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album I album secondari

Elton John - Captain Fantastic And The Brown Dirt Cowboy  (1975)
 

Captain Fantastic è l'album della definitiva consacrazione mondiale per Elton John, sia a livello di popolarità che di vendite, dopo l'enorme successo di Goodbye Yellow Brick Road.  Racconto autobiografico degli inizi di Elton e Bernie nella Londra fine anni 60, alla ricerca di un posto al sole nel panorama musicale dell'epoca, è stato composto durante la traversata oceanica sulla nave S.S. France, di ritorno dagli Usa, ed è stato inciso ai Caribou Studios di James Guercio.  Primo album a posizionarsi direttamente al n°1 di Billboard negli Stati Uniti nella prima settimana di uscita, ebbe un solo singolo pubblicato sul mercato anglosassone, Someone Saved My Life Tonight.  Famosa è rimasta la copertina illustrata da Alan Aldrige e la ricchissima confezione dell'album originale, apribile, con poster e i due ricchi booklet, sempre illustrati da Aldrige.  In Gran Bretagna fu pubblicata una limited edition picture dell'album, mentre negli Stati Uniti venne stampata una rara versione in vinile marrone, autografata da Elton e Bernie.

 
 


 

1) Captain Fantastic And The Brown Dirt Cowboy
2) Tower Of Babel
3) Bitter Fingers
4) Tell Me When The Whistle Blows
5) Someone Saved My Life Tonight
6) (Gotta Get A) Meal Ticket
7) Better Off Dead
8) Writing
9) We All Fall In Love Sometimes/Curtains

  negli anni 90 è stata pubblicata una versione rimasterizzata con le seguenti bonus tracks:

10)  Lucy In The Sky With Diamonds
11) One Day At A Time
12) Philadelphia Freedom

 
Nel 2005, in occasione del 30° anniversario, è stata pubblicata un'edizione speciale che abbinava all'album originale la registrazione live dell'intero album eseguito a Wembley nel 1975:

Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy
De Luxe Edition - The 30th Anniversary Edition

 
 
 
 

posizioni in classifica

  Stati Uniti:    1° posto
(1° album ad entrare direttamente al n°1)    7 settimane al n°1
    Inghilterra:   2° posto
    Italia:           12° posto
 
 
 
 
 


 
 

Nel 1974, Elton John era più richiesto che mai commercialmente parlando, e in special modo negli Stati Uniti (dove ognuno dei suoi originari LP aveva raggiunto la prima posizione in classifica, a partire da 'Honky Chateau' del 1972): quell'anno 'Caribou', seguendo 'Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player' e 'Goodbye Yellow Brick Road' (entrambi del 1973), aveva avuto la gloria di posizionarsi in vetta alle classifiche di entrambi i lati dell'Oceano Atlantico. Elton avrebbe persino potuto rilasciare un album di tip tap: esso sarebbe diventato disco d'oro, o anche meglio. Comunque, prima che venisse rilasciato un altro nuovo LP, alcune distribuzioni strategiche dovettero essere adatte a capitalizzare l'incredibile successo di Elton, e magari a permettergli il tempo di digerire il fatto che fosse stato pagato un anticipo di 8 milioni di dollari quando aveva rinnovato il contratto con la MCA Records (negli USA) nel luglio del 1974). Ragion per cui il suo secondo album di quell'anno fu la raccolta 'Greatest Hits' (formata da 10 brani), che nel Regno Unito divenne il suo LP più fortunato, rimanendo alla posizione numero uno per 11 settimane durante un periodo di 18 mesi in classifica, mentre dominava inevitabilmente anche la 'Billboard albums chart' statunitense (per 10 settimane, in un periodo di permanenza di oltre due anni). Tre mesi dopo 'Greatest Hits' fu la volta della ristampa di 'Emtpy Sky', debutto di Elton (1969), difficilmente conosciuto negli Stati Uniti: dopo cinque LP consecutivamente in prima posizione, essa poteva difficilmente fallire. E infatti raggiunse la metà più bassa della Top10 della classifica 'Billboard', dalla quale si ritirò dopo circa quattro mesi. Questa valorizzazione del catalogo, perfettamente ragionevole e ben meritata, non può essere criticata tranne che per il fatto che dovette necessariamente ritardare la distribuzione di un nuovo LP firmato Elton.

