fornito un identikit. e la validità di
questa teoria farneticante è stata anche supportata dall'approvazione
di un paio di persone in coda vicino a noi (che parlavano senza aver
collegato il cervello alla bocca e perchè evidentemente non l'avevano
preso online). una gentilissima addetta alle vendite ha anche
comunicato che non mi avrebbe dato i cd nemmeno se avesse accontentato
tutta l'arena e gliene fossero pure avanzati. l'ha detto a me perchè in
quel momento io rappresentavo l'universo virtuale degli acquirenti
online. dopo una breve consultazione, e anche qualche parola ed invito
sicuramente non molto oxfordiano da parte mia siamo usciti dalla bolgia
per fare il punto della situazione. passato qualche minuto durante il
quale a quanto pare sono volati ancora insulti, inviti di varia natura
siamo risaliti sul "ring" degli instant live cd sul quale erano saliti
anche le forze di polizia nel tentativo di stappare l'imbuto di gente
che ormai stazionava li da troppo tempo. dopo tentativi vani di
telefonare a quella che è stata definita una pseudo-responsabile
un'anima pia, dipendente della fondazione arena di verona si è
gentilmente offerto di accompagnarci ai camper dove in quello stesso
momento stavano ultimando la masterizzazione dei cd 2, quelli che
mancavano per completare parecchi cofanetti che avrebbero permesso uno
smaltimento significativo della massa umana congestionata. così una
decina di noi incauti acquirenti online siamo stati condotti ai
suddetti camper, dove un ragazzo inglese gentilissimo (e di questo non
avevo dubbi), grondante di sudore come non mai (ma che temperature
c'era nei camper??) una volta appreso del fatto che non ci volevano
dare i cofanetti ci ha guidato ai banchetti dove pacatamente ha
ordinato alle signorine di dare a tutti i cd, indipendentemente dal
modo in cui erano stati acquistati.
e così è stato fatto, seppur con
modi non molto gentili ai quali sono seguiti i soliti inviti della
stessa natura di quelli riportati ad inizio post (non me ne venivano in
mentre altri, complice anche la stanchezza). nel porgermeli la
signorina mi ha anche augurato che non si sentissero ma purtroppo per
lei si sentono, e anche fin troppo bene! e vissero tutti felici e
contenti!
Christian |
Roma: 07/07/2009, ore 06:30
Tra un afa mai sentita di notte, a
svegliarmi è uno squillo di telefono fortissimo messo preventivamente
sul cuscino, date le mie note difficoltà ad uscire dal sonno. Si, è
proprio Jessica, che mi sveglia, come accordi (grazie)... Il giorno del
concerto tanto atteso da mesi è arrivato e l'ansia si fa sentire già di
prima mattina, mi alzo, esco in balcone, accendo una sigaretta
dolcissima e mi sento tutta Roma sotto di me, volo altissimo pronto a
vivere un concerto che attendo da troppo tempo...
Il viaggio
procede molto velocemente, in compagnia dei miei amici eltoniani
Jessica, Nicky, Morgana, Jacopo, Andrea (che presto si iscriverà),
Alberto, Gianni e Giacomo (saliti a Firenze e per puro caso seduti
esattamente accanto a me). Si parla di tutto, dalla musica al calcio e
il viaggio vola. Arrivati a Verona veniamo accolti da nuvole talmente
nere che riescono ad oscurare anche il nostro morale. Piove, diluvia, e
ci prepariamo già al peggio. Sembra proprio che questo concerto non si
debba fare, mille ostacoli da superare.
Raggiungiamo i nostri
rispettivi b&b e nel percorso mi accorgo di quanto sia bella
Verona. Passo davanti all'arena, imprigionata dalla pioggia e dalle
nuvole, ma comunque mi accorgo che è pronta ad ospitare il grande
evento.
Pomeriggio e inizia la magia: le nuvole spariscono in
pochissimi minuti ed esce fuori un sole che sembrava voler venire anche
lui a vedere uno dei più grandi musicisti della storia: Sir Elton John.
