Paul Buckmaster
è il talentuoso arrangiatore orchestrale che ha contribuito
enormemente
alla bellezza degli album del primo periodo di Elton, Madman
Across The Water e Tumbleweed Connection sopra tutti, e che abbiamo ritrovato con
enorme piacere
in Songs From The West Coast.
E' nato
a Londra nel 1946 da madre italiana (pianista), ha studiato alla Royal
Academy Of Music ed
anche, per un breve periodo,
al conservatorio di Napoli. La sua attività
principale è
stata quella di arrangiatore, ma nel corso degli anni ha fatto parte
anche
di gruppi come Third
Ear Band,
Suntreader,
Nucleus
e The Potrzebie
Ensemble.
Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con tantissimi
artisti,
e uno dei suoi lavori più famosi ed apprezzati è
stato probabilmente
il singolo Space Oddity
di David Bowie
(1968 con la produzione di Gus
Dudgeon), dal quale derivò la collaborazione con Elton sempre in coppia con Dudgeon; in Italia ha collaborato con Angelo
Branduardi,
Riccardo Cocciante,Teresa De Sio e, più recentemente, con Eros Ramazzotti (vedere
riquadro in basso). Negli ultimi anni si
è anche dedicato
più assiduamente alle colonne sonore di film, la
più famosa
delle quali è 12
Monkeys
(L'esercito delle 12
scimmie)
di Ian Gillian
del 1996. E' stato sposato con Diana Lewis che ha suonato nei primi album di Elton.
Paul conobbe Steve Brown, produttore di Empty Sky, che cercava un produttore e un arrangiatore separati per il successivo album di Elton (il futuro Elton John), dopo che il famoso George Martin si era proposto ma solo alla condizione di avere il totale controllo anche sugli arrangiamenti. Ebbe i demo di Your Song, Take Me To The Pilot e Sixty Years On e ne fu subito entusiasta. Come produttore consigliò Gus Dudgeon, con il quale aveva lavorato così bene sul brano di Bowie
e, dopo qualche riluttanza, lo convinse a mettere in cantiere quello
che sarebbe diventato il team più importante nella carriera di
Elton. Alla coppia venne data la più ampia libertà
di lavorare sulle singole canzoni, senza alcuna costrizione (Buckmaster
arrangiò persino alcune delle parti pianistiche suonata da
Elton) e il risultato divenne storia della musica contemporanea.
La colonna sonora del film Friends,
album attribuito interamente ad Elton John, contiene in realtà
anche pezzi strumentali composti ed eseguiti, con l'orchestra,
unicamente da Paul. La vera e propria colonna sonora (score) del
film venne commissionata a Paul, con l'intento di ricreare il suono
orchestrale dei primi dischi di Elton; Buckmaster era completamente a
digiuno riguardo ad un lavoro del genere e chiese, per l'occasione,
qualche consiglio al famoso compositore John Barry, che gli era stato presentato da Dudgeon.
Buckmaster, oltre ad introdurre Dudgeon nel team di Elton,
consigliò anche l'inserimento di Ray Cooper, suo amico di lunga
data, quanto la band ebbe la necessità di cercare un
percussionista e Ray ricambiò il favore quando Terry Gillian mise in cantiere il film 12 Monkeys.
Nel 2001 ha vinto un Grammy per la sua collaborazione con i Train in Drops Of Jupiter.
Di seguito cercheremo di fare un elenco il
più completo
possibile della sua discografia che ha spaziato veramente attraverso
tutti
i generi.
PAGINA
IN ALLESTIMENTO
con Angelo Branduardi nel 1974
con Angelo Branduardi nel 1974
Paul Buckmaster con Roger Glover (Deep Purple) nel 2006
Paul Buckmaster con MiG nel 2006
PAUL
BUCKMASTER IN ITALIA
Paul
Buckmaster ha sangue italiano nelle sue vene, è molto orgoglioso
delle sue origini e tutto ciò ha facilitato il rapporto con il
nostro mondo musicale nel corso degli anni.
