logo
indice alfabetico - site map  I  immagini  I  articoli  I  elton in italy  I  testi in italiano  I  musicians & co.  I  concerti  I  discografia
 
forum  I  news   I  biografia  I  early days  I  friends I links  I  aggiornamenti  I  newsletter  I  contatti  I  varie  I  rarità  I  home

Napoli 2009

Napoli

Napoli Napoli Napoli Napoli
Napoli Napoli Napoli Napoli
Napoli Napoli Napoli Napoli


- The One

- Your Song
- Sixty Years On
- The Greatest Discovery
- I Need You to Turn To
- Border Song
- Ballad of the Boy in the Red Shoes
- Daniel
- Honky Cat
- Rocket Man
- Tiny Dancer
- Nikita
- Philadelphia Freedom
- Don't let the sun go down on me
- O' Sole Mio/Song for Guy/Take Me to the Pilot
- Sorry Seems to Be the Hardest Word
- Candle in the Wind
- I Guess That's Why They Call It the Blues
- Carla Etude/Tonight
- Bennie and the Jets
- Crocodile Rock

- I'm Still Standing
- Circle of Life/Can You Feel the Love Tonight




LE FOTO

I GIORNALI


Ore 15: col cuore in gola e tanta,tanta emozione io, mio fratello ed un amico partiamo per il nostro primo concerto del Sir, con un pò di paura legata ai posti: vogliamo vederlo da vicino, c'è poco da fare! Il viaggio scorre via tranquillo, in un'oretta e un quarto siamo arrivati a Piazza Plebiscito (non prima che un vecchio saggio ci abbia raccontato di quando, a Modena, ha sentito i Pink Floyd... da fuori lo stadio :D ) e, Dio sia lodato, c'era pochissima gente e ci siamo potuti piazzare in seconda fila, eccitati dall'esserci accaparrati posti così ottimi. Dopo un pò, cominciamo a chiacchierare con qualcuno dei presenti, davvero simpaticissimi e sono stati "un'arma in più" nel godermi così tanto questo concerto. L'attesa sale,e tra una risata ed un aneddoto i minuti continuano a passare; la piazza comincia man mano a riempirsi,ma è ancora poca roba, e tra me e me mi chiedo se riuscirà a riempirsi del tutto per il concerto. Così, è il turno dei gruppi d'apertura: un DJ che si è preso qualche battutina dal pubblico che non lo poteva vedere (me in prima fila :D) , quindi I Virtuosi che mi hanno deluso non poco, quindi DI NUOVO il DJ per la (non) gioia dei presenti. Segue poi il violinista Lino Cannavacciuolo, dotatissimo, ma le canzoni erano troppo,troppo lunghe tanto da stancare. E dopo l'ultima comparsata del DJ che (non) delizia con un remix di Billie Jean, è il turno di Enzo Avitabile,che invece fa divertire la folla e che mi ha conquistato, personalmente parlando. Ormai sono le 20, e l'attesa cresce,anche se mi sento meno emozionato di quanto pensassi.  Scoprono il pianoforte, e con un pò di paura notiamo che è girato verso sinistra: immediatamente veniamo rassicurati poichè, dall'alto della nostra inesperienza,non sapevamo che il piano dovesse sempre essere girato verso destra :D 20.30, 20.45, il momento sta per arrivare: quando manca qualche minuto alle 21, si spengono le luci e parte una musica: capiamo che Elton sta per entrare.  Mi giro indietro per dare un'occhiata alla piazza: pienissima, e già dall'esibizione di Avitabile si respirava un'aria incredibile. Quindi, eccolo che arriva: ELTON! Il cuore, di botto, mi sale in gola, specialmente quando saluta la parte di pubblico in cui c'ero io. Qualcuno ci aveva avvisato: quello è il momento più emozionante. Pensavo anche io che lo fosse, diamine, Elton era così vicino... ma mi sbagliavo. Perchè si siede al pianoforte,e sento quelle note tanto inaspettate ma desiderate: è The One. Appena comincia con "I saw you dancin' out the ocean..." io e mio fratello cominciamo a piangere commossi, e lo faremo per tutta la canzone, cantandola in lacrime a squarciagola, e capisco subito che sarà la serata più bella della mia vita. Finita la canzone, durante la quale un esperto Eltoniano mi vede commosso e mi sorride, subito spende parole per Guy, qualcosa tipo che è contento di suonare in una città così bella, perchè questa è stata una delle settimane più difficili della sua vita per la morte dell'amico Guy Babilon. Quindi, attacca con Your Song, e le lacrime che da poco si erano fermate tornano a scorrere senza