ELTON JOHN
RISULTATI
DEL SONDAGGIO
“AMICI
DI BAD SIDE” (2004)
A
cura di Sammy
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Introduzione:
che risultati ci aspettiamo da questo sondaggio?
Il
18 marzo 2004 ho proposto nel forum di Bad Side of the Moon un
“sondaggio”
rivolto a tutti coloro che amano la musica di Elton John al punto da
voler
dedicare un po’ del proprio tempo alla valutazione delle sue
canzoni. L’idea
a quanto pare ha funzionato (quasi 100 replies al mio intervento!) e
voglio
approfittare anche di questo spazio per ringraziare tutti coloro che
hanno
preso parte all’iniziativa.
Non
a caso ho messo la parola sondaggio tra virgolette, perché
in realtà
nessuno dei presupposti scientifici che definiscono un vero sondaggio
è
stato rispettato: non c’è stato nessun
campionamento dei rispondenti,
la scala di valutazione è del tutto arbitraria, non tutti
hanno
avuto lo stesso tempo per rispondere, ecc.
Che
cosa si prefigge dunque questa inchiesta? Non certo di far luce sulle
preferenze
di tutti i fans italiani di Elton John. Sarebbe un’utopia
pensare che poco
più di 30 rispondenti, peraltro volontari, possano
rappresentare
un’intera popolazione di fans (sebbene, mi pare, siamo
piuttosto ben distribuiti
nelle varie zone d’Italia). Piuttosto direi che con il metodo
da noi usato
l’unico vero risultato che ci possiamo attendere è
di farci un’idea
complessiva di come la pensano i fans che navigano o hanno
navigato
nel sito “Bad Side of the Moon”. Forse vi
sembrerà che con questo
io stia sminuendo il lavoro che è stato fatto, ma in
realtà
non è così. Innanzitutto va detto che chi
frequenta il sito
generalmente è un alto conoscitore della musica del sir e
quindi
dà valutazioni precise e circostanziate - in una parola valide
– delle sue canzoni, cosa che probabilmente non avverrebbe se
il sondaggio
fosse effettuato su più vasta scala (molti si definiscono
fan di
Elton solo perché hanno visto il funerale di Diana!). E poi
comunque
è sempre meglio avere risultati precisi su una popolazione
ristretta
che risultati vaghi su una popolazione ampia. Certo, io ho premuto
molto
affinché rispondesse il maggior numero di persone, ma mi
rendo conto
che un’indagine di questo tipo soffre di limiti metodologici
insormontabili
e quindi mai, nemmeno se idealmente tutti quelli che entrano nel sito
partecipassero
al sondaggio, si potrebbe pensare di generalizzare i risultati ai fans
in senso lato.
E’
un aspetto che va ben chiarito perché per interpretare i
risultati
è necessario capire bene a quale realtà essi
fanno riferimento.
Qualche
breve nota metodologica
Nell’elaborare
i dati mi sono più volte chiesto quali siano gli indici
statistici
più rilevanti per il nostro scopo. La media da sola non
basta infatti
a definire per bene un risultato, specialmente quando il numero di
rispondenti
è così basso che un voto in più o in
meno è
in grado di produrre un suo sensibile abbassamento o innalzamento. Per
ovviare almeno in parte a questo limite una buona idea è
quella
di calcolare la cosiddetta deviazione standard, che
indica in soldoni
il grado di accordo tra i rispondenti nel dare una certa valutazione ad
una canzone (la DS è un cosiddetto “indice di
dispersione” dei dati
attorno alla media).
Vi
faccio un esempio. Poniamo il caso che io e Beppe stiamo valutando
“Don’t
let the sun…” live with George Michael. Beppe
dà 3 e io do 9, come
in realtà è successo. La media dei nostri voti
è 6.
Vi pare però che questo punteggio rispecchi in egual misura
il mio
e il suo pensiero? Sicuramente no, perché stando al
significato
dei punteggi della scala il 6 riflette molto meglio il mio voto che non
il suo. Se andiamo a calcolarci la deviazione standard notiamo che il
valore
di questo indice è molto alto (addirittura DS = 3), a
significare
che i dati sono molto dispersi attorno alla media. Mettiamo il caso,
invece,
che stiamo valutando “Ticking”. Entrambi pensiamo
che sia un pezzo eccellente
e quindi diamo valutazione 10. La media è 10. E la
deviazione standard?
E’ pari a 0! Infatti il nostro grado di accordo per questa
canzone è
massimo.
Come
regola generale, allora, diremo che più il valore
della deviazione
standard è basso, più la media riflette
effettivamente il
pensiero generale delle persone (cioè, ci sono pochi valori
singoli
in grado di abbassare o innalzare la media).
ATTENZIONE
PERO’! Il significato assunto dalla deviazione standard e
della media dipende
anche da un altro fattore, cioè il numero dei
rispondenti:
come è evidente, più sono le persone
che valutano una
canzone più è lecito dire che i valori della
media e della
DS si avvicinano al valore reale. Uno dei casi estremi, anche
se non
certo l’unico, è Your Song, che è stata
votata dal 100% delle
persone che hanno risposto (e come poteva essere altrimenti?); si
può
dire in questo caso che la media e la DS rispecchiano esattamente il
valore
che il gruppo complessivo dei rispondenti attribuisce alla canzone.