Ha contribuito in modo decisivo alla creazione del primo
omonimo
album di ANGELO
BRANDUARDI
(1974), componendo un brano e suonando in quasi tutte le canzoni.
Ecco
i dettagli:
-
Re
di speranza: piano
elettrico
-
Eppure
chiedilo agli uccelli:
pianoforte (interno
ed esterno); composta da Paul Buckmaster, parole tratte dal libro di
Giobbe,
cap. 12 v. 7
-
Ch'io
sia la fascia:
pianoforte, legni e violoncello
-
Storia
di mio figlio: organo
Hammond
-
E
domani arriverà:
I° Movimento,
pianoforte; 3° Movimento, piano elettrico Fender-Rhodes e basso
Gibson
-
Il
regno millenario:
pianoforte
Nel 1974 ha lavorato anche con il percussionista
Tony Esposito in occasione del suo primo album, producendo e
arrangiando le canzoni.
Nel
1981 ha collaborato di nuovo nell'album BRANDUARDI
(1981) nei brani:
-
Barche
di carta: Fender Rhodes
-
Musica:
Woodblocks, triangolo
-
La
collina del sonno:
Mbira, fender rhodes, cabaza,
campanacci, celesta, sitro; arrangiamenti e direzione dell'orchestra
sinfonica
di Milano
Nel
1986 ha iniziato la sua collaborazione con Teresa
De Sio nell'albumdi
classici napoletani Toledo
e Regina:
1.
Passione: direzione
d'orchestra
2.
I' Te Vurria Vasa':
direzione d'orchestra,
arrangiamento
3.
Santa Lucia Luntana:
direzione d'orchestra,
arrangiamento
4.
Voce 'e Notte:
direzione d'orchestra, piatti,
arrangiamento
E
l'anno successivo ancora per l'album SINDARELLA
SUITE, componendo
insieme a lei la musica
del brano Capinera.
Per lo stesso brano ha curato la scrittura, gli arrangiamenti e la
direzione
d'orchestra.
Mancano
ancora i dettagli delle collaborazioni con Riccardo
Cocciante, che
inseriremo al più presto.
Nel 2009 ha lavorato anche con Eros Ramazzotti, arrangiando cinque canzoni del suo album ALI E RADICI.
Angelo Branduardi così parlava della sua collaborazione con Paul Buckmaster in una vecchia intervista:
“…Paul in quel momento era il più grande e non solo per me; era
l’arrangiatore che aveva inventato il suono del primo Elton John,
stravolgendo in senso ritmico l’uso degli archi. Mi procurai l’annuario
di Billboard, trovai il contatto, gli scrissi e lui venne a Milano… …Quando era stato respinto il mio disco di prova senza nemmeno
conoscerlo scrissi a Paul e con mia grande orpresa lui arrivò in Italia e
cominciò a insegnarmi. Mi nsegnava tutto, giorno e notte in quanto lui
per sua abitudine non dormiva mai. E’ un uomo strano, geniale, a suo
modo religiosissimo. Mi ricordo che una volta avevamo smontato il
pianoforte e ci eravamo messi a suonare con le dita dentro. Dopo un po’
Paul si era fermato, mentre io avevo continuato a suonare da solo per
venti o trenta minuti; quando mi voltai vidi che era commosso: « Tu
hai il dono, mi disse, un dono appena nato, di parlare agli uomini e
agli animali. Io sono qui soltanto per aiutarti a coltivarlo. Tutto
quello che io ti dico e ti insegno, tu devi ascoltarlo e poi scordarlo,
perché io ti posso dare solo delle cose che tu hai già dentro ».
Era come se lui sapesse più di me che cosa sentivo io. Così, fra me e
lui, si era creato un rapporto da bottega artigianale, da sacerdote e
allievo. Di fatto, se la mia musica è quella che è, lo devo in buona
parte a Paul… “.
da “Canzoni” di Giampiero Comolli ed. LatoSide 1979. Pagg. 71-72