controllo...queste due ancora mi rimbombano in testa, incredibile, un'emozione pazzesca, fortissima, come ogni qualvolta Elton si avvicina per salutare, e saranno tante :D. Dietro di me, qualcuno alza lo striscione "WELCOME BACK,ROCKET MAN!". Azzeccatissimo. Quindi, ecco Sixty Years On, col Piano che esprime tutta la sua potenza, The Greatest Discory nella sua tenerezza, I Need You To Turn To che non mi aspettavo affatto e che personalmente adoro, per concludere con Border Song. Sto vivendo alla grande il concerto, cantando a più non posso, mi sento in paradiso. Elton prende di nuovo la parola, tra i cori della folla, per annunciarci che la prossima canzone viene dall'album Songs From The West Coast e che è Ballad Of The Boy In The Red Shoes: non me l'aspettavo per niente, è un pezzo che adoro e me lo stragodo ancor di più proprio per la sorpresa; ormai è chiaro che la scaletta sarà diversa da quella di Venezia (alla faccia dei gufi! :D ) Quindi, ecco le hit: Daniel,e poi vai di ritmo con Honky Cat, quindi si torna a Rocket Man, dove è, come risaputo, mostruosissimo. Poi le due ballad,Tiny Dancer e Nikita (la prima è tra le mie preferite,quindi l'ho vissuta in maniera piuttosto particolare) e un'atmosfera che è ormai davvero emozionatissima. E' poi la volta di Philadelphia Freedom, dove una signora prova a passare ma subito noi della seconda fila facciamo blocco:se,sto dalle 4 e 15 qua,cor cacchio che te faccio passà! :D Stupenda,come al solito. Poi? Che cosa sono queste note? Eccola,è la sorpresa,è O Sole Mio! La folla capisce e comincia a cantare,con un Elton che si diverte e ci fa divertire da pazzi quando accellera...e poi zac, ecco Song For Guy,che ci stava alla grande, e che vivo in religioso silenzio. E poi torna O Sole mio, per attaccare con Take Me To The Pilot,un pezzo che non potevo non sentire :D Quindi 3 emozionantissime hit,con I Guess That's Why They Call It The Blues che è uno dei pezzi che mi ha fatto innamorare di Elton. Respingendo un paio di loro che volevano infilarsi, andiamo avanti ed Elton ci annuncia che è il momento di Carla,Etude e Tonight, bellissime e magiche nonostante cominciassi ad avere qualche problema :D Quindi tocca a Bennie and the Jets,che ballo e canto con tutta l'energia che ho in corpo. Stupenda la parte in cui lui fa "Bennie" e noi gli rispondiamo a squarciagola. Si è meritato tutto il nostro affetto, ci ha colpito al cuore, e allora vai coi cori "Olè olè olè,Elton,Elton!" ripetuto più volte, con lui che,sedendosi al piano, riprende le ultime note e la folla impazzisce. Gli avevamo già intonato altri cori precedentemente, ma qui la sua reazione ci ha davvero toccati :). E poi,il momento che aspettavo:Crocodile Rock! Saltiamo impazziti,soprattutto quando Elton ci invita a cantare il famoso "lalalalala",un momento che aspettavo da sempre: quale fan di Elton non sogna di farlo? :D Elton esce col bicchiere in mano: diamine,ha chiuso? Beh,fa niente,abbiamo visto abbastanza,mi dico io: ma eccolo lì,tornare,dopo il coro "Elton,Elton,Elton,Elton...", pronto e deliziarci tutti con gli ultimi due pezzi: il primo è I'm still standing, che lo spicchio di pubblico dove sono io canta e balla a più non posso (siamo gli Ultras eltoniani,senza dubbio :D )... e vorrei vedere,aggiungerei: come fai a star fermo su un ritmo del genere? Elton quindi prende la parola,"Thank you Napoli", e ci fa un ultimo discorso durante il quale lo vedo davvero provato dalla tristezza per la scomparsa dell'amico, in cui ci dice che la vita è preziosa, che dobbiamo viverla fino in fondo respirandone quanta più possiamo,accumulando gioia ed amore... più o meno, so solo che a quelle parole mi sciolgo di nuovo, e con me chi mastica un minimo di inglese. E' arrivato il momento di salutarci... e dopo un discorso così, non può che regalarci due grandi canzoni: Circle of Life e Can You Feel the Love Tonight,eseguite insieme,in una sorta di medley sul quale scoppio di nuovo in lacrime, conscio che il giorno più bello della mia vita volge al termine. Elton ci saluta e ci ringrazia per l'ultima volta, e parte via.