Migliaia
di persone si riversano in Piazza Bra, pronti ad assistere allo
spettacolo. Arrivano tutti gli amici forumisti, che saluto tutti, già
conosciuti in precendenza o no. Un saluto particolare alle mie
carissime amiche Simo e Bera, ormai "storiche" compagne delle mie
avventure.
Verona: 07/07/2009, ore 19.00
E' ora di
entrare in Arena. Il momento tanto atteso è arrivato. Un tappeto rosso
ci scorta fin dentro il fantastico anfiteatro. Resto senza fiato: il
palco è lì, gli strumenti sono pronti, le chitarre di Davey, la
batteria di Nigel, inconfondibile, e il divino piano nero coperto, con
tanto di scritta "Elton John", che sembra scalpitare, attendere con
ansia l'arrivo del suo padrone...
Ci sistemiamo nei nostri posti fin
quando lo speaker annuncia l'imminente inizio del concerto della
"spalla d'eccezione" di Elton per la serata: la grandissima Anastacia,
che entra sul palco con tanto di band e ballerini quando ancora gli
spettatori dovevano trovare posto, purtroppo. Il sole è ancora alto nel
cielo e Anastacia inizia a scaldare l'atmosfera con la sua voce
incredibile, quasi non umana. Simpaticissima e grandissima fa la sua
bella figura cantando alcune sue hits comunque in maniera perfetta, un
antipasto di lusso di 45 minuti per una serata che sta arrivando al suo
culmine. Dopo l'ottima performance della cantante di Chicago lo staff
inizia a preparare il palco come si deve, i "veri" strumenti della
serata vengono spostati in avanti e sembra tutto pronto, proprio quando
lo speaker annuncia che da lì a 5 minuti sarebbe inziato il vero
concerto. Prendiamo posto e aspettiamo, aspettiamo...
Finalmente il
momento arriva... le primissime note di Funeral For a Friend toccano
cuore e testa, la band storica è già sul palco. Le note di questo
stupendo pezzo rendono solenne l'entrata della star della serata, che
si presenta in completo scuro e camicia blu, con gli immancabili
occhiali.
Le prime note del piano mi scuotono dal torpore che aveva
causato l'entrata quasi divina di Elton sul palco. Un occhiata dietro
di me: 14.000 persone applaudono, uno spettacolo che non si vede tutti
i giorni, l'arena è pronta!!! E' ora di partire per un viaggio che
cancella ogni altra cosa dalla mente, un sogno che vorresti non finisse
mai...
Funeral For a Friend, "accoppiata" con Love Lies Bleeding è
l'inizio ideale per un concerto, si passa dalla maestosità
dell'introduzione strumentale al rock che fa scatenare, inizio a
cantare per non smettere più. Si evince immediatamente che Elton è in
formissima, pronto ad affrontare la serata e i suoi fan fedelissimi.
Terminato il primo fantastico pezzo Elton si cimenta in un "tenero e
inglesissimo" "Buonasera Verona", coperto da applausi scroscianti. Si
passa subito al rock di Saturday Night's Alright For Fighting dove il
pianista Made in England si scatena e riesce subito a coinvolgere
l'intera arena, con quel fantastico "come on Verona" prima del
bellissimo assolo puramente rock di Davey che mi fa urlare fino a
perdere la voce. E' il momento di Burn Down the Mission, uno dei miei
pezzi preferiti live, la musica riesce ad essere talmente piena e
bella, come poche altre volte si sente. Ancora brividi ed emozione.
L'assolo di piano dopo il ritornello è qualcosa di veramente fantastico.
Si
continua con Goodbye Yellow Brick Road, uno dei miei pezzi preferiti,
con i perfetti controcanti dell'Elton John Band, che la rendono
magica... "Follow the Road, Verona" grida Elton alla fine,
semplicemente fantastico! Un po' di spazio per le hits con I Guess
That’s Why They Call It The Blues e Daniel, che sono state eseguite
comunque egregiamente e in maniera coinvolgente. La magia
dell'atmosfera della serena sera veronese non si perde assolutamente.
