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album I album secondari

Elton John - Empty Sky  (1969)

 
Dopo un paio di anni "oscuri" passati a comporre canzonette commerciali che quasi nessuno voleva incidere, Elton ebbe finalmente la possibilità di dedicarsi a del materiale più personale e di qualità da inserire in un album.  Empty Sky fu prodotto con un budget molto basso negli studi della Dick James Music, con un semplice registratore a 8 tracce e musicisti di fortuna, per dare una chance ad Elton e Bernie.  L'artefice fu Steve Brown, una delle figure fondamentali nella carriera del giovane Reg Dwight, che segnalò il talento di Elton e convinse il figlio di Dick James ha investire una piccola somma per realizzare un album.  Fu prodotto dallo stesso Steve Brown che non era neanche un vero produttore, ma fornì ugualmente dei buoni risultati qualitativi e, nonostante vendite furono molto limitate, servì a dare un po' di visibilità ad Elton nel panorama musicale inglese di allora.  Fu pubblicato negli Stati Uniti solo nel 1975, con in copertina un disegno di Folon (replicata anche in altri paesi); nel frattempo era stato stampato il bootleg Gulliver's Gone, perfetta copia pirata dell'intero album.  Esiste anche una versione pubblicata in Inghilterra molto rara e difficile da reperire registrata in mono (DJLP 403 invece di DJLPS 403); relativamente più facili da trovare sono versioni stereo contenuti in una copertina che riporta da dicitura "mono".  La prima stampa, come per altri album del primo periodo, se visti in controluce assumono una colorazione rossastra invece del solito nero.   Interessante notare che, nonostante Elton fosse all'epoca un illustre sconosciuto, l'album ebbe una certa distribuzione e fu stampato subito in molti paesi.   A distanza di tanti anni, rimane un album perlopiù sconosciuto al grande pubblico e non degnato di grande considerazione neanche dalla maggior parte dei fans di Elton, che quasi considerano il successivo "Elton John" come fosse la sua opera prima.   Ma con tutte le sue ingenuità, le scopiazzature ed un'ispirazione ancora non ben definita Empty Sky mostra già le qualità del futuro Elton John e conserva, dopo decenni, un'invidiabile freschezza che l'ascoltatore non superficiale riesce sicuramente ad apprezzare.

 
UK  1969
USA  1975

principali edizioni su vinile

?
?
WORLD RECORDS
ORC 6049
 
1972 Australia DJM L 34074 gatefold - copertina di Folon
1972
Australia
DJM
L 34074
gatefold - copertina di Folon - label differente
1975 Brasile YOUNG 304.1049
copertina differente
1975 Canada MCA MCA-2130 gatefold - copertina di Folon
?
Canada
MCA
MCA-620
gatefold - copertina di Folon
1969 Francia DJM DJLPS 403 gatefold - copertina made in UK
1969 Germania DJM/HANSA 87 825 IT gatefold
1969
Germania DJM/HANSA 85 537 IT gatefold
?
Germania
DJM/HANSA
80 807
 
1969
Israele
HATAKLIT-HAIFA
DD30892
 
1972 Italia DJM/RICORDI SNIR DJ 25034 gatefold
? Giappone DJM FP-80051 gatefold - copertina di Folon
1972 Giappone DJM K22P-201 gatefold - copertina di Folon
1975
Giappone
DJM
IFS 80174
gatefold - copertina di Folon
?
Giappone
DJM
25AP-155
copertina di Folon
1969
Giappone
DJM
FP 80133 red vinyl
? Filippine DJM DJLPS 403
1969
Nuova Zelanda
DJM
SDJL-934074
 
1972
Nuova Zelanda
DJM
L 30474
gatefold - copertina di Folon
1976
Olanda
DJM
DJF20403
gatefold (sulla copertina, made in UK,  DJLPS 403)
1980
Portogallo
DJM
MM 8021
ristampa
1970
Spagna
DJM
J 062-92.110
1977 Spagna Epic EPC 32454
1977 Spagna DJM DJL-7005 gatefold
1986
Spagna
DJM
826 938-1 ristampa
1969
Sud Africa
DJM
DJC 3013
 