Un concerto straordinario. Sarò di parte,essendo la prima volta che assisto ad un concerto del baronetto, ma mi ha regalato emozioni incredibili, si vedeva lontano un miglio che era in una situazione emotiva particolare, e quasi ci siamo stretti, noi e lui, in un abbraccio immaginario: facciamoci forza,Elton,la vita è così breve e preziosa, e tu la rendi ancora migliore...
Grazie ai veterani che mi hanno sostenuto,grazie a tutti quelli che hanno vissuto con me questo concerto, ma grazie soprattutto a Sir Elton John che mi ha fatto capire tante cose...

You're all I ever needed...Oh,Elton you're the one!

Cristian19Molinaro

Mal di piedi, mal di gambe, mal di schiena, mal di tutto, ma un'incredibile leggerezza mentre tornavamo alla macchina.. Queste le prime parole che mi sento di scrivere per descrivere le sensazioni alla fine del concerto che Sir Elton John ha tenuto ieri sera davanti a circa centomila persone a Piazza del Plebiscito a Napoli. C'era molto scetticismo intorno a questo concerto, dalla “giustificazione” dei soldi pubblici spesi per Elton, al giro di cifre, alle tensioni per la location: chiudo subito il discorso dicendo che Napoli è evidentemente una realtà che rende al di sotto delle sue possibilità, perchè tanti anni di camorra e mala amministrazione hanno ferito profondamente la città, ma io credo fermamente che la cultura e la rieducazione fin da quando si è nelle scuole siano l'unico antidoto ai problemi di Napoli, conditi con una massiccia presenza turistica. E il concerto di Elton proprio a ciò è servito. Inoltre ho trovato una città organizzata e accogliente, che non mi ha causato alcun disagio nella mia permanenza in città. Detto ciò, questo concerto era la meta del viaggio molto on the road che con la mia mitica Lupo blu abbiamo fatto io, papà e il mio inseparabile compagno di viaggio, Rob (Snake 2001): compagnia ottima, grazie Rob, ci siamo fomentati al massimo. Dopo un viaggio rapidissimo, arriviamo in piazza del Plebisicto senza problemi alle 12,30.. Otto ore e mezza prima del concerto e ci posizioniamo in prima fila dato che c'erano pochissime persone già li ad aspettare. Non riesco a realizzare che questo sarà il mio primo concerto totalmente in prima fila senza niente e nessuno davanti a me, solo Lui con il suo piano nero. Il tempo passa tutto sommato abbastanza rapidamente, il caldo non è troppo e alle 18,15 inizia il DJ set di Frank Carpentieri, uno dei DJ più quotati della zona, sicuramente il più auto-fomentato dato che davanti a una piazza semivuota si fomentava da solo come stesse suonando davanti a mille persone, però ci ha fatto divertire. Divertimento e ammirazione hanno suscitato invece i Virtuosi di San Martino, un quartetto acustico di fato e archi più voce assolutamente fantastico, musica acustica sensazionale e voce che recitava un moderno spettacolo neomelodico condito con un po' di sarcasmo e critica sociale davvero divertente. Il gruppo del violinista Lino Cannavacciuolo è stato fenomenale, bravissimi. E poi, atteso da tutta la piazza è salito sul palco Enzo Avitabile accompagnato dalla Scorribanda e dai magnifici Bottari: beh, non avrei mai, mai creduto di fomentarmi così tanto! Genere musicale popolare che ha fatto emergere dalla piazza tutto l'orgoglio napoletano, alla fine dell'esibizione di Enzo Avitabile avevo già quasi finito la voce. Dopo di che, tutti sul palco per sgombrare l'attrezzatura del lungo opening act, e far posto solo al suo pianoforte. Alle 20,50 inizia la muisca dell'Aida, alle 21,55 entra lui, scarpe argentate sbrilluccicanti, pantaloni gialli, tait nero Island Girl, maglia viola e occhiali viola, saluta, si mette al piano e tutti ci aspettavamo Your Song, come Elton fa da sempre, e invece no, inizia con The One: Elton che infrange la sua routine, immediatamente il pensiero è andato a Guy. Elton, con la voce spezzata, ha eseguito questa perla, una delle migliori canzoni (se non addirittura la migliore) degli anni Novanta, che solo