Elton John non orchestrò in alcun modo il ritardo, poiché aveva già completato l'album durante quell'estate (1974) al Caribou Ranch (lo studio di registrazione nel Colorado a cui era stato intitolato il suo LP precedente). Egli tornò lì per produrre 'Captain Fantastic & the Brown Dirt Cowboy', una collezione autobiografica di nuovi brani musicali con i testi di Bernie Taupin a focalizzarsi sugli eventi memorabili dei primi anni, quando lui ed Elton iniziavano per la prima volta a comporre insieme. Negli anni Novanta, Taupin espresse la propria soddisfazione per il risultato: "Penso che sia probabilmente il miglior album che abbiamo mai fatto. La cosa interessante a suo proposito è che è stato il primo album ad andare dritto alla posizione Numero Uno della cassifica 'Billboard', ma è probabilmente uno dei dischi meno commerciali mai realizzati da noi, poiché terminammo di fare un concept album. Avevo scritto cronologicamente i testi delle canzoni, così dovevamo metterle in quel preciso ordine". Elton aggiunse: "In un certo senso, ciò rese facile la composizione, perché avevi un collegamento e quello era il primo album specificatamente su di me".

Bernie Taupin: "La storia dell'album va dal momento in cui ci incontrammo alla registrazione di 'Empty Sky'. Tratta quindi un lasso di tempo relativamente corto, ma penso che proprio in quel periodo stavamo scoprendo realmente la nostra arte, noi stessi e come andare avanti. Trattava entrambi e i sentimenti che ci stavano attraversando all'epoca - io forse ero nostalgico ed Elton era invischiato in una relazione che produsse l'unico singolo dell'album, 'Someone Saved My Life Tonight'. Fu molto interessante scrivere a proposito di episodi reali, e fu una buona lezione, poiché quando scrivo molto velocemente il tempo vola via. Con quest'album, invece, ne presi molto di più, di tempo. Avrei scritto, sarei passato a qualcos'altro, poi sarei tornato indiietro e avrei lavorato un pò a ciò che avevo composto precedentemente. Fu un nuovo esercizio, e penso che ebbe realmente successo".