?
Sud Africa
DJM
22087
 
? Taiwan GIANT TD 1369
1969 UK DJM DJLP 403 gatefold - primissima edizione mono
1969 UK DJM DJLP 403 gatefold - copertina con sigla mono, ma disco in stereo
1969 UK DJM DJLPS 403 gatefold - versione stereo
1969
UK
DJM
DJLPS 403
gatefold - stereo - rosso in controluce
1976 UK DJM DJF 20403 gatefold - ristampa
?
UK
DJM
DJM 22086
ristampa
1975 USA MCA MCA-2130 gatefold - copertina di Folon
1980
USA
MCA
607 W2
promo
1980
USA
MCA
37067
ristampa
1977 USA MCA MCA-620 ristampa - copertina di Folon
?
Venezuela
PROMUS
LPPS-2097
copertina di Folon



1) Empty Sky
2) Valhalla
3) Western Ford Gateway
4) Hymn 2000
5) Lady What's Tomorrow
6) Sails
7) The Scaffold
8) Skyline Pigeon
9) Gulliver/Hay-Chewed *
 
 

* strumentale
 
 
 


'Empty Sky' fu il primo LP di Elton John, e fu originariamente distribuito nel Regno Unito nel giugno del 1969. Le nove canzoni sull'album originale più le quattro tracce bonus incluse in questa ristampa rimasterizzata furono prodotte da Steve Brown e registrate tra dicembre del 1968 e aprile del 1969 agli Dick James Studios nella New Oxford Street di Londra, a parte una delle tracce bonus, 'It's Me That You Need', che fu registrata agli Olympic Studios nel Barnes (Londra sud - ovest).
Il primo brano di quest'album ad essere distribuito fu 'Lady Samantha', che apparì nel gennaio del 1969, con etichetta Philips e 'All Across The Havens' come sua retro.
Non era il primo singolo nel quale Elton facesse apparizione, ma fu il primo che attrasse attenzione e fu spesso trasmesso in radio. Un precedente singolo era stato distribuito nel marzo del 1968, ma sebbene Bernie Taupin sia accreditato come co - autore di 'I've Been Loving You', esso fu a dire il vero solamente lavoro di Elton. Quest'ultimo fece ancora prima apparizione in tre sfortunati singoli come tastierista dei 'Bluesology', il gruppo R&B con il quale suonò nella metà degli anni '60. Elton scrisse anche le canzoni sul lato - A dei primi due dei tre singoli, ma sotto il suo vero nome di Reg Dwight; il nome, più familiare, di 'Elton John' é derivato dai nomi di due dei suoi colleghi Bluesology, il sassofonista Elton Dean, che più tardi divenne membro dei 'Soft Machine', e il cantante 'Long' John Baldry.
Durante il 1967, Elton iniziò a collaborare con Bernie Taupin, un giovane paroliere del Lincolnshire, e dopo una serie di fortunati eventi, iniziò usando il piccolo studio di registrazione dentro gli uffici della Dick JamesMusic, la compagnia editrice musicale che tra i propri clienti annoverava persino i Beatles. Caleb Quaye, che Elton aveva incontrato quando lavoravano insieme come fattorini per le compagnie editrici rivali, stava continuamente nello studio della DJM, e produsse il primo sfortunato singolo solistico di Elton (suonerà anche la chitarra nei suoi primi tre album).
Nonostante la mancanza di un successo in classifica, un promotore chiamato Steve Brown, che era recentemente entrato a far parte della DJM, fu così impressionato dalla promessa che scoprì nelle canzoni di Elton e Bernie Taupin da coltivare uno speciale interesse in loro, e quando sentì il materiale che avevano scritto preferì dare loro istruzioni affinché proseguissero la propria direzione piuttosto che scrivere loro di provvedere, che era ciò che la Dick James aveva detto loro di fare.
Le prime canzoni che furono registrate dopo queste nuove istruzioni furono 'Lady Samantha' e 'All Across The Havens', che furono prodotte da Steve Brown. Anche se 'Lady Samantha' non era una hit da classifica, fu trasmessa in radio abbastanza regolarmente per qualificarla come una 'turntable hit', e condusse il duo John/Taupin a scrivere una canzone per Lulu oer esibirsi in televisione in uno show per decidere quale di sei canzoni di vari autori avrebbe potuto rappresentare la Gran Bretagna nel 1969 Eurovision Contest. Forse fortunatamente, la loro canzone, 'I Can't Go On Living Without You', non fu scelta dagli spettatori come la 'Canzone dell'Europa' britannica, e intanto Steve Brown era di nuovo in studio con Elton, registrando le canzoni che poi saranno incluse nell'LP di 'Empty Sky' quando fu distribuito quell'estate.