piano raggiunge livelli di eleganza e profondità mai avvertiti, emozionatissimo e, quindi, non ha potuto non emozionare la folla che ha ascoltato in silenzio questo suo omaggio. Elton quindi saluta Napoli e dice che è contento di esserci, ma che la passata è stata una delle peggiori, se non la peggiore settimana della sua vita, dato che, appunto, Guy è prematuramente scompraso: lo show è dedicato alla sua memoria, Guy we love you wherever you are! E via con Your Song, classica che riscalda il pubblico, e con tutte le canzoni da Elton John: Sixty Years On, The Greatest Discovery (veramente sublime), I Need You To Turn To (alla fine Elton commette un'imprecisione con le parole) e Border Song (uno dei punti migliori della serata). Dopo di che ecco che la mia serata svolta: Elton si alza, guarda verso di noi (io e Rob guidavamo l'animazione del pubblico!), mi guarda, io mi batto due volte il petto e lo indico e lui rispondendomi si batte il petto e mi indica: emozione, incredulità. Thank you Sir! Elton prova a riscaldarsi ma l'emozione e la tristezza sono forti, si vede e si sente, per quel poco che parla ha la voce spezzata dalla commozione. Quando Elton annuncia la prossima canzone da Songs From The West Coast mi emoziono: dopo Verona Elton mi da ancora l'opportunità di ascoltare una chicca da questo fantastico album, Ballad Of The Boy In The Red Shoes è una storia drammatica e coinvolgente, denuncia e speranza, live ancora più intensa, mi colpisce il cuore. Perfetta. Forse una delle esecuzioni meglio riuscite. Daniel è meravigliosa, una hit che non stufa mai, semplice e elegante; poi la piaza si scalda (e come non potrebbe) con Honky Cat: che energia ragazzi, tutti seguivamo i suoi virtuoismi in un crescendo davvero forte! Rocket Man scorre come al solito, apprezzate le improvvisazioni, non rock come al solito, ma dolci ed eleganti, più adatte al contesto. Tiny Dancer e Nikita raccolgono un grande successo di pubblico, in parecchi le hanno cantate (soprattuto Nikita): Nikita solo piano si conferma una dolcissima ballad che coinvolge molto il pubblico. Philadelphia Freedom è fantastica e Elton forse raggiunge il momento in cui si scatena di più e si emoziona di più. Dopo la fantastica Don't Let The Sun Go Down On Me, ecco che si raggiunge il punto più alto: una Take Me To The Pilot lunga più di dieci minuti perchè Elton la introduce con O' Sole Mio e Song For Guy. Senza parole. Elton ci ha portati per mano in un viaggio musicale sublime: lui suonava O' Sole Mio, anche con vairazioni jazz e i centomila che cantavano con lui, poi dritto in Song For Guy: ancora un pensiero a un amico che non c'è più, e in questo momento devo dire che qualche lacrima mi è scappata.. Poi ancora O' Sole Mio e poi Take Me.. divertente come al solito. Dopo le classiche Sorry, Candle e I Guess (molto, molto molto apprezzata!), arriva l'elegante finale di Carla Etude/Tonight, per poi chiudere in maniera decisamente rock: la piazza si scatena, balla e canta con Bennie And The Jets (la variazioni In The Mood galvanizzano i cenomila del Plebiscito!), Crocodile Rock e I'm Still Standing (che si conferma una delle migliori canzoni solo piano). La piazza, tutta, si emoziona e si commuove quando Elton, commosso ed emozionato, ci saluta con Circle Of Life e Can You Feel The Love Tonight. Sono rimasto senza parole. E' stato un concerto favoloso, diverso, apposta per le variazioni dallo spettacolo standard di Elton: The One, O Sole mio, Song For Guy. Elton che suona e parla con il cuore attraverso le note del suo pianoforte per commemorare Guy e per omaggiare una delle più belle città del mondo. Elton e un grande spettacolo per l'Italia. Anche se non eri al massimo, Elton con la tua emozione ci hai emozionato tutti, tutti e centomila. Per una volta dalla scorza della rockstar è emerso il cuore di un semplice uomo. Che soffre e ci emoziona. E per questo ieri sera hai fatto qualcosa da ricordare per tutta la vita. Grazie. Thank you Sir!