Segue
il ritmo di Honky Cat, coinvolgente e tecnicamente perfetto, tutti
siamo in una sintonia magica. Terminato il pezzo, arriva I Want Love,
la prima canzone da me conosciuta di Elton, un brano significativo,
caldo, sofferente e speranzoso che mi tocca fin dentro le ossa, non lo
dimenticherò mai. Uno dei miei pezzi preferiti, ed Elton mi fa uno dei
più bei regali che abbia mai ricevuto... Termina anche questo brano, è
il momento dell'inno degli eltoniani, un pezzo che è durato 13 minuti
ma che per me poteva durarne anche 1000. Il Rocket Man canta Rocket
Man, eseguita magicamente, con assolo e improvvisazioni al piano
toccanti e coivolgenti, un pezzo unico, un totem della musica mondiale
di tutti i tempi.
Ancora spazio alle immancabili Hits, con Sad
Songs, Take Me To The Pilot (eseguita con un'introduzione strumentale
fantastica), Sorry Seems To Be The Hardest Word, Tiny Dancer, Sacrifice
e Don’t Let The Sun Go Down On Me, molto toccante. Arriva di nuovo il
momento del rock, una chicca della serata, Elton suona All The Young
Girls Love Alice, venuta veramente bene, il pubblico è stato molto
coinvolto. Momento toccante anche con la storica Candle in The Wind,
suonata solo con il piano e qualche effetto di sintetizzatore, la
canzone sembra suonarsi da sola, rimane comunque un pezzo bellissimo e
sempre commovente, nonostante tutti l'abbiano ascoltata una marea di
volte.
Terminata Candle in the Wind, il pianista di Pinner ci regala
due chicche come Skyline Pigeon, dedicata al grandissimo Versace ed
eseguita col cuore, con emozione, anche da parte di Elton, una delle
performance più belle di tutto il concerto e Are You Ready For Love,
pezzo che smuove ancora tutta l'arena, che si prepara per il gran
finale.
Il ritmo piacevolmente snervante di Bennie and The Jets ci
scuote ulteriormente dal momento "romantico" del concerto, un pezzo che
live mi ha sempre affascinato a coinvolto, suonato molto energicamente.
Arriva
il momento del "quartetto" finale, sono sotto al palco, vedo Elton a un
metro, posso quasi toccarlo, lo vedo salire in piedi sul piano: e' il
momento di The Bitch is Back, con tanto di salto, veramente ammirabile,
all'età di 63 anni... questo è puro e semplice rock, anche Davey si
scatena alla chitarra, con la folla sotto il palco che salta
eccitatissima.
Particolarissima e simpatica l'introduzione de "Nel
Blu Dipinto Di Blu" prima di Crocodile Rock, che come sempre coinvolge
la folla in maniera indescrivibile e il "LAALALALALALAAAA" si alza alto
nell'arena, Elton sorride e mi piace pensare che, ogni volta che vede
un pubblico così coinvolto, provi anche una certa emozione anche lui.
Ci
avviamo verso la fine, una canzone veramente adatta alla conclusione di
un concerto così. Il nostro Elton è ancora in piedi, e lo urla al
mondo, in una I’m Still Standing da brividi, l'ho sempre adorata e
sempre l'adorerò.
Conclude infine questo splendido concerto una Your
Song dedicata a tutti noi, una commovente dedica per una canzone
perfetta, suonata 1000 volte per dare altrettante 1000 emozioni a tutto
il mondo...
Il concerto è terminato Elton saluta il suo fedele
pubblico, si alza e se ne va, lasciando l'arena intrisa di quelle
emozioni che ci ha suonato per tutta la serata, e lasciando nei cuori
(o almeno nel mio) emozioni indimenticabili e storiche... Ci si sveglia
dal sogno e, terminato il concerto non c'è altro da fare che
ringraziare il nostro idolo e parlare parlare parlare di questa
splendida esperienza tra di noi.