Nel booklet dell'album tributo delle canzoni firmate John/Taupin 'Two Rooms' (con tanto di artisti famosi), Elton valutò 'Captian Fantastic' un successo artistico: "E' uno dei migliori. Una cosa delle più difficili del fare un album è che devi mettere insieme una scaletta, e ciò porta via abbastanza tempo. 'Captain Fantastic' fu scritto in sequenza, così da questo punto di vista fu più facile comporre. Penso che fosse un ottimo album musicalmente parlando, e per quanto riguarda la produzione era probabilmente uno dei dischi migliori". Comunque, esso non raggiunse la vetta della classifica britannica, sebbene 7 settimane alla posizione Numero Uno in America fossero probabilmente una compensazione sufficiente. Un aspetto piuttosto curioso della copertina del disco: essa includeva il testo di una canzone intitolata 'Dogs in the Kitchen', che non era affatto sull'album; un punto reso chiaro (ma non spiegato) sulla copertina dell'LP. La title-track era un'introduzione ai personaggi; Elton, naturalmente, era il Capitano Fantastico e Bernie il Cowboy. 'Tower Of Babel' include il memorabile verso "Sodoma incontra Gomorra, Caino Abele" ("Sodom meet Gomorrah, Cain meet Abel"), mentre il contagioso ritornello di 'Bitter Fingers' richiama vivamente i giorni durante i quali Elton e Bernie, alle prime armi e ancora sconosciuti, scrivevano canzoni da commissionare alla Dick James Music. Comunque, la hit principale dell'Lp era 'Someone Saved My Life Tonight', che ricordava l'importante serata durante la quale Elton e Bernie uscirono a bere con Long John Baldry. Elton aveva lavorato con quest'ultimo negli anni Sessanta (quando Baldry aveva usato i Bluesology, il gruppo nel quale Elton costituiva il tastierista, come band di supporto).
Baldry, il "dolce orsacchiotto" ("sugar bear") della canzone, persuase Elton a porre fine al suo fidanzamento, dato che la prospettiva di un imminente matrimonio gli era chiaramente (e decisamente) deprimente, e questa era una canzone decisiva in molti ambiti, non ultimo perché costituiva l'unico singolo dell'album (raggiunse la Top5 statunitense e quasi la Top20 inglese). Delle altre tracce, 'Better Off Dead' sembra piuttosto reminiscente dei Queen (anch'essi gestiti da John Reid, che rimane il manager di Elton) e un altro momento saliente è il medley di chiusura lungo più di dieci minuti: 'We All Fall In Love Sometimes' e 'Curtains', che può essere definito un'epopea. Per una volta, apparve sull'album un numero davvero esiguo di musicisti ospiti, e la fondamentale band di Elton comprendeva la sua rythm section (formata dal bassista Dee Murray e dal batterista Nigel Olsson), con varie chitarre e il mandolino suonati da Davey Johnstone e con Ray Cooper all'usuale (sbalorditiva) varietà di percussioni. Gli unici altri musicisti accreditati erano David Hentschel (al sintetizzatore in quella famosa traccia finale) e Gene Page (che dirette l'arrangiamento orchestrale 'Tell Me When The Whistle Blows'). L'LP 'Captain Fantastic' fu rilasciato nel maggio del 1975, e un mese dopo, il giorno di S. Giovanni (24 giugno), Elton e una band effettivamente nuova comparivano in testa al cartellone di uno show all'aria aperta al Wembley Stadium di Londra. Fu un giorno glorioso e il sole splendette, mentre quel pomeriggio suonavano i musicisti di supporto (selezionati da Elton) - gli Stackridge, Rufus (con Chaka Khan), John Walsh, gli Eagles (prima che Walsh si aggiungesse a loro, naturalmente) e i Beach Boys. Quando i veterani pionieri della musica surf salirono sul palco il sole stava tramontando, ed essi si esibirono per circa un ora le loro hits degli anni Sessanta: il pubblicò ne cantò con loro la maggior parte. Elton doveva entrare in scena dopo il gruppo, mentre calavano l'oscurità e la temperatura, ed eseguì l'intero album 'Captain Fantastic' (che molte persone della folla non avevano ancora ascoltato); salì sul palco con un fondale scenico che altro non era che una versione gigante della copertina del nuovo LP. Quest'ultima era stata concepita da Bernie Taupin: aveva commissionato ad Alan Aldridge di progettarla - Aldridge era un professionista della pop art, probabilmente maggiormente conosciuto per il suo lavoro nella storia fantastica migliore ('The Butterfly Ball'). La sua illustrazione fantasiosa e immaginosa, piena di colore, era certamente la copertina più spettacolare ad apparire in un LP di Elton durante questa fase della sua carriera; in aggiunta ad essa, la confezione includeva due booklets: uno conteneva i testi delle canzoni, mentre l'altro era un librettino contenente memorabilia riprodotti e relativi ad Elton e Bernie.