Jack Pinball


Dopo un concerto come quello di Verona, forse identico a quello delle altre date europee del tour ma decisamente emozionante (Funeral for a Friend/Love Lies Bleeding, Burn Down the Mission, Goodbye Yellow Brick Road, All the Young Girls Love Alice, Skyline Pigeon e tutte le altre valevano anche il quadruplo del prezzo del biglietto), la mia sete eltoniana si era momentaneamente placata, attendendo il live del 29 settembre con Ray Cooper per scatenarsi ennesimamente. Quello che non potevo assolutamente prevedere era che Elton avesse accettato di suonare gratuitamente a Napoli l'11 settembre... E CHE QUELLO SAREBBE STATO NON SOLO IL PIU' BEL CONCERTO DELLA MIA VITA (almeno fino ad ora), ma anche uno dei momenti più belli della vita stessa. Non voglio risultare pedante, quindi scarto tutto ciò che è successo prima dell'arrivo a Napoli... arrivo nella città partenopea verso le cinque del pomeriggio, e con mia grande sorpresa noto che non c'è ancora tanta gente ad aspettare... sperando che l'evento non risulti un megaflop come si aspettavano i soliti criticoni invidiosi (che purtroppo non mancano mai), mi posiziono con la mia famiglia in prima fila, a sinistra del palco (dove normalmente Elton si siede con il suo pianoforte)... mi dispiace di non aver incontrato Roberto e Jacopo (anche se li ho intravisti), così come gli altri membri del forum, ma c'era troppa ressa e ci rifaremo a Milano! Intanto conosco una simpaticissima signora abruzzese, Patrizia, e altri fans più o meno di vecchia data. Verso le sei e mezza, incominciano a suonare degli artisti locali: il primo, certo Frank Carpentieri, è veramente volgare e deprimente, assolutamente inadatto ad aprire un concerto sotto il regio e augusto Palazzo Reale in una piazza che andava progressivamente riempiendosi, invece i Virtuosi di San Martino mi convincono; il violinista Lino Cannavacciuolo (accompagnato dalla sua ottima band di supporto) mi piace davvero tanto, ottimo revival della vera canzone napoletana! L'ultimo artista, tale Enzo Avitabile, al contrario, mi rimbambisce... un professionista senz'ombra di dubbio alcuno, ma la musica é tenuta ad un livello troppo alto (mitico quando ad un certo punto, alla fine di un loro brano, la folla inizia ad evocare il nome di Elton :P ). Poi, l'attesa, mentre scende la sera... la piazza si riempie, vedo solo gente attorno a me (quanti potevamo essere? Centomila? Ottantamila? Di più? Ma chissenefrega! Il calore di avant'ieri sera è stato un qualcosa di surreale, magico!)