Gli otto minuti e più della 'title track' richiamavano ai giorni di Elton con i Bluesology, un pezzo di R&B con l'armonicista Graham Vickery (alias Shakey Vick) come figura di spicco, mentre 'Val - Hala' unisce il testo mitologico di Taupin con il clavicembalo suonato da Elton. 'Western Ford Gateway' vede in anteprima la grande vocazione di  Taupin nei primi anni (specialmente nell'LP di Tumbleweed Connection), evocando l'immagine di un'America che lui doveva ancora toccare con mano, mentre 'Hymn 2000' sembra avere un testo enigmatico, con la sua frase 'collecting submarine numbers on the main street of the sea', e mette in evidenza un musicista libero professionista, Don Fay, flautista. La maggior parte degli altri musicisti dell'album erano amici o conoscenti di Elton e/o Steve Brown, come Caleb Quaye alla chitarra e alle percussioni,  o il batterista Roger Pope, che era collega di Quaye negli 'Hookfoot', un gruppo leagto alla DJM (e avrebbe lavorato ancora con Elton a metà degli anni '70, come fece Caleb Quaye). Il bassista Tony Murray aveva lavorato con i 'Troggs', un altro gruppo con legami con la DJM, e in 'Lady, What's Tomorrow?', il batterista é Nigel Olsson, al tempo al lavoro con gli 'Spencer Davis Group'. Olson avrebbe fatto parte della prima touring band di Elton l'anno seguente, insieme al bassista Dee Murray, anch'egli degli 'Spencer Davis Group'.
La straordinaria traccia di 'Empty Sky' era largamente riconosciuta essere 'Skyline Pigeon', con Elton che suona ancora il clavicembalo (la canzone fu anche registrata da Roger Cook e da Guy Darrell, un altro artista della DJM, la quale versione, come la 'Lady Samantha' di Elton, fu una 'turntable hit'. Lo stesso Elton ri - registrò 'Skyline Pigeon' durante le session di 'Don't Shoot Me I'm Only The Piano Player', stavolta suonando il piano al posto del clavicembalo; essa fu registrata come la retro di 'Daniel', una delle maggiori hits internazionali di Elton, del 1973). Prima ancora che l'album 'Empty Sky' apparisse, un altro singolo, 'It's Me That You Need' / ' Just Like Strange Rain', fu distribuito, ma non ebbe più successo di 'Lady Samantha' in termini di classifica (queste tracce furono registrate durante lo stesso periodo del resto dell'LP, ma furono omesse da esso). L'album 'Empty Sky' non raggiunse la classifica degli album di 'Billboard' negli U.S.A. fino al 1975, quando Elton era una affermata superstar, benché non é mai diventato un album da hits in Gran Bretagna. La traccia finale dell'album é uno straordinario miscuglio tra la canzone 'Gulliver', uno strumentale jazzistico chiamato 'Hay Chewed' (apparentemente un gioco di parole della familiare 'Hey Jude', una delle più grandi hits dei Beatles, sebbene avesse poche armonie rassomiglianti a quest'ultima) e 'Reprise', la quale include piccoli pezzi di ognuna delle precedenti canzoni dell'album.
Questa fu una avventurosa e innovativa conclusione di un album debuttante di un artista veramente promettente che era anche la metà musicale di un potenziale e più importante duo compositore, sebbene al tempo Elton e Bernie erano di fatto sconosciuti al grande pubblico. Il cantare e il suonare di Elton non può essere significativamente biasimato, anche se egli ha successivamente chiamato l'album 'naive (semplice)'. Comunque, ha anche detto 'making the 'Empty Sky' album still holds the nicest memories for me, because it was first, I suppose.We used to walk back from the sessions at about four in the morning and stay at the Salvation Army headquarters in Oxford Street. Steve Brown's dad used to run the place and he used to live above it'.
Indubbiamente, Elton e Bernie erano felici con il loro primo LP e John successivamente ricordò: 'It's difficult to explain the amazament we felt as the album began to take shape. But I remember when we finished work on the title track - it just floored me, I thought it was the best thing I'd ever heard in my life'. Era certamente l'inizio di una incomparabile carriera di successo che mostra un piccolo segno di stanchezza 25 anni dopo.