Anche
questo è un punto importante perché, come vedrete
nella tabella,
nella grande maggioranza dei casi non tutte le canzoni sono state
votate
da tutti i rispondenti (nella colonna “% risp.”
riporto la percentuale
dei partecipanti di coloro che hanno votato quella canzone).
Per
piacere di completezza ho poi calcolato anche altri tre indici, che
però
non ritengo essenziali per la comprensione dei risultati. Il primo
è
la cosiddetta moda, cioè il voto che
più di frequente
è stato attribuito alla canzone in esame, con la relativa
percentuale
di frequenza (in quanti casi su 100 quel valore è occorso).
Il secondo
è il voto massimo dato alla canzone, mentre il terzo
è il
voto minimo (i più attenti noteranno come
l’entità della
DS varia in misura direttamente proporzionale alla differenza tra max e
min). Ho voluto aggiungere questi due indici per chiarire ancora meglio
quale è la gamma dei voti entro la quale si colloca la
valutazione
delle varie canzoni… e per scoprire, ad esempio, che
c’è qualcuno
che ha dato un sonoro “0” a Tonight e a Ticking!!!
Le
classifiche degli album e delle canzoni
Una
cosa che spero sia a tutti evidente è che non si possono
mettere
in un’unica classifica gli album prodotti in studio, i
greatest hits e
i live. Infatti è chiaro che gli ultimi due, in quanto
raccolte
di pezzi che si presuppongono particolarmente graditi dal pubblico, si
delineano come tipologie a sé stanti e non possono essere
misurati
con lo stesso metro degli studio album. Per questo ho prodotto 3
classifiche
distinte (fa eccezione Rare Masters, che ho preferito mettere tra gli
studio
album perché è sì una raccolta ma non
un greatest
hits in senso stretto).
Per
calcolare il grado di apprezzamento dei greatest hits non ho fatto
altro
che fare la media dei voti medi dati alle canzoni che li compongono
quando
sono state valutate negli album originali di appartenenza (è
più
facile di quanto sembra… ad esempio, per “The very
best of EJ” ho preso
il voto medio complessivo dato a Rocket Man quando l’abbiamo
valutata in
“Honky chateau”, il voto medio complessivo di
“Daniel” quando l’abbiamo
valutata in “Don’t shoot me”,
ecc… e poi ho fatto la media di tutti questi
voti medi, che è proprio la valutazione complessiva che
trovate
nelle classifiche). Analogo procedimento ho applicato per calcolare le
valutazioni complessive di tutti gli altri album.
Una
nota conclusiva prima di passare alla presentazione dei risultati. Le
classifiche
sono fatte in base alle medie dei voti. Noterete come molte canzoni (e
album) che si trovano in posizioni adiacenti della classifica abbiano
in
realtà ricevuto voti medi molto simili, mentre per altre la
differenza
è più sostanziosa. Questo significa che se certe
posizioni
in classifica sono perfettamente definite, altre lo sono un
po’ meno, ad
indicare un sostanziale ex-aequo con le posizioni
precedenti o successive.
Tuttavia il secondo criterio di classificazione, la DS, dovrebbe
chiarire
un po’ le idee in proposito: la canzone che a
parità o quasi di
media ha ottenuto DS minore merita il posto più alto in
classifica.
Ad essere pignoli, per stabilire se una differenza è davvero
significativa
(nel senso statistico del termine) bisognerebbe applicare alcuni
speciali
test detti appunto test di significatività; ma, sia per
mancanza
di tempo da parte mia sia per la non stretta necessità di
avere
risultati così precisi, questa procedura non è
stata seguita.
In ogni caso le indicazioni non sarebbero comunque state utili
perché,
come già ribadito, non tutte le canzoni sono state votate
dallo
stesso numero di persone.
RIASSUMENDO
Nella
tabella troverete le seguenti colonne (oltre a posizione in classifica,
titolo e album):
-
MEDIA:
il voto complessivo medio ottenuto da quella canzone
-
DS
(Deviazione Standard):
il grado di “accordo”
tra i vari rispondenti. Più il valore della DS è
basso più
si può ritenere che il voto medio si avvicini
all’idea reale del
gruppo di rispondenti inteso nel suo complesso
-
%
risp: la
percentuale di persone che hanno
votato quella canzone (molte delle persone che hanno partecipato hanno
votato solo certe canzoni e non altre)
-
MODA:
il voto più frequente che è stato dato a quella
canzone
-
%
freq: quante
volte, su 100, il valore
moda è occorso
-
MIN:
il voto più basso che è stato dato a quella
canzone
-
MAX:
il voto più alto che è stato dato a quella canzone
-
DS
media (solo per le
classifiche album):
la media delle DS delle canzoni che compongono l’album