... ad un certo punto parte la musica dell'AIDA, che sembra non finire mai........ ed entra LUI............. incredibile vestito sgargiante con tight di Island Girl come non gliene avevo mai visti addosso........ mi squadra più volte, indicando me e le persone che mi stanno vicino, e impazzisco (non so come abbia fatto a non svenire in quel momento...). Bene. Ora dovrebbe partire con Your Song, penso. E INVECE NO. Parte con The One. LA MIA THE ONE!!!!!!!!!! IL MIO NICK!!!!!! MAI AVREI PENSATO DI SENTIRLA LIVE!!!!!! Proprio due giorni prima dell'evento vedevo il One Night Only e mi dicevo "Che cavolo però, perché non la suona più?"... ED E' STATO QUELLO IL MOMENTO PIU' BELLO, PERCHE' HO CAPITO CHE NON SAREBBE STATO UNO SHOW COME GLI ALTRI, ASSOLUTAMENTE NON SAREBBE STATO UNA FOTOCOPIA... NON AVEVA MAI APERTO UN CONCERTO CON THE ONE (e subito il pensiero è andato a GUY)... poi, quando parte la voce "I Saw You Dancing Out the Ocean..."... CHE VOCE... POTENTE COME NON MAI... per non parlare del PIANOFORTE... mi trasporta su un mondo parallelo, dove ci siamo solo io e lui, e lui suona per me regalandomi emozioni meravigliose... per una volta non vedo la rockstar acclamata e professionale, vedo un uomo come me che, triste e visibilmente preso dall'emozione per la perdita dell'amico, comunica con noi, ci guarda negli occhi, ci indica più a lungo del dovuto. In questo caso non servono parole: i suoi sguardi CI HANNO FATTO CAPIRE CHE QUELLO DI STASERA SAREBBE STATO UNO SHOW EPICO, UNICO, CHE NON SARA' MAI PIU' RIPROPOSTO. LA COSA PIU' BELLA E' CHE SIAMO ENTRATI IN UNA SINTONIA SILENZIOSA, CI HA RUBATO IL CUORE... EMOZIONI CHE NON POTRANNO ESSERE PIU' RIVISSUTE... ED E' PER QUESTO CHE, SECONDO ME, THE ONE HA RAPPRESENTATO IL MOMENTO PIU' BELLO DELLA SERATA: PERCHE' CI HA FATTO CAPIRE CHE SAREBBE STATO UNO SPETTACOLO UNICO NEL SUO GENERE. Finito il primo brano, Elton dedica al grande e rimpianto Guy Babylon l'intero concerto e "YOUR SONG", che non mi stancherò mai di ascoltare live..- POI, SPAZIO AI CAPOLAVORI DELL'ALBUM "ELTON JOHN", come SIXTY YEARS ON, THE GREATEST DISCOVERY, I NEED YOU TO TURN TO e BORDER SONG (CHI SE LE ASPETTAVA! ANDATE A RILEGGERVI I MIEI COMEMNTI SUL FORUM, ERO CONVINTO DI ASSISTERE A UNA SCALETTA STRIMINZITA COME QUELLA DI VENEZIA... LE SOPRESE SONO LA COSA PIU' BELLA!!!!!!!!!!!!!!!!!).... a quel punto già ero in estasi incredibile, come posseduto, ma stavolta dò in escandescenze e vado in tilt... finché non esclama "This is a song from my album Songs from the West Coast..."... IO E MIA SORELLA CI GUARDIAMO NEGLI OCCHI SENZA DIRE UNA SOLA PAROLA... BALLAD OF THE BOY IN THE RED SHOES!