Rieti: 09/07/2009, ore 2.00
Appena
tornato nella mia piccola città, solo davanti al pc, in un silenzio
quasi surreale arricchito da un'altra esperienza fantastica, regalata
da questo piccolo genio inglese, con quello strano misto di tristezza /
felicità che tutti, chi più chi meno, proviamo alla fine di un concerto
del genere. Grazie soprattutto a Elton, e grazie a tutte le persone che
hanno vissuto cone me questa stupenda esperienza, speriamo di viverne
insieme tante altre... Grazie Elton, sei sempre il migliore!!!!!
Roberto - snake2001 |
Elton è un sogno che mi accompagna fin da bambina, sia ad occhi chiusi
sia ad occhi aperti, sia in tv, cassette musicali,cd,VHS,dvd,libri
(quindi da "lontano) sia ai concerti (da "vicino"). L'ultimo sogno
divenuto realtà è stato il 7 luglio 2009 all'Arena di Verona.
Quella
stessa mattina la mia sveglia ha suonato alle 6.30 per poter essere
alla Stazione Termini abbastanza in anticipo da poter fare colazione e
aspettare i ragazzi del forum. Quando ci riuniamo tutti ci dirigiamo
verso il binario del treno che ci avrebbe portato a Verona.
L'entusiasmo era nell'aria e l'attesa per me diventava ansia per poi
tornare ad essere attesa.
Durante il viaggio si sono aggiunti altri
ragazzi del forum,saliti da un'altra stazione. Arrivati a Verona,non ci
siamo scoraggiati affatto dal brutto tempo,perché avremmo assistito al
concerto anche sotto un diluvio, se fosse stato necesssario! Ognuno poi
si è recato nel proprio b&b per una sistemata, per poi uscire alla
volta dell'Arena in cerca di qualche bancarella con gadgets del nostro
Sir (che purtrpoppo non c'erano). L'entusiasmo si tramutava sempre più
in ansia e impazienza. Ultima tappa al b&b prima del grande evento,
poi verso le 18.30 tutti diretti verso l'Arena a metterci in coda al
cancello che ci avrebbe fatto entrare. Un'ora di attesa è sembrata
mezza giornata, ma ecco che finalmente il cancello si apre e,quando
arriva il mio turno, schizzo dentro nella speranza di occupare il posto
migliore per me e per chi come me si era dovuto accontentare del posto
in gradinata non numerato. Sapevamo che saremmo stati lontani dal palco
ma volevamo che la visuale fosse ottima.
La gente ancora doveva
entrare tutta quand'ecco che dal palco si vedono musicisti e coriste
che non riconosco....dopo un pò appare sul palco Anastacia che
intrattiene il pubblico con i suoi successi più conosciuti,ma
fondamentalmente non destano il dovuto interesse poiché molte persone
dovevano ancora accomdoarsi e quello che doveva essere
un'"introduzione" per aprire il concerto di Elton John si è rivelato
solo un rumore di sottofondo. Ciò nonostante Anastacia fa la sua parte
con le sue canzoni.
Uscita di scena Anastacia, vengono cambiati gli
strumenti dei suoi musicisti con quelli destinati alla band di Elton.