John Tobler, 1995  (dalla versione rimasterizzata)

traduzione di Pierluca Turnone


The year is 1969 and while an unsuspecting world is soon to witness the sunset of the Beatles, followed by the losses of Jimi Hendrix, Jim Morrison and Janis Joplin, good things are about to happen in the world of rock and roll. In the studios of Dick James during December 1968 and the spring of 1969, Elton John and his songwriting "brother" Bernie Taupin were hard at work on the tracks that would comprise the very first Elton John album, "Empty Sky". This album and its related singles were not Elton's first recordings. Coming off of his tenure with Bluesology, Elton had already been on three of the band's singles between 1967 and 1968. Produced by Steve Brown, originally on staff with DJM (later to go on to work for Elton as his project coordinator), "Empty Sky" ironically had no singles generated from the nine tracks on the original album, but the sessions for it produced two 45's that came out prior to the LP. The first was "Lady Samantha" with "All Across The Havens" as its' b-side. A solid single, it was Elton's first "turntable hit" - a designation for a single that didn't sell well, but got lots of airplay. Released in January, 1969, it no doubt came out of the December recording sessions and got enough notice to be covered by Three Dog Night the following year. Later in the Spring came the issue of yet another single, "It's Me That You Need" and its flipside, "Just Like Strange Rain". This single (the only track from the sessions recorded at Olympic Studios) is interesting since it features the first use of strings and horns on an Elton record, though who did the arrangement is unknown and currently under investigation. All four of these are included as bonus tracks on Rocket's remastered issue of "Empty Sky", which we'll look into forthwith. Remastered by Gus Dudgeon from the original mix masters, "Empty Sky was part of the first group of discs released under the "Classic Years" banner, and if you're starting in chronological order, then this album is a good showcase for the pluses and minuses of both the audio and the packaging. Before we get to that, let's look at some of the featured highlights. First off, "Empty Sky" is not unlike Billy Joel's "Cold Spring Harbor"... not a brilliant album but the signs of brilliance to come are all around. Joel's album featured "She's Got A Way", the first of his ballads that embodied his burgeoning songwriting ability. And so perhaps the piece de resistance of "Empty Sky" is Elton and Bernie's stunningly beautiful "Skyline Pigeon" that showcases their growing mastery of the genre. But that's not all... the title track could well be the best Rolling Stones track the band never wrote, an obvious tip of the hat to one of Elton's favorite bands. Following that are an interesting assortment of tracks ranging from the metaphysical lyrics of "Valhalla", to the pop confection of "Lady, What's Tomorrow?", to the blues-rock flavored "Sails" (with a spectacular guitar lead by Caleb Quaye) and the qwirky, ambitious and slightly bizzare "Gulliver/Hay Chewed/Reprise" medley, complete with its jazz improvisational break intercut between the dark dirge about the recollection of the death of beloved dog. The "Reprise" part of the track is an odd mixture of "Gulliver" and snippets of all the tracks before it all cross-faded until coming to a screeching halt at the end of the last bars of "Gulliver". In all fairness, while much of the songwriting, but later standards is pretty average, considering when it was done, it more than shows off the promise of the future to follow. Elton's melodies, while slightly pedestrian at times, go hand in hand with Bernie's now -and-then pretentious and abstract lyrics. When they work, however, they are pretty effective and any shortcomings can be written off to youth. Bottom line: the songs on "Empty Sky" were good practice and by the time they sat down to work on the follow-up, the improvement was dramatic. Technically, "Empty Sky" has had the best remastering (esp. Gus's) can offer it. It's new CD version features better bottom end, improved clarity and less noise than previous discs, though some of the inherent shortcomings in the original production are still (and probably forever more) part of the recordings. Even the bonus tracks sound generally as if they were meant to be part of the collection and with the exception of "It's Me That You Need", which is only a stand-out because of its additional instrumentation. MOST of the CD artwork is reproduced and John Tobler's notes are typically enlightening and interesting, if in need of a bit of editing. What is missing is the original back cover artwork featuring the two reviews that were part of the sleeve design. Also, there are no specific credits relating to the bonus tracks. Some description about them is made here and there in Tobler's liner notes, but one is more or less left to assume certain things about them, which is fine, but if you're going to the trouble to assemble a remaster and include the tracks, spend a little extra time and annotate them better. Even though it's his first solo effort, there are some impressive and historically notable things in evidence on "Empty Sky". There's the first appearance of Nigel Olsson on "Lady, What's Tomorrow?" and some brilliant guitars by Caleb Quaye, who would do some superlative work on several Elton recordings in the future. Bass player Tony Murray also turns in stellar work, as does Roger Pope. There are some great guest bits turned in by Graham Vickery on sax and harmonica and Don Fay on flute. Elton himself plays multiple keyboards including piano, electric piano, organ and harpsichord. He even double tracks his voice well, though it's plainly obvious how untrained it is at this point. And as if that weren't enough, Clive Franks makes his first appearance as Tape Operator and provides whistles on "Hymn 2000"! Not bad for a relatively obscure record by one of rock's legendary royals! "Empty Sky" in spite of its title isn't really EMPTY. It's actually full of very listenable songs done by a young singer full of youthful energy, partnered with a gifted lyric writer, written and performed with on a tiny budget to be sure but with enough tender loving care that it makes the final product rise above its technical limitations.