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! QUANTO AVREI VOLUTO SENTIRLA LIVE!!!!!!!!!!!!!!! Da lì in poi é una vertigine a senso unico di emozioni: DANIEL, HONKY CAT, ROCKET MAN, TINY DANCER (mia sorella che quasi sviene, è la sua canzone preferita o una delle preferite), NIKITA, PHILADELPHIA FREEDOM, DON'T LET THE SUN GO DOWN ON ME (a quel punto la curiosità: COSA CANTERA' ALLA FINE?!?!?!), O'SOLE MIO (BELLISSIMA CON L'ECO DELLA SPLENDIDA PIAZZA)/SONG FOR GUY (ALTRA GRANDE NOVITA')/TAKE ME TO THE PILOT, SORRY SEEMS TO BE THE HARDEST WORD, LA VERSIONE DI CANDLE IN THE WIND PIU' BELLA CHE ABBIA MAI ASCOLTATO, I GUESS THAT'S WHY THEY CALL IT THE BLUES. Intanto ero entrato in sintonia con due ragazzi della mia età (quanti ce n'erano al concerto, alla faccia di chi dice che Elton è musica per vecchi... LA MUSICA, QUELLA VERA, NON HA ETA') e insieme cantiamo a squarciagola tutti i brani, come stavo facendo da un'oretta e mezza ormai... poi... UN SOGNO... ASCOLTO DI NUOVO DAL VIVO CARLA ETUDE/TONIGHT... E POI LA FERSIONE PIU' FANTASTICA E CARICA DI BENNIE AND THE JETS CHE ABBIA MAI ASCOLTATO, CON UN ELTON CHE FINALMENTE SI SCALDA UN PO' IL POVERO CUORE INTRISTITO CHE SI RITROVA DA UNA SETTIMANA A QUESTA PARTE. CROCODILE ROCK E' IL DEFINITIVO GIRAMENTO DI TESTA (ormai ero completamente fuori...)... CON I'M STILL STANDING, CANZONE CHE MI E' MOLTO CARA, CI SCATENIAMO DEFIITIVAMENTE COME FOSSIMO UN UNIO ORGANISMO... e poi... COMMOVENTE DISCORSO FINALE DEL SIR CHE CI INVITA A GODERE DI UN DONO PREZIOSO QUAL'E' LA VITA... E UN MEDLEY BELLISSIMO, MAI ASCOLTATO PRIMA (NEMMENO NEGLI USA) DI CIRCLE OF LIFE E CAN YOU FEEL THE LOVE TONIGHT............ CHE DIRE...................................... SONO STATE LE ORE PIU' BELLE DELLA MIA VITA.......................... PROPRIO PER L'ATMOSFERA PARTICOLARE CHE HO DESCRITTO SOPRA E CHE HO VISSUTO, CHE RENDONO QUESTO "CONCERTO PER LA PACE" QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO..... Quindi ritorniamo, felici e contenti, verso casa, appagati e soddisfatti, cn gli occhi sognanti... c'é chi é disposto a giurare di aver visto più gente che per Elton che per chiunque altro a Napoli..... POSSO CREDERCI DAVVERO, HA DIMOSTRATO ANCORA UNA VOLTA, SE MAI CE NE FOSSE STATO BISOGNO, CHE E' SEMPRE LUI IL MIGLIORE DI TUTTI: SIR ELTON JOHN, THANK YOU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da casa che chi dice di avermi visto in tv agitarmi come un pazzo e muovermi come se non fossi in me :woot: ... BEH, HANNO RAGIONE!

E ADESSO POSSO DIRE SUL SERIO: METTI UNA SERA CON ELTON JOHN E RAY COOPER.......... :D

Pierluca