Ad un certo punto le luci dell'Arena si spengono,si accendono quelle
del palco e,uno dopo l'altro, salgono sul palco tutti i membri della
band di Elton ed è già clamore fra la folla. Introducono Funeral For A
Friend.....e poi....ecco spuntare un elegantissimo Elton John con
giacca nera e vari strass lungo tutta la giacca, camicia di un
bellissimo blu elettrico, occhialetti in tinta con la camicia e capelli
biondi! ED ' E' SUBITO DELIRIO!!!!! Si alza il coro fra urli e
applausi!!! Una volta seduto davanti al piano inizia a farci sognare
con il proseguimento di FFF/LLB. E' la volta di:
-Saturday,che ci fa ballare ne scatenare;
-va avanti con Burn down the Mission (spettacolare dal vivo)
-I guess, che mi è piaciuta molto dal vivo;
-Daniel e Honky Cat, 2 perle del suo repertorio:
-I want love da vivo è meravigliosa;
-Rocket man divina come solo lui sa fare;
-altre
perle immancabili nei suoi concerti come Sad Songs, Take me to the
pilot,Sorry...,Tiny dancer, Sacrificee Don't let the sun...;
-Colpo di scena con All the young girl love Alice;
-Candle in the wind, in questa occasione dedicata a Gianni Versace;
-la splendida Skyline pigeon, non sempre presente nei suoi concerti, ma che quella sera ha emozionato tutti;
-ora
era venuto il momento di scatenarci con Are you ready for love,
Bennie..., The bitch...,Crocodile.. e I'm still standing, momento in
cui chi è stato più fortunato si è precipitato sotto il palco ed ha
potuto vedere il Sir da molto vicino;
-ultima ma non meno importante
la classica Your song che fa sempre piacere sentire ascoltare, anche se
preannuncia la fine del concerto... la fine del sogno.
Che dire di
un concerto come questo? Ogni termine sarebbe troppo riduttivo per
descrivere l'emozione di questo sogno meravoglioso che come è iniziato
è finito,sempre gridando un solo ed unico nome. ELTON.
Nicoletta -
niky1984
|
A mio parere "Skyline Pigeon" è la canzone regina della serata, mentre
la sorpresa più bella (che ho capito solo riascoltando i CD... si vede
che al momento stavo litigando con i boys della security...) è stata
l'intro con "Nel Blu Dipinto di Blu" a "Crocodile Rock" (Elton è un
GENIO!... e per fortuna non vive in una lampada).
Uniche delusioni:
1)
La pessima organizzazione della distribuzione dei CD. Scandaloso che
che li avesse prenotati via web abbia dovuto aspettare un'ora per
averli, dopo tutti gli altri (e con il dubbio che i CD non sarebbero
nemmeno bastati per tutti). Mi è sembrato tutto tipicamente italiano...
"passa dopo il concerto all'uscita principale con la ricevuta web per
ritirarli"; "io i cd li devo dare prima a chi ha comprato il buono qui,
non sono sicura di averli per voi"; "i cd a chi ha la ricevuta web non
li posso dare" (tutte frasi dette dalla stessa ragazza); "gli inglesi
che vi daranno i CD sono fuori, al cancello 57" (dove!?!?!); "l'inglese
con i vostri CD è appena rientrato ai banchetti" (al che un ragazzo,
giustamente, si è lasciato andare a qualche appropriato "Vaffa...").
Alla fine, però, ne è stra-valsa la pena: e anche l'attesa e le
traversie per avere il CD hanno contribuito a rendere indimenticabile
il ricordo della serata.
2) La severità della security, in
effetti forse troppo abituata ai concerti di musica classica e
operistici... ma il vederli soffrire in ginocchio o accasciati per
lasciarci vedere il palco è stata una vendetta anticipata per il vero e
proprio sgarbo che hanno fatto ai veri fans. Quello davanti a me non ha
fatto nemmeno passare una anziana signora che voleva solo consegnare un
grande mazzo di fiori a Elton, manco fosse una terrorista!
3) La
partecipazione del pubblico. A dire la verità mi sarei aspettato più
entusiasmo... Ovviamente non parlo dei veri fans, ma di quelli che si
lamentavano se battevo il ritmo con i piedi o se mi alzavo in piedi ad
applaudire dopo le canzoni... riesco solo a immaginare sotto quali
forme di lapidazione avrei potuto soccombere, nel caso mi fossi alzato
a ballare durante uno dei pezzi... La prossima volta devo scegliermi un
posto migliore... colpa della mia dannata carta di credito!
