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 Portami Dal Pilota
Take Me To The Pilot

Se senti che è reale io subisco un processo
Ed io sono qui nella tua prigione
Come una moneta nella tua miniera
Sono ammaccato e sfinito dal grande tradimento

Attraverso un occhio di vetro il tuo trono
È l’unica zona pericolosa
Portami dal pilota per controllare
Portami dal pilota della tua anima

Portami dal pilota
Guidami attraverso la stanza
Portami dal pilota
Non sono mica uno straniero

Portami dal pilota
Guidami attraverso la stanza
Portami dal pilota
Non sono mica uno straniero

Dunque, so che non è anziano
E mi è stato detto che è vergine
Per lui forse lei
Ma quello che mi è stato detto non che non è mai certo 
 

If you feel that it's real I'm on trial
And I'm here in your prison
Like a coin in your mint
I am dented and I'm spent with high treason

Through a glass eye your throne
Is the one danger zone
Take me to the pilot for control
Take me to the pilot of your soul

Take me to the pilot
Lead me through the chamber
Take me to the pilot
I am but a stranger

Take me to the pilot
Lead me through the chamber
Take me to the pilot
I am but a stranger

Well I know he's not old 
And I'm told he's a virgin
For he may be she
But what I'm told is never for certain

testo di Bernie Taupin  (dall'album Elton John, 1969)


© 1969 Dick James Music, Inc.

Più volte, in diverse interviste, lo stesso Bernie Taupin ha dichiarato di essersi chiesto innumerevoli volte quale sia il significato di questo testo. Sembra un vero e proprio controsenso, forse un’ulteriore stranezza che la strana e consolidata coppia di artisti propone ai suoi fan. Effettivamente è del tutto normale trovarsi davanti a questo breve testo e chiedersi: “Ma cosa può voler dire?”. Può sembrare una pazzia che un poeta scriva e non sappia cosa stia scrivendo. All’occhio attento, Bernie, forse inconsapevolmente, propone un testo molto e molto importante. Ricco di significato, e soprattutto molto prezioso.
Questa canzone, più delle altre a mio avviso, ci presenta il vero trionfo delle parole, del testo di una canzone. Più volte ho tentato di immaginare Bernie, posseduto dall’estro creativo, comporre e scrivere molti fogli di testi, con parole ricercate, parole che possano arrivare al cuore e all’anima delle persone. E questo testo, vuole essere un qualcosa di diverso, un qualcosa di straordinario.
Un testo che rimane senza significato, e ne rimarrà privo. Ma chi ha mai detto che delle parole possa coesistere in un testo solo se hanno un significato logico, una volta che sono concatenate le une alle altre?  Più nessuno purtroppo presta attenzione alle parole, alla bellezza di ogni singola parola. Quasi nessuno ormai immagina che le parole hanno una vera e propria storia, che sono sempre esistite e che si sono trasformate, si sono lasciate cesellare dalle varie lingue e culture che le hanno prese in prestito e le hanno poi fatte loro.
Il segreto di questo testo sta nel fatto che le menti ottuse cercano un significato universale, una bellezza che abbracci tutto il testo.
Ma pensiamo ad una cosa. Immaginiamoci al posto di Elton John, riceviamo un testo che apparentemente non ha significato. Riusciremmo a scrivere una musica, un accompagnamento musicale per un testo vuoto?
Certo che no, ma Elton non ha forse scritto la musica per queste parole? Non ha forse creato una sintonia fra testo e musica! E tutto questo perché avrà capito che queste parole vanno prese per quello che sono, parole che non posso essere viste nel loro insieme. La bellezza è rinchiusa in ogni singola parola, che ci mostra tutta la sua forza, storia e bellezza interiore ed esteriore.
Questo testo è, a mio personale e semplice avviso, il più interessante, ci fa capire che ogni parola da noi pronunciata non ha bisogno di altre parole per voler dire qualcosa. Basta a se stessa.
Perché spremerci le meningi per trovare un senso, dove questo senso non esiste. Proviamo a pronunciare queste parole singolarmente, dando ad ognuna di loro il rispetto che meritano, e possiamo forse intuire una cosa… In ognuna di loro è racchiusa una musicalità del tutto particolare, una musicalità che un pianista ha raccolto prima di noi e ha immortalato per sempre sulla sua tastiera.
Le parole, non il senso. Questo è quello che dobbiamo apprezzare. 


Take Me To The Pilot é la terza traccia dell'album Elton John, del 1969.  Ha avuto numerose cover ed è uno dei brani top nel repertorio live di Elton John, anche perchè si presta a numerose variazioni ed improvvisazioni pianistiche.

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