Andy Geisel - 22nd Row  2003





da  All Music Guide

Although he had made a number of re-recordings of popular songs for a budget record label in the late '60s, Empty Sky was the first true solo album Elton John recorded after leaving Bluesology; it also marked the beginning of his long and fruitful collaboration with lyricist Bernie Taupin. Empty Sky is quite indicative of the post-Sgt. Pepper era. With its ambitious arrangements and lyrics, it's clear that John and Taupin intended the album to be a major statement. Though it shows some signs of John's R&B roots, most of the album alternates between vaguely psychedelic rock and burgeoning pop songcraft, capped off by a bizarre reprise of brief moments of all of the songs on the record. There aren't any forgotten gems on Empty Sky, but it does suggest John's potential. [The CD reissue includes the bonus tracks "Lady Samantha," "All Across the Havens," "It's Me That You Need," and "Just Like Strange Rain."]

Stephen Thomas Erlewine


 
 
 
recensioni fans
 
anno/label 1969 - DJM in UK, 1975 MCA in USA
produzione Steve Brown
arrangiamenti
studio Dick James The Studios
musicisti Caleb Quaye: chitarre, conga drums; Tony Murray: basso; Don Fay: sassofono, flauto; Graham Vickery: armonica; Nigel Olsson : batteria (in Lady, What's Tomorrow); Elton: piano, organo, piano elettrico e clavicembalo
Note realizzato con un budget molto basso, internamente alla Dick James Music; abbastanza grezzo, un po' scopiazzato, ma Elton fa già vedere di cosa è capace, buon esordio.