4)
La penosa esibizione di Anastacia (e la penosa figuraccia che ci
abbiamo fatto). Lei è grandissima, ha una voce stupenda, strepitosa. Ed
era in gran forma: nonostante la malattia era all'altezza di quando
l'ho vista anni fa al Forum. Eppure ha iniziato a cantare con l'Arena
semi-vuota, mezz'ora prima dell'orario ufficiale stampato sul
biglietto!!! Ma è una cosa legale???). Nemmeno i pochi che erano già ai
"posti di combattimento" hanno potuto godersi lo spettacolo, visto il
via vai di hostess e gente che cercava il proprio posto. E poi mi sarei
aspettato che almeno una canzone ("Saturday", come in "One Night
Only"?) l'avesse cantata con Elton. Invece le due parti del concerto
sono rimaste completamente slegate. Comunque il suo mini-show è stato
un valore aggiunto alla serata.
Tuttavia si tratta di quattro
trascurabili dettagli: davanti alla musica di Elton (un po' fiacco ai
primi tre pezzi, sembrava che la voce non avesse più fiato, poi si è
ripreso alla grande) tutti questi dettagli si dissolvono come il gelato
al sole. E le sue prodezze pianistiche avrebbero cancellato anche
un'eventuale pioggia monsonica in un sol colpo.
Tutte le ombre
si dissolvono, grazie al Sir, alla sua discreta (nel senso di timidezza
e abituale avversione a parlare) eppure "leonesca", incontenibile
presenza scenica: con pochi gesti, con semplici accenni del viso,
soprattutto con le sue dita che corrono sui tasti ci tiene tutti in
pugno, incatenati, ammirati (con la bocca aperta...), estasiati, e
infine appagati. Nonostante le ombre, rimane il ricordo indimenticabile
di una serata magica, immersa in una cornice prestigiosa, unica. Una
delle tante (ormai 10!), memorabili esperienze, che Sir Elton mi ha
regalato in questi 9 anni.
Anni che, mano a mano che passano, mi
rendono sempre più orgoglioso di essere suo fan. Nonostante non riesca
a trasmettere questa passione a nessuno dei miei amici, ogni volta,
dopo un concerto, mi sento premiato (nonostante i tanti soldi spesi);
mi sento privilegiato, esaltato (al punto da non riuscire a dormire
fino alle 4 del mattino) da occasioni come quelle vissute all'Arena di
Verona lo scorso 7 Luglio, 2009.
Alla prossima!!!
Ciao & Take care
Daniele T. |
..............dopo una giornata a dir poco movimentata ( piove, poi
esce il sole, poi ripiove , poi di nuovo sole da impazzire ) e passata
tra grasse risate ( a momenti da sentirsi male ) e facce deluse dal
tempo, finalmente ecco che arriva il momento di entrare in
arena...........
Prima si solcare la porta d'entrata ci lasciamo
alle spalle un beppe schiacciato al cancello d'entrata con christian
che gli bisbiglia nell’orecchio e andrea ( caneeta ) che si sta finendo
il suo gelato gigante............................oltrepassiamo la porta
io, levon e francy.....: sembriamo gladiatori !!
Inizia
anastacia........: come direbbe gerardo, "materassabile"senza dubbio ,
ma per quelli che sono i miei gusti , non ha proprio nulla a che vedere
con elton e la sua performance mi scivola via addosso in maniera
abbastanza indifferente.
Poi inizia il VERO spettacolo: io e
giacomo fissiamo johnstone in maniera ossessiva pronti alla bacchettata
appena sbaglia anche la minima mossa di un muscolo ( cattivi !!).
.........sulle
note struggenti di Funeral For A Friend arriva il nostro Reg,
fenomenale come sempre al piano ma un pò in difficolta con la voce
quando attacca a cantare Love Lies Bleeding.........le cosa si ripete
con Saturday Night's Alright For Fighting e Burn Down The Mission:
stesso schema con elton che sembra avere qualcosa in gola e johnstone
completamente inesistente........
Entrambi, però, si destano sui
cori emozionanti e intramontabili di Goodbye Yellow Brick Road, che
viene eseguita in maniera calda e impeccabile .
Poi ecco I Guess
That’s Why They Call It The Blues e Daniel , che esegue in maniera
magistrale come sempre, per poi passare alla virtuosa esecuzione di
Honky Cat, che , ragazzi, a me emoziona sempre come se fosse la prima
volta che la sento !!