Per questa ristampa rimasterizzata dell'album 'Captain Fantastic' sono state aggiunte tre tracce bonus maggiormente importanti, tutte registrate nel giugno/luglio del 1974 (proprio come i brani dell'LP). Tutt'e tre erano considerevoli, e per ragioni diferenti. Elton e Bernie erano entrati in rapporti di amicizia con John Lennon, all'epoca separato da sua moglie, Yoko Ono. Elton invitò Lennon ad aiutarlo a registrare una sua versione del classico beatlesiano 'Lucy In The Sky With Diamonds', e il risultato (i crediti citavano il 'Doctor Winston O' Boogie & His Reggae Guitars'), fu distribuito come singolo, raggiungendo la vetta della classifica statunitense per le prime due settimane del 1975 e la Top10 britannica. La B-side (anch'essa inclusa qui) era una canzone scritta da Lennon e inclusa nel suo album più recente (''Mind Games'' del 1973), intitolata 'One Day (At A Time)', sebbene l'ex-Beatle non partecipi alla versione di Elton. Quest'ultimo apparve poco più tardi in un un brano di Lennon, 'Whatever Gets You Thru The Night', e lo invitò ad apparire sul palcoscenico con la Elton John Band. Lennon acconsentì a condizione che 'Whatever Gets You Thru The Night' raggiungesse la posizione Numero Uno, supponendo ragionevolmente che se 'Imagine' non aveva raggiunto la vetta della classifica statunitense tre anni prima, era improbabile che lo avrebbe fatto quella. Naturalmente, invece, essa raggiunse lo scopo e il giorno del Ringraziamento (28 novembre) del 1974 Lennon mantenne la sua promessa salendo sul palco del Madison Square Garden di New York per eseguire tre canzoni con Elton: 'Lucy In The Sky With Diamonds', 'Whatever Gets You Thru The Night' e 'I Saw Her Standing There'. Questi brani live non sono inclusi qui...

Anche la terza bonus track fu rilasciata esclusivamente come singolo, e fu pensata come tale. Elton non era avverso al registrare tracce per quello scopo, dato che esse, per ragioni estetiche, non si sarebbero necessariamente adattate ad un album: e né 'Lucy In the Sky', né 'One Day (At A Time)' potevano essere parte dell'LP autobiografico. Non poteva esserlo nemmeno 'Philadelphia Freedom', scritta su richiesta di un'amica di Elton, la superstar del tennis Billie-Jean King, che gli aveva chiesto di scrivere un tema portante per la sua squadra, che operava sotto il nome di Philadelphia Freedom. Bernie Taupin aveva eseguito il suo compito (scrivere un testo appropriato), e il risultato ebbe successo in maniera spettacolare, raggiungendo la vetta della classifica statunitense dei singoli ma solo la Top10 britannica. Musicalmente, 'Philadelphia Freedom' rassomiglia al sound R&B di musica nera prodotto (per coincidenza, ma appropriatamente) a Filadelfia: uno stile che sia Elton che Bernie apprezzavano enormemente. Elton, più tardi, dichiarò di considerare probabilmente la canzone come la cosa migliore che egli avesse registrato specificatamente come singolo. Non molte ristampe in CD includono come tracce bonus hits alla Numero Uno negli USA con due milioni di copie vendute.
John Tobler, 1995

traduzione di Pierluca Turnone  2009

da Rolling Stone del 17 luglio 1975


First things first. This is one of Elton John's best albums. He hasn't tried to top past successes, only to continue the good work he's been doing. And he's succeeded, even taking a few chances in the process. The record is devoid of the gimmicky rock numbers from the Don't Shoot Me, I'm Only the Piano Player phase. It isn't weighted down with the overarranging and overproduction that marred so much of Goodbye Yellow Brick Road. It sounds freer and more relaxed than Caribou. His voice sounds rough, hoarse, almost weary. But that only helps make him sound more personal and intimate than in the past. It is by now beyond question that Elton John is a competent and classy entertainer. Few people who have achieved his popularity have succeeded in maintaining his standards for performance and professionalism. And in his relationship to his audience, Elton not only gives of himself in terms of output and energy but he does it graciously and generously. Unlike his American counterparts (many of them neither as talented nor as popular), he hasn't soured on success. But the question remains—is Elton John something more than a great entertainer? I'm not sure. For one thing, despite his ability to sound profound, he seldom projects a tangible personality. After so many albums and tours, few people have any sense of him at all. And for all his productivity and enthusiasm, he remains a largely passive figure, the creator of music that one can get comfortable with but which is never challenging or threatening.

Elton John can be a master of the sleight of hand. The arrangements make it seem like there are substantial melodies underneath the tracks—but almost nothing demands repeated listenings. Similarly, he always sounds like he's singing up a storm, but his voice glosses over the material, reducing most things to an uninteresting sameness.
More importantly, his music is often devoid of noteworthy emotional content. That problem can't be talked about without bringing up the controversial lyrics of his collaborator, Bernie Taupin.
Elton John himself never seems pretentious but Bernie Taupin's lyrics often do — sometimes pretentious in a clever sort of way, but pretentious nonetheless. There is a conflict between Elton's and Bernie's personal styles, no doubt about it. Perhaps that conflict is at the root of what is good as well as what is bad about Elton's work, but it must be dealt with just the same. When Elton simply wants to fool around and put out something that's pure tapioca, Bernie still winds up handing him something labored, for example, "Crocodile Rock."
Naturally Taupin's weaknesses come to the fore on this concept album about the song-writing team's scuffling days. But it's a strong commentary on his glibness that on a record that is supposed to evoke two people's personal experiences, there is no sense of particularity. Taupin's lyrics generate more of the album's quality of sameness than John's singing. His clever names and bloated images can't disguise the lack of original thought.
But besides being clumsy and overbearing, Taupin has a puritanical streak which appears to be wholly at odds with John's presence. It struck me most when I listened to "Tower of Babel." I thought it was just another melodramatic slow sizzler until I actually looked at the lyrics. I would have never gotten from Elton's intonation and approach that he was singing anything as apocalyptic, self-important and hateful as:

It's party time for the guys in the tower of Babel
Sodom meet Gomorrah,
Cain meet Abel.
Have a ball ya'all
See the letches crawl
With the call girls under the table.
Watch 'em dig their graves,
'Cause Jesus don't save the guy
In the tower of Babel.

In reality, Taupin has been dabbling in this sort of allegorical, pseudoreligious crap for a while—but it is definitely out of control here.
But it is surely wrong to dismiss the lyricist altogether. For one thing, he has at least one piece of excellent ersatz gospel to his credit, "Border Song." And secondly, he has consistently been able to transcend himself on one or two cuts per album—in this case, on "Someone Saved My Life Tonight."
On that one, both Elton and Bernie disprove the criticisms made here. There's no illusion of saying something, they are saying something; there's no illusion of a superb performance but a superb performance itself; no imitation of quality but rock of very high caliber
As long as Elton John can bring forth one performance per album on the order of "Someone Saved My Life Tonight," the chance remains that he will become something more than the great entertainer he already is and go on to make a lasting contribution to rock.


JON LANDAU

 

da All Music Guide

Sitting atop the charts in 1975, Elton John and Bernie Taupin recalled their rise to power in Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy, their first explicitly conceptual effort since Tumbleweed Connection. It's no coincidence that it's their best album since then, showcasing each at the peak of his power, as John crafts supple, elastic, versatile pop and Taupin's inscrutable wordplay is evocative, even moving. What's best about the record is that it works best of a piece -- although it entered the charts at number one, this only had one huge hit in "Someone Saved My Life Tonight," which sounds even better here, since it tidily fits into the musical and lyrical themes. And although the musical skill on display here is dazzling, as it bounces between country and hard rock within the same song, this is certainly a grower. The album needs time to reveal its treasures, but once it does, it rivals Tumbleweed in terms of sheer consistency and eclipses it in scope, capturing John and Taupin at a pinnacle. They collapsed in hubris and excess not long afterward -- Rock of the Westies, which followed just months later is as scattered as this is focused -- but this remains a testament to the strengths of their creative partnership.

 Stephen Thomas Erlewine

recensioni fans
inserto a fumetti

 

anno/label 1975 - DJM in UK, MCA in USA 
produzione Gus Dudgeon
arrangiamenti orchestrali Gene Page
studio Caribou Studios
musicisti Nigel Olsson: batteria e cori; Ray Cooper: percussioni;  Dee Murray: basso e cori;  Davey Johnstone: chitarre;  David Hentschel: sintetizzatori; Elton: piano e organo
note produzione di classe di Gus Dudgeon per l'album autobiografico Di Elton e Bernie, con la Elton John Band al suo massimo.
quasi perfetto nel suo genere.