Mentre mi sto sfasciando una mano a furia
di applaudire arriva il momento della romantica I Want Love : devo dire
che live l'ho rivalutata tantissimo , un po’ anche per merito di
johnstone che è stato molto bravoe nell'assolo di chitarra.
.........e
poi ecco lei: la mitica rocket man, che live mi fa impazzire, vorrei
che non finisse mai !!........dopo la canzone dell’astronauta ecco
scorrere via Sad Songs (Say So Much) ( evitabile......) , Take Me To
The Pilot con una intro davvero originale che mi ha mandato in estasi e
Sorry Seems To Be The Hardest Word: con la voce di ora e live, la trovo
molto più coinvolgente e bella della studio version !!
Poi ecco
Tiny Dancer, che elton nei concerti riesce sempre a far rivivere in
maniera eccellente, e la immancabile Sacrifice: a quel punto vado a far
pipì, aspettavo apposta questo momento..........
Appena mi
rimetto a sedere parte Don’t Let The Sun Go Down On Me, che elton
esegue con grande maestria ma anche con una voce non
impeccabilissima..............non finisco di applaudire che rischio il
collasso sulle note di alice: faccio arakiri se penso che non l'ho
votata al sondaggio per votare saturday !!!!!!!!!!............è senza
dubbio il pezzo più bello della serata: johnstone se la cava benissimo,
elton e la band raggiungono davvero il top mandando i fa in
delirio.........Andrei sotto il palco ma visto come vengono trattati
snake e gli altri mi trattengo............
E' la volta di Candle In The Wind: nun c'è niente 'afà, è sempre bella e commovente !!
E..........hem,
hem...........ecco Skyline Pigeon: una novità, senza dubbio,
felicissimo di sentirla live per la prima volta, ma se devo essere
sincero a me non sembra altro che la replica live della versione
rallentata presente in don't shoot me................Certo, è pur
sempre una canzone splendida che tocca il cuore, però, ragazzi a me
quella versione lì non mi fa impazzire............
Poi eccoci al
momento del degenero : elton invita a ballare e dopo la classica are
you ready for love inizia il degenero con le prime file che si
precipitano sotto il palco.......................Io e giacomo ci
guardiamo ,partiamo anche noi e sulle note delle mitiche Bennie And The
Jets e The Bitch Is Back si svolge un simpatico siparietto tra noi e i
buttafuori che non ci vogliono far passare ( vecchietta scaraventata da
una parte all'altra per aver tentato una minima forzatura delle
barricate )
..................rassegnati ma con ancora tanta
adrenalina dentro, io e giacomo ritorniamo ai nostri posti e insieme a
tutto il pubblico ormai in piedi iniziamo a degenerare prima sulle note
di "nel blù dipinto di blu" poi su quelle della immancabile Crocodile
Rock..........: ne subisco ancora oggi le conseguenze del laaaaa ,
lalalalalaaaaaaaa, quando parlo sembro ciotti.......
Di seguito
inizia,I’m Still Standing, e mentre il pubblico quasi poga, elton la
esegue con la solita energia che mette sempre alla fine dei suoi
concerti.
...........eccoci , poi, al gran finale con your song:
quando elton john canta questo pezzo riesce sempre ad incantare e
commuovere.............chiunque.
Non resta che rimanere
incantati per qualche minuto……………rendersi conto che il sogno è
finito………………….e capire che riuscire ad accaparrarsi il cd sarà cosa
durissima, anzi da veri eroi !!!
Conclusione della serata
scoppiettante con cenino post concerto assieme a tutti i ragazzi del
forum e nutella party in camera di Jessica, morgana , francy e
Nicoletta con la partecipazione mia , di alberto e ovviamente Giacomo,
mio inseparabile compagno di viaggio. La notte scivola via tra risate
da crampi allo stomaco e le russate di morgana che non c’era verso di
svegliare………….poi il risveglio la mattina e la sensazione che una
favola sia finita